Perché l’eCommerce spinge la riprogettazione di appartamenti e condomìni

10 giugno 2019 / Di Samuele Fraternali / 0 Comments

Il commercio elettronico, oltre a cambiare il nostro modo di fare shopping, porta a ripensare gli spazi fisici della città: dai negozi alle zone ad alto traffico pedonale fino alle nostre abitazioni.

Nel 2018 il valore degli acquisti online ha superato i 2.500 miliardi di euro – in crescita del 20% - spinto dalla crescente offerta online e dall’aumento del numero di web shopper (pari a circa 1,8 miliardi, ossia quasi un quarto della popolazione mondiale).

 

La crescita dell’eCommerce …e delle spedizioni

A crescere maggiormente negli ultimi anni sono stati però gli acquisti online di prodotti. Nell’eCommerce B2c italiano, ad esempio, questi crescono a un tasso triplo rispetto ai servizi (+21% vs +7%) e rappresentano oramai quasi il 60% del valore del mercato. Nei principali mercati evoluti (Francia, Germania, Giappone, Regno Unito e Stati Uniti) l’incidenza dei prodotti è ancora maggiore, arrivando anche all’80%.

A una crescita di ordini online di prodotti corrisponde anche una crescita delle spedizioni. L’esplosione delle spedizioni B2c a cui abbiamo assistito negli ultimi anni ha però posto con forza l’attenzione di merchant e corrieri logistici al problema delle mancate consegne, un fenomeno che genera elevati costi operativi e che impatta fortemente sulla marginalità delle iniziative online.

Per arginare questo fenomeno, merchant e corrieri stanno lavorando su due fronti:

  1. Spostare il controllo del processo al consumatore, facendogli decidere quando vuole ricevere il pacco e offrendogli servizi informativi sullo stato della spedizione;
  2. Offrire soluzioni tecnologiche per effettuare consegne unattended, ossia senza la presenza fisica dell’acquirente.

 

Dai locker condominiali alle cassette postali 2.0

Proprio questo secondo fronte di lavoro potrebbe divenire il motore al cambiamento degli spazi in cui abitiamo. In molti Paesi esteri (Cina, Giappone, Regno Unito e Stati Uniti), digitalmente più evoluti rispetto all’Italia, stiamo assistendo da un paio d’anni alle prime sperimentazioni di chiavi digitali - della porta di casa o del garage, che consentono al corriere di entrare e depositare il pacco – e di locker condominiali, armadietti digitali a combinazione, insomma le cassette postali 2.0.

In Italia la sperimentazione è ai blocchi di partenza. Al Netcomm Forum di fine maggio il primo annuncio da parte di Poste Italiane del lancio sul mercato di un locker condominiale evoluto, il “Punto Poste da te”. Queste soluzioni, oltre a gestire consegne e resi eCommerce, permetteranno al consumatore di pagare bollettini, effettuare ricariche telefoniche e di carte prepagate, e inviare raccomandate.

Se queste innovazioni prenderanno piede, dovranno essere ripensati i contesti abitativi. Servirà garantire connessione e alimentazione ma soprattutto bisognerà dedicar loro uno spazio fisico. Non sarà facile, senza adeguati e sostenibili interventi di ristrutturazione, ottenere un’elevata copertura degli edifici esistenti. Ma il cambiamento delle nostre abitudini d’acquisto potrebbe portare soluzioni del genere a diventare degli standard nella progettazione di nuovi spazi abitativi.

 

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  • Autore

Direttore dell’Osservatorio Digital Content e Senior Advisor dell'Osservatorio eCommerce B2c Netcomm