Fare Dropshipping in Italia, cos'è e come funziona per l'eCommerce

22 aprile 2021 / Di Samuele Fraternali / 0 Comments

Per molti il Drop shipping è la formula di eCommerce che semplifica la gestione di un negozio online, azzerando le spese di consegna e magazzino. In questa guida approfondiremo il reale funzionamento del dropshipping, analizzando più nel dettaglio, con l'aiuto dell'Osservatorio eCommerce B2c del Politecnico di Milano, costi e benefici di questo modello distributivo molto diffuso anche nel nostro Paese. Come fare dropshipping in Italia e come trovare il fornitore giusto? Quali sono i rischi per l’imprenditore? Quali le opportunità di business? È possibile fare dropshipping anche sui marketplace? Queste le principali domande a cui proveremo a dare una risposta.

Cos'è il Dropshipping

Prima di poter capire come funziona il drop shipping, dobbiamo avere ben chiara la sua definizione. Dunque, cosa significa drop shipping? Per dare un significato chiaro e conciso di questo termine, abbiamo chiesto un aiuto all'Osservatorio eCommerce b2c. Ecco come l'Osservatorio definisce drop shipping:

Il termine dropshipping ha origine nel mondo della logistica e testualmente significa “scaricare la consegna”. Con il termine dropship, o drop shipping, si intende, pertanto, un modello distributivo in cui il venditore lascia la fase operativa di stoccaggio e consegna al cliente finale, cioè al fornitore del singolo prodotto stesso.

Come funziona il Dropshipping in Italia

Dopo aver chiarito la definizione di drop shipping tramite l'aiuto dell'Osservatorio, cercheremo di capire realmente il dropshipping come funziona.

Questo sistema si è molto diffuso negli ultimi anni, soprattutto nell’eCommerce B2c dove con il concetto di drop shipping, oramai, si indentifica un vero e proprio modello di business, che possiamo definire come, appunto, "business dropship". Tanti sono anche gli esempi di iniziative eCommerce basate sul metodo dropshipping in cui l’imprenditore si occupa di creare, promuovere e gestire il proprio sito vetrina per vendere online un prodotto senza materialmente detenerlo.

Il modello si fonda su accordi tra il venditore e i fornitori di prodotto che devono assicurare la disponibilità del prodotto stesso e la consegna al cliente finale nei tempi prestabiliti. Appare evidente come un, network di fornitori affidabili e di qualità, sia l’asset principale del drop shipping.

Dropshipping, vantaggi e risparmi per i dropshipper

Dopo aver capito come funziona il drop shipping, una domanda sorge spontanea: quali sono i reali vantaggi del drop shipping e perché questo modello di business ha preso tanto piede negli ultimi anni?

  • In prima battuta, il drop shipping consente di non dover gestire le operations, ossia le attività di stoccaggio e di consegna. Si tratta, quindi, di un’importante semplificazione nei processi e nella gestione d’impresa.
  • Un secondo vantaggio che ne deriva, è quello di abbattere i costi d’investimento iniziali e di contenere il capitale circolante, con la conseguente riduzione del rischio d’impresa. Non serve, infatti, acquistare e mantenere uno stock di merce a magazzino.
  • Infine, intermediando il rapporto tra fornitori e clienti con un sito eCommerce, si ha la relazione diretta con i clienti finali. Ciò permette di conoscerli e di raccogliere i loro dati comportamentali, con ovvi benefici sulle attività di marketing, comunicazione, customer care e sulla scelta del parco fornitori.

Il modello del drop shipping si basa sul concetto di mutuo vantaggio, in cui anche i fornitori devono ottenere dei benefici. Ed è per questo che il modello ha trovato terreno fertile nell’eCommerce B2c negli ultimi anni.

In prima battuta, fornire la propria merce a un sito eCommerce consente di ampliare la clientela raggiunta, anche a livello internazionale, senza doversi occupare del marketing diretto. Vi è, quindi, di base un’estensione del proprio business. Inoltre, i costi della gestione delle attività di stoccaggio e di consegna con il dropshipping vengono ribaltate al sito eCommerce che deve, quindi, riconoscere ai fornitori un contributo economico aggiuntivo, oltre al costo proprio della merce.

Vendere in dropshipping, quali sono i costi

Il drop shipping, tuttavia, non è la soluzione a tutti problemi della logistica distributiva di un eCommerce. L'online dropship, infatti, è un modello di vendita alternativo e che, come tutti, oltre ai vantaggi presenta anche un rovescio della medaglia.

Il tema cruciale è la gestione dei fornitori. Se da un lato il metodo di vendita in dropshipping semplifica le attività operative e scarica l’imprenditore da alcune fasi, dall’altro richiede massima attenzione nel lavoro di ricerca, selezione e controllo dei fornitori. Occorre, infatti, che i fornitori siano affidabili e di qualità. Il tutto richiede tempo, sia nella fase iniziale di ricerca, sia nella fase di controllo delle performance.

Un altro tema, legato ai fornitori del servizio di drop shipping, è quello della complessità degli accordi. Sono diversi gli aspetti da valutare e occorre accordarsi non solo sulla consegna ma anche su altri elementi come la gestione dei resi (sarà il sito eCommerce a intermediare oppure bisogna creare un processo diretto tra cliente e fornitore?) e, eventualmente, la gestione della garanzia del prodotto.

Lasciare le attività di logistica in mano al fornitore significa, inoltre, dover riconoscerglielo economicamente. E questo comporta minor controllo diretto della catena del valore e quindi potenzialmente una riduzione del margine ottenibile.

Ultimo, ma non per minor importanza, vi è il tema del “farsi trovare”. Avviare un sito eCommerce, anche con il modello drop shipping, significa lanciarsi in un’arena competitiva molto affollata in cui diventa difficile farsi conoscere e attirare traffico e clienti. Se da un lato il modello consente minor investimenti iniziali sulla merce, dall’altro richiede forti investimenti in marketing per dare visibilità e notorietà al proprio brand.

Dropshipping come iniziare e come trovare i fornitori

Come intuibile dal precedente paragrafo, il punto cardine del drop shipping è la costituzione del network di fornitori. Trovare i fornitori giusti, capaci di garantire allo stesso tempo qualità del prodotto e affidabilità logistica, non è per niente facile e a volte può incidere negativamente sulle attività di customer care e sulla brand reputation del sito eCommerce.

Gli imprenditori che decidono di avvicinarsi per la prima volta al drop shipping, e diventare, quindi, dropshippers, si trovano sostanzialmente davanti a 2 opportunità per costruire la propria rete:

  1. Costruire un parco fornitori unico. Si tratta di un’attività complicata e onerosa in cui dedicare tempo ed energie per identificare, incontrare e prendere accordi con i potenziali fornitori. Il ritorno è però quello di generare un differenziale e un vantaggio competitivo rispetto all’offerta già presente sul mercato. 
  2. Appoggiarsi a piattaforme intermediarie che hanno già una rete di fornitori affiliati che mettono a disposizione per nuove iniziative eCommerce (es. Oberlo). In questo scenario occorre integrare la piattaforma selezionata al proprio sito eCommerce e selezionare dall’elenco dei fornitori qualificati i prodotti che si vogliono inserire nella propria offerta di vendita. Queste piattaforme gestiscono anche gli accordi con i fornitori e supportano l’imprenditore anche da questo punto di vista. Trattasi ovviamente di un servizio a pagamento.

Fare Dropshipping su Amazon

La formula del dropshipping si applica anche sui marketplace come Amazon. All’interno di Amazon è infatti possibile creare un proprio store e, in funzione del modello di business adottato, applicare il dropshipping. Un vero e proprio Dropshipping by Amazon.

Più esattamente, per gli store che adottano un modello retail tradizionale, il dropshipping by Amazon ha implementato un servizio più legato all’accezione originaria del termine drop shipping. In pratica, consente allo store di “scaricare la consegna”, ossia di chiedere (ovviamente dietro un compenso) alla logistica di Amazon di occuparsi del magazzino e della consegna, nonché dei resi.

Per gli store che adottano il modello drop shipping, è possibile, invece, integrarsi – tramite un plug-in – con la piattaforma Amazon e gestire così, in maniera diretta, gli ordini e la logistica con la propria rete di fornitori.



  • Autore

Direttore dell’Osservatorio Digital Content e Senior Advisor dell'Osservatorio eCommerce B2c Netcomm