Cos'è il Welfare Aziendale: come funziona, benefit, vantaggi

Aggiornato il / Creato il / Di Martina Mauri / 1 Commento

Il welfare aziendale è uno strumento prezioso per migliorare il clima lavorativo e il benessere dei dipendenti. È in grado di trattenere i talenti e attrarne di nuovi, offrendo vantaggi che vanno oltre l'aspetto economico e permettendo così una migliore conciliazione tra lavoro e vita personale. Garantire servizi di Welfare in linea con le nuove esigenze dei lavoratori è, oggi, una delle sfide principali di chi si occupa di gestione delle risorse umane

Nel welfare aziendale entrano in gioco tre dimensioni fondamentali per valutare il benessere del proprio personale. Queste tre dimensioni di benessere sono dimensione fisica, psicologica e relazionale. Dalle ricerche dell’Osservatorio, però, solo una piccola parte dei lavoratori “sta bene”, soprattutto a seguito della pandemia. L’aspetto psicologico, in particolare, è quello che più di tutti ha sentito l’impatto negativo.

Come riportato anche dall’OMS, i disturbi di ansia e depressione aumentati del 25% rispetto al periodo pre-pandemico. Per capire come il Welfare in azienda possa aiutare i lavoratori a trovare un benessere stabile proveremo a rispondere ad alcune domande:

  • Che cos’è il welfare aziendale e come funziona
  • Come si applica il welfare aziendale e le tipologie di benefit aziendali
  • Quali sono i principali vantaggi dell’applicare il welfare in azienda
  • Cosa possono fare le aziende per contrastare tutto questo
  • Quali sono le iniziative di welfare aziendale che si stanno evolvendo in Italia

Tutte queste domande troveranno risposta nel corso di questa guida sul Welfare Aziendale. Lo faremo attraverso i risultati della ricerca e dell'aiuto dell'Osservatorio HR Innovation Practice del Politecnico di Milano.

Che cosa è il welfare aziendale

Welfare è un termine inglese che indica l’insieme di politiche e, in generale, degli interventi realizzati dalle istituzioni pubbliche. Questi interventi mirano a tutelare le fasce più deboli della popolazione e migliorare la loro qualità di vita e di benessere. Alcuni esempi di Welfare sono programmi di assistenza sanitaria, previdenziale, di sostegno al reddito.

Il welfare aziendale, invece, ha una definizione più ristretta: esso, infatti, riguarda l’insieme di quelle iniziative messe a disposizione dalle aziende per i dipendenti.

Per welfare aziendale, letteralmente "benessere aziendale" si intende un insieme di benefit e prestazioni non monetarie erogate a favore dei dipendenti. L’obiettivo è quello di migliorare la qualità della vita e il benessere dei lavoratori e dei loro familiari. In questo modo si incrementa il potere d’acquisto delle famiglie senza aumentare il loro reddito imponibile e il peso dell’erario sul datore di lavoro.

Il welfare aziendale offre servizi che favoriscono, dunque, il miglioramento della produttività, senza però compromettere la sostenibilità dell’impresa. Da una parte si crea un clima lavorativo positivo e si premia la produttività dei lavoratori, dall’altra si ottengono rilevanti benefici fiscali e migliori risultati di business.

Quali sono i servizi di welfare aziendale

Dopo aver capito cos’è il welfare aziendale, cerchiamo di chiarire quali sono i servizi che esso mette a disposizione per i dipendenti. Per primo è importante ricordare che la pandemia è stata la rampa di lancio per questo fenomeno. Nel pieno della pandemia, infatti, le imprese si sono ritrovate a dover rispondere alle esigenze di protezione, sicurezza, assistenza, formazione e conciliazione vita-lavoro delle proprie persone.

Questo ha portato alla trasformazione dei servizi di welfare in azienda offerti per rispondere alle mutate esigenze dei lavoratori. Succede, allora, che alcuni benefit più tradizionali, come l’auto e la mensa aziendale, stiano perdendo di importanza per lasciare spazio a nuove necessità.

Il welfare aziendale sembra chiamato a svolgere funzioni sempre più “strutturali” per il benessere individuale e collettivo dei lavoratori e delle loro famiglie. Possiamo suddividere i servizi di welfare aziendale a supporto dei nuovi bisogni dei lavoratori in quattro grandi famiglie:

  • Servizi Welfare di benessere e salute (fisica e mentale). Con questi servizi le aziende hanno aumentato l’offerta di servizi sanitari di vario genere, accompagnandoli spesso a servizi di sostegno psicologico online per dipendenti e familiari;
  • Servizi Welfare di conciliazione famiglia e lavoro. In questi servizirientrano iniziative volte a garantire ai dipendenti un nuovo equilibrio con le necessità personali. Ad esempio, permessi e congedi extra pagati dall’azienda, fondo-ore negoziato, servizi di baby-sitter, agevolazioni per l’acquisto di device digitali e servizi di assistenza ai famigliari anziani;
  • Servizi Welfare di mobilità. Un servizio che consiste nell’organizzazione di servizi di trasporto per i lavoratori per supplire alle carenze dei trasporti pubblici e alla loro inagibilità per motivi di sicurezza in conseguenza della pandemia;
  • Servizi di “mensa diffusa” con il quale, in sostituzione della mensa interna, i dipendenti possono pranzare o ordinare il pranzo in ristoranti ed esercizi commerciali convenzionati.

Come funziona il welfare aziendale

Dopo averne compreso appieno il valore effettivo, non rimane altro che scoprire come il welfare aziendale funziona. Per farlo analizzeremo in cosa consiste attraverso l'aiuto dell'Osservatorio HR Innovation Practice e della sua ricerca. Il welfare in azienda, come abbiamo già appreso, è sicuramente uno strumento per mettere al centro le persone. Inoltre, grazie soprattutto alla spinta normativa e fiscale, questa iniziativa garantisce numerosi benefici anche alle aziende.

Tra gli strumenti che oggi le organizzazioni hanno a disposizione per garantire il welfare dei propri collaboratori, ci sono i benefit, raggruppabili in due categorie: i fringe benefit e i flexible benefit. Vediamo di seguito le caratteristiche e i vantaggi di queste due tipologie di benefit per i dipendenti.

Welfare Aziendale e Fringe benefit

I Fringe benefit sono i benefici accessori, forniti ai collaboratori tramite beni o servizi finalizzati allo svolgimento dell’attività lavorativa. Non si tratta, quindi, di un compenso in denaro, e per questo vengono definiti spesso come compensi in natura. Tra i più comuni ci sono il telefono cellulare, il computer, i buoni pasto e l’automobile in concessione privata.

I fringe benefit sono solitamente regolati mediante il contratto individuale che l’azienda stipula con il lavoratore e sono parte integrante del reddito da lavoro dipendente. Essendo, quindi, parte della retribuzione, sono oggetto di tassazione. Con la Legge di Bilancio 2024 – entrata in vigore il primo gennaio e valida solo per l’anno in corso – è stata introdotta una nuova distinzione basata su una duplice soglia minima per la formazione del reddito. La prima soglia è stata portata a 1.000 euro ed è rivolta a tutti i lavoratori dipendenti. Il limite di esenzione aumentato invece a 2.000 euro per coloro che hanno figli a carico.

È incluso nel regime di esenzione dei Fringe Benefit, come nello scorso anno, il rimborso delle spese sostenute per utenze domestiche, quali gas, acqua e corrente elettrica. Come novità per l’anno in corso, si è aggiunta la possibilità di utilizzare il benefit anche per il pagamento dell’affitto o del mutuo della prima casa.

Welfare aziendale e Flexible benefit

I Flexible benefit sono benefici flessibili, ossia beni o servizi che l’azienda decide di erogare al dipendente affiancandoli alla retribuzione. Non sono disciplinati all’interno del contratto individuale e, dunque, sono frutto di una scelta aziendale o di una contrattazione collettiva.

flexible benefit sono finalizzati a migliorare il benessere personale e familiare del dipendente. Tra i più comuni troviamo asili nido, borse di studio, assicurazioni sanitarie, previdenza complementare, abbonamenti al trasporto pubblico, ecc. Generalmente il lavoratore può scegliere quelli che più si adattano alle sue esigenze, per questo vengono spesso definiti il “paniere di beni e servizi” del collaboratore.

Dal punto di vista fiscale, poi, i flexible benefit, godono di un trattamento agevolato, in quanto non costituiscono parte del reddito da lavoro dipendente. L’Art. 51 del TUIR (Testo Unico sulle Imposte e sui Redditi) identifica le varie categorie di servizi che possono essere offerti ai collaboratori, le soglie di esenzione e i tassi di esclusione della tassazione riguardo alle agevolazioni per i dipendenti dei diversi settori.

welfare aziendale benefit

Quali sono i vantaggi del welfare aziendale

Più in generale, i benefit derivanti da progetti di welfare (e di engagement in generale) ricadono positivamente sia sull’azienda che sui lavoratori. A riprova di ciò, è sufficiente considerare i vantaggi segnalati dalle aziende che hanno già adottato queste iniziative:

  • miglioramento di aspetti positivi, che comprende motivazione e soddisfazione delle persone, clima aziendale, reputazione aziendale, benessere organizzativo, brand image, capacità di attrarre i talenti;
  • riduzione di aspetti negativi, quali carico fiscale per le aziende e per i lavoratori, assenteismo, comportamenti a rischio, turnover patologico, stress correlato al lavoro.

I lavoratori, oltre ai benefit retributivi, attraverso il Welfare Aziendale, iniziano a valutare l’ambiente di lavoro nel suo complesso. Questo sia in termini di opportunità di crescita che di flessibilità offerta negli orari e luoghi di lavoro, nonché in termini di conciliazione tra esigenze personali e professionali.

In altre parole, sviluppare un progetto di welfare aziendale efficace significa migliorare la vita dei lavoratori, che in questo modo possono contribuire maggiormente al successo dell’azienda. Inoltre, iniziative di questo tipo, se ben progettate e condivise all’interno dell’azienda, possono diventare un valido strumento per la People Strategy.

Quanto vale il welfare aziendale in Italia

Per chiarire ancora meglio il quadro del Welfare Aziendale, bisogna anche presentare un quadro di questo fenomeno anche in Italia. Il rinnovamento dei modelli organizzativi, e dei processi aziendali in risposta alla Trasformazione Digitale, infatti sta diventando una delle priorità delle Direzioni HR. In tale contesto, l’adozione di progetti di welfare aziendali ha un ruolo più che significativo. Per incentivare i lavoratori occorrono nuove soluzioni e, al momento, le aziende italiane si stanno muovendo in diverse direzioni, le principali sono:

  • la progettazione di piattaforme digitali per la gestione dei servizi di welfare aziendali offerti;
  • l’ampliamento del paniere di servizi usufruibili all’esterno del contesto lavorativo;
  • l’introduzione di accordi territoriali o aziendali per convertire il premio di produzione in servizi di flexible benefit.

In particolare, con il welfare aziendale, vi è l’aumento di servizi usufruibili in azienda e nei pressi dell’abitazione delle persone. Ciò è un segnale di come le aziende vogliano sempre più supportare l’integrazione vita privata-lavoro.

Welfare Aziendale esempi pratici: dalla teoria alla pratica

Non potevano mancare, poi, in questa guida dedicata al Welfare Aziendale, anche una panoramica su alcuni esempi pratici. Infatti, l’Osservatorio HR Innovation Practice, al fine di incentivare l’adozione di pratiche a supporto della gestione delle risorse umane, ha riportato alcune esperienze di successo tra le aziende italiane.

Tra queste figura il progetto di Banca MediolanumCattolica Assicurazioni e Allianz Italia.

HOMEdiolanum Extra, il welfare aziendale di Banca Mediolanum

Il progetto “HOMEdiolanum Extra” di Banca Mediolanum consiste in un luogo digitale, realizzato durante la pandemia, nato per far fronte a molteplici obiettivi. Questi includono il rafforzamento della comunicazione interna, la creazione di momenti relazionali tra i colleghi al di fuori degli spazi aziendali, la ridefinizione dell’offerta di servizi e benefit per il benessere dei dipendenti e, infine, l’integrazione tra vita privata e quella lavorativa. Al fine di alleviare le difficoltà del lavoro da remoto forzato, la piattaforma propone attività in live streaming e on demand sul benessere alimentare, sociale, fisico e psicologico.

Inoltre, per migliorare la comunicazione la banca ha poi implementato l’hub digitale “HOMEdiolanum”, che racchiude le interazioni della community aziendale, come Mediolanum TV. I risultati di queste iniziative hanno portato a un miglioramento del work-life balance, a una migliore relazioni tra i colleghi e all’aumento dell’engagement e del senso di appartenenza da parte dei lavoratori nei confronti dell’organizzazione.

Prenditi cura di te, i servizi welfare aziendali di Cattolica Assicurazioni

"Prenditi cura di te" è un progetto di Cattolica Assicurazioni nato con l’obiettivo di riprogettare i servizi welfare per il benessere psico-fisico e il work-life balance dei dipendenti. All’interno di questa iniziativa è stata realizzata un app mobile che consente di accedere alle diverse strutture sportive affiliate in tutta Italia. In questo modo i lavoratori possono dedicare del tempo per i propri interessi personali.

Allianz Expo 2016, il progetto di welfare per dipendenti di Allianz Italia

Il progetto "Allianz Expo 2016" di Allianz Italia è nato dall’esigenza di migliorare l’engagement, favorire la comunicazione trasversale e lo scambio virtuoso di stimoli e nuove pratiche all’interno dell’organizzazione. Al fine di promuovere esperienze di engagement, learning e idea generation è stata sviluppata una piattaforma multimediale in grado di unire elementi reali e digitali. Ogni collaboratore può così promuovere le proprie proposte innovative.

  • Autore

Ricercatrice dell'Osservatorio HR Innovation Practice e dell'Osservatorio Smart Working del Politecnico di Milano