People Strategy: cos’è, come funziona, perché è importante

Aggiornato il / Creato il / Di Mariano Corso

Molte aziende stanno trasformando i propri modelli di business in chiave digitale, mettendo l’adozione di strategie di digitalizzazione al centro dei propri driver di successo. Tuttavia, spesso ciò non contempla l’impatto che le nuove tecnologie hanno sulle persone all’interno delle organizzazioni.

Il rischio è quello di un approccio destinato a fallire. Agire nell’attuale scenario tecnologico senza considerare le persone significa non supportare l’evoluzione delle competenze e delle professionalità necessarie per decretare il futuro successo dell’organizzazione.

Ma cosa si intende esattamente con quest'espressione e come è possibile “mettere le persone al centro della propria strategia di business"? Scopriamolo in questo articolo, realizzato dall’Osservatorio HR Innovation Practice della POLIMI School on Management.

Cosa si intende per People Strategy e perché è importante

In un contesto organizzativo, la People Strategy è una strategia aziendale volta al miglioramento del benessere e della soddisfazione delle risorse umane, attraverso la valorizzazione delle competenze e, contemporaneamente, favorendo la sostenibilità del business nel lungo periodo.

In altri termini, la People Strategy è una strategia sulle persone in termini di competenze, professionalità e skill digitali necessari in ciascuna area aziendale, che viene definita dalla Direzione HR a partire dal piano industriale e dalla visione del business relativamente all'impatto della Trasformazione Digitale.

Applicando questo concetto al quadro della Trasformazione Digitale, definire la People Strategy significa indirizzare la trasformazione delle competenze, dei modelli organizzativi e degli stili di leadership in chiave digitale supportando l’adozione delle nuove strategie digitali delle imprese.In un mercato del lavoro sempre più competitivo, l’importanza di una strategia focalizzata sulle persone non può essere sottovalutata: i dipendenti soddisfatti contribuiscono in modo più significativo agli obiettivi aziendali.

Ma quali sono i risultati concreti che un’azienda può ottenere attraverso una People Strategy? Vediamolo nei suoi obiettivi principali.

Gli obiettivi principali della People Strategy

La People Strategy mira a creare un equilibrio tra il benessere dei dipendenti e gli obiettivi aziendali. I suoi obiettivi principali includono:

  • Migliorare l’engagement dei dipendenti: coinvolgere le persone in modo che si sentano parte integrante del successo aziendale.
  • Attrarre e trattenere i migliori talenti: offrire un ambiente di lavoro e opportunità di crescita che rendano l’azienda competitiva sul mercato del lavoro.
  • Favorire lo sviluppo delle competenze: investire in formazione per far crescere le capacità professionali e personali del team.
  • Promuovere una cultura aziendale inclusiva: creare un clima di rispetto e collaborazione che valorizzi la diversità.

Questi obiettivi non solo aumentano la soddisfazione del personale, ma contribuiscono anche a risultati aziendali migliori e più sostenibili. Per raggiungere questi traguardi, è fondamentale concentrarsi su alcuni elementi chiave che costituiscono le fondamenta di una People Strategy efficace.

I Pilastri di una People Strategy Efficace

Per costruire una People Strategy di successo, è necessario concentrarsi su alcuni pilastri fondamentali:

  • Formazione e sviluppo: offrire percorsi di apprendimento continuo per migliorare competenze tecniche e soft skills.
  • Benessere aziendale: garantire programmi di welfare che migliorino la qualità della vita dei dipendenti, bilanciando lavoro e vita privata.
  • Inclusione e diversità: adottare politiche che valorizzino le differenze e favoriscano un ambiente accogliente per tutti.
  • Monitoraggio delle performance: utilizzare strumenti per misurare risultati e obiettivi, offrendo feedback costruttivi.

Questi pilastri rappresentano la base su cui costruire una strategia solida e duratura. Ma come si può concretamente sviluppare una People Strategy che si adatti alle specifiche esigenze di un’azienda? Scopriamolo nel prossimo paragrafo.

Come sviluppare una People Strategy su misura per la tua azienda

Sviluppare una People Strategy richiede un approccio personalizzato, adattato alle specificità dell’azienda e alle esigenze dei dipendenti. Ecco i passaggi fondamentali:

  1. Analisi dello stato attuale: valutare la situazione attuale dei collaboratori, identificando punti di forza e aree di miglioramento.
  2. Definizione degli obiettivi: stabilire obiettivi chiari e misurabili, come il miglioramento della retention, ossia la capacità di trattenere le persone nell’organizzazione o l’aumento del coinvolgimento (engagement).
  3. Coinvolgimento dei collaboratori: coinvolgere le persone nella raccolta dei fabbisogni e nella pianificazione delle iniziative da mettere in atto.
  4. Implementazione graduale: introdurre programmi e iniziative partendo da sperimentazioni limitate a gruppi di persone selezionate, per poi ampliare gradualmente all’intera popolazione coinvolta.
  5. Monitoraggio e adattamento: raccogliere feedback regolari e apportare modifiche, se necessario, per migliorare continuamente la strategia.

Con un piano ben strutturato e flessibile, un’azienda può non solo rispondere alle esigenze del personale, ma anche allineare la crescita individuale agli obiettivi organizzativi. È proprio questa integrazione tra persone e azienda che rende la People Strategy uno strumento così potente per il successo a lungo termine.

People Strategy di precisione: il "Connected People Care"

Nei contesti aziendali, la trasformazione digitale dell’ultimo decennio si è manifestata come un fenomeno dirompente che ha contribuito alla nascita di nuove figure professionali e nuove competenze. Ma per sopravvivere a questa crescente competizione digitale, le aziende devono compiere un'evoluzione in più.

Alla definizione di una corretta strategia per la gestione delle persone all’interno dell’organizzazione, che tenga conto da una parte del piano industriale e dall’altra delle novità derivanti dalla Digital Transformation, fa seguito l’evoluzione nel ruolo della Direzione HR e delle persone stesse.

Si parla sempre più di Connected People Care per definire l’insieme di tutte le pratiche HR disegnate in risposta ad esigenze specifiche, del business di riferimento e delle persone, rese più efficaci e precise mediante l’utilizzo di dati provenienti da diverse fonti, raccolti ed elaborati mediante tecnologie e strumenti a disposizione.

Un approccio “di precisione”, in grado di trasformare positivamente l’esperienza del collaboratore, sempre più coinvolto e ingaggiato all’interno del paradigma organizzativo e dei processi HR che lo riguardano. È In questo modo che la Direzione HR riesce a “prendersi cura” delle proprie persone, rimanendo sempre connessa con l’intera organizzazione. Al cambiamento del ruolo della Direzione HR corrisponde pertanto anche il cambiamento del ruolo del collaboratore che diventa il vero protagonista e realizza l'arricchimento digitale richiesto.

Esempi pratici di People Strategy di successo

La teoria alla base della People Strategy è fondamentale, ma è attraverso gli esempi concreti che possiamo comprendere appieno il suo impatto. Numerose aziende, sia di grandi che di medio-piccole dimensioni, hanno implementato strategie innovative per valorizzare il proprio capitale umano, ottenendo risultati significativi in termini di performance, engagement e benessere organizzativo. Scopriamo insieme alcune best practice che dimostrano come una People Strategy ben progettata possa fare la differenza.

Il progetto “Talent Questing” di Gefran: un approccio innovativo al recruiting

Gefran ha affrontato le sfide legate al recruiting e alla valorizzazione dei talenti con il progetto “Talent Questing: recruitment agile”, avviato nel 2023. Il progetto si basa sul “Modello delle Competenze”, una struttura che definisce le capacità chiave richieste dall’organizzazione e supporta la creazione di job description, percorsi formativi e processi di performance management. Tra gli elementi centrali dell’iniziativa spicca il coinvolgimento diretto dei manager, preparati attraverso workshop dedicati a perfezionare le loro capacità di selezionatori e l’adozione di strumenti come la metodologia STAR per analizzare le competenze dei candidati in maniera più strutturata.

L’approccio ha permesso di ridisegnare l’intero processo di selezione, migliorando la candidate experience e accelerando i tempi di assunzione: oggi le persone candidate vengono inserite già dalla prima shortlist, riducendo il tempo medio di selezione da 12 a 4 settimane. Il progetto ha anche rafforzato la collaborazione tra la funzione People&Organization e i manager, creando una maggiore sinergia e migliorando le competenze necessarie sia per i colloqui di selezione che per i feedback interni. Complessivamente, il progetto non solo ha migliorato i processi interni, ma ha contribuito a rafforzare il brand aziendale, rendendo Gefran più attrattiva sul mercato del lavoro.

"Butterfly" di Sky Italia: reskilling e trasformazione

Nel 2023 Sky Italia ha lanciato "Butterfly: Build the Sky of the Future", un progetto per affrontare le sfide della trasformazione tecnologica e del mercato attraverso piani di reskilling e upskilling. L’iniziativa ha messo in comunicazione ruoli tradizionali e nuove posizioni future, offrendo ai collaboratori strumenti per candidarsi internamente a ruoli emergenti tramite assessment delle competenze e formazione mirata. Il progetto ha incluso programmi di training digitale, nonché attività di formazione in aula e on-the-job per preparare le persone a ricoprire posizioni “future proof” (ossia ruoli che si prevede aumenteranno di rilevanza nel medio-termine).

Grazie a questa iniziativa sono state ricoperte oltre 230 posizioni su 300 aperte, con una riduzione del 70% nei tempi di gestione IT e risparmi grazie all’internalizzazione di attività. In sintesi, il progetto "Butterfly" ha rafforzato la motivazione dei dipendenti e creato competenze fondamentali per il futuro dell’organizzazione.

  • Autore

Docente del Politecnico di Milano e Responsabile Scientifico degli Osservatori Smart Working e Cloud Transformation