Il Lifelong Learning, o apprendimento permanente, è diventato un concetto fondamentale nel panorama educativo e professionale moderno. In un mondo in rapida evoluzione, dove la tecnologia, il mercato del lavoro e le esigenze sociali cambiano continuamente, è sempre più importante che gli individui non smettano mai di imparare. L'apprendimento continuo consente di acquisire nuove competenze, aggiornare quelle esistenti e adattarsi alle sfide del futuro. Ma cosa significa esattamente Lifelong Learning? Come è nato e perché è così cruciale?
In questo articolo, realizzato dall’Osservatorio HR Innovation Practice della POLIMI School of Management, esploreremo queste domande, approfondendo le competenze chiave e alcuni esempi pratici di come l'apprendimento permanente stia trasformando il modo di lavorare.
Cosa si intende con Lifelong Learning
Il termine Lifelong Learning si riferisce al processo di apprendimento continuo che dura per tutta la vita. Non si tratta solo di acquisire nuove competenze attraverso l’istruzione formale, come scuole o università, ma comprende anche l’apprendimento al di fuori dei percorsi scolastici canonicii come corsi online, formazione sul posto di lavoro, o auto-apprendimento.
Questo approccio è cruciale per rispondere ai rapidi cambiamenti del mondo del lavoro, dove le competenze necessarie per avere successo sono in continua evoluzione. L'apprendimento non è più un’attività che si concentra solo nei primi anni della vita, ma diventa un impegno costante che arricchisce le esperienze professionali, favorendo la crescita continua e l’adattamento ai nuovi scenari.
Quando è nato l'apprendimento permanente e come
Il concetto di apprendimento permanente ha radici profonde, ma è diventato particolarmente rilevante a partire dalla seconda metà del XX secolo. Negli anni ‘60 e ‘70, con l'espansione dell'istruzione superiore e l'emergere della società della conoscenza, si è cominciato a riconoscere che le persone avrebbero avuto bisogno di aggiornare le proprie competenze per tutta la vita, non solo durante l’istruzione formale.
L'idea si è consolidata ulteriormente negli anni '90, quando le politiche educative internazionali hanno cominciato a sottolineare la necessità di formare cittadini in grado di apprendere in modo continuo e autonomo. Un punto di riferimento importante è stato la Dichiarazione di Sorbonne (1998) che ha posto le basi per l'idea di una formazione che non si limitasse ai primi anni di vita, ma che accompagnasse l’individuo durante tutto il suo percorso professionale e personale.
Nel 2000, l'Unione Europea ha ulteriormente formalizzato il concetto con il Programma di Apprendimento Permanente (2007-2013), riconoscendo l'apprendimento continuo come un diritto fondamentale e come un elemento chiave per la competitività e la coesione sociale all'interno dei Paesi membri.
Le competenze chiave dell'apprendimento permanente secondo l'UE
L'Unione Europea, nel contesto dell'apprendimento permanente, ha definito un insieme di competenze chiave che sono fondamentali per il successo in un mondo in rapida evoluzione. Queste competenze non solo riguardano l’abilità di acquisire nuove conoscenze, ma anche la capacità di adattarsi ai cambiamenti, comunicare efficacemente e risolvere problemi complessi. Le competenze chiave identificate dall'UE sono:
- Alfabetizzazione numerica e matematica: la capacità di comprendere e usare i numeri nella vita quotidiana e nel lavoro.
- Competenze digitali: la capacità di utilizzare tecnologie digitali in modo efficace, inclusa la sicurezza online.
- Competenze in comunicazione in lingue straniere: essere in grado di comunicare con persone di diverse lingue e culture.
- Competenze sociali e civiche: la capacità di lavorare in gruppo, risolvere conflitti e agire come cittadino responsabile.
- Senso di iniziativa e spirito imprenditoriale: la capacità di sviluppare idee e trasformarle in azioni.
- Consapevolezza e espressione culturale: la capacità di comprendere e apprezzare la diversità culturale e partecipare a progetti creativi.
Queste competenze sono essenziali non solo per migliorare l'employability, ma anche per facilitare l'integrazione e l’adattamento dei lavoratori ai cambiamenti del mercato.
L'importanza del Lifelong Learning in ambito lavorativo
In ambito lavorativo, il Lifelong Learning è fondamentale per mantenere la competitività e l’adattabilità in un mercato del lavoro in continua evoluzione. Le tecnologie cambiano rapidamente, nuovi strumenti emergono e le esigenze delle aziende si modificano costantemente. Per affrontare queste sfide, i dipendenti devono essere in grado di aggiornare continuamente le loro competenze, apprendere nuovi concetti e acquisire nuove abilità. L'apprendimento permanente non riguarda solo l'acquisizione di conoscenze tecniche, ma anche lo sviluppo di competenze trasversali, come la capacità di adattamento, la gestione del cambiamento e la collaborazione.
Investire nel Lifelong Learning significa creare una forza lavoro agile e resiliente, pronta a rispondere a nuove sfide e a cogliere opportunità. Le aziende e le Direzioni HR che promuovono l’apprendimento continuo non solo migliorano la produttività e l’innovazione, ma favoriscono anche un ambiente di lavoro più motivante e coinvolgente. I dipendenti che hanno accesso a programmi di reskilling e upskilling sono più soddisfatti e motivati, poiché vedono il loro sviluppo come una priorità per l’organizzazione. Inoltre, queste aziende sono più preparate ad affrontare le trasformazioni tecnologiche e a mantenere un vantaggio competitivo nel lungo periodo. In sostanza, il Lifelong Learning è un investimento cruciale per il successo sia dell’individuo che dell’organizzazione.
In quali ambiti lavorativi è maggiormente diffuso l'apprendimento continuo
Il Lifelong Learning sta trovando applicazione in diversi settori, in particolare quelli più dinamici e in rapido cambiamento. Alcuni dei settori in cui l'apprendimento continuo è maggiormente diffuso includono:
- Tecnologia e IT: con l’evoluzione rapida della tecnologia, i professionisti IT devono costantemente aggiornare le proprie competenze per rimanere competitivi. Programmi di reskilling e upskilling sono molto comuni per chi lavora con linguaggi di programmazione, gestione dei dati, cybersecurity, e altre tecnologie emergenti.
- Sanità: gli operatori sanitari devono mantenere costantemente aggiornate le proprie competenze, non solo in relazione a nuove tecnologie mediche, ma anche in ambito di procedure sanitarie e regolamentazioni. Corsi di aggiornamento e formazione continua sono essenziali per garantire un'assistenza sanitaria di qualità.
- Educazione: gli insegnanti e gli educatori devono aggiornare continuamente le proprie metodologie di insegnamento, imparare a utilizzare nuove tecnologie in aula e affrontare le sfide educative legate a una società sempre più diversificata.
- Marketing e comunicazione: l'industria del marketing, soprattutto digitale, è in continua evoluzione. I professionisti del marketing devono apprendere continuamente nuove tecniche, come l'uso dei social media, SEO, e strategie di content marketing.
- Settore finanziario: in un ambiente che cambia rapidamente, gli esperti di finanza devono aggiornare costantemente le proprie competenze per rimanere al passo con le normative, i cambiamenti economici e le tecnologie finanziarie emergenti.
Qualche esempio pratico di Lifelong Learning: l’importanza della sua diffusione in azienda
Un esempio concreto di Lifelong Learning può essere visto nel settore tecnologico, dove sviluppatori e professionisti IT partecipano regolarmente a corsi di aggiornamento su nuove tecnologie come l’intelligenza artificiale, il machine learning e la blockchain. Aziende come Google e Microsoft offrono programmi di certificazione online per permettere ai propri dipendenti di acquisire nuove competenze e restare al passo con le innovazioni.
Nel settore della sanità, i medici partecipano a congressi e seminari per aggiornarsi sulle nuove tecniche e scoperte, mentre gli infermieri possono seguire corsi di formazione continua per gestire al meglio le nuove tecnologie medicali.
Anche in ambito educativo, molte scuole e università offrono corsi di formazione continua per insegnanti, che spaziano dall’uso delle tecnologie in aula all’approfondimento delle nuove metodologie didattiche.
Questi esempi mostrano come il Lifelong Learning non sia solo un concetto astratto, ma una pratica quotidiana che coinvolge ogni settore, promuovendo la crescita personale e professionale in modo continuo.
- Autore
Ricercatrice dell'Osservatorio HR Innovation Practice e dell'Osservatorio Smart Working del Politecnico di Milano
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