Già da qualche anno il Video advertising è una componente chiave del mercato pubblicitario online. Un contributo rilevante per questa crescita proviene dai Social Network, la cui struttura favorisce sempre di più l'utilizzo di questo formato in maniera ottimale, soprattutto per quanto riguarda la componente outstream. Vediamo quali sono le dinamiche e i principali formati del mercato Video Advertising.
Il mercato del Video Advertising
Come accennato, non si arresta la diffusione del Video advertising in Italia, che raggiunge 1.330 milioni di euro di raccolta, in crescita del 7%.
Questi dati fanno riferimento sia ai formati instream, ossia i video pubblicitari associati a un altro contenuto video, sia ai formati outstream, ossia video pubblicitari non associati ad un altro contenuto video ma inseriti liberamente in pagina o all'interno di applicazioni. Fra i due, il formato outstream sta crescendo notevolmente negli ultimi anni, merito dei nuovi formati proposti e della naturale sostituzione degli spazi tradizionalmente dedicati ai banner.
Video outstream: definizione e formati
I Video outstream sono unità pubblicitarie video che sfruttano la presenza di uno spazio display standard per offrire l'esperienza video (In-banner Video) o creano nuovi spazi ad hoc (In-article video, In-feed).
Uno dei principali punti di forza dei Video outstream è l'adattabilità ai formati più innovativi del Video advertising, in particolare ai video esperienziali, ossia tipologie di formati che permettono all'utente di fruire in prima persona del contenuto anziché "subire" in modo passivo la storia narrata dal brand. Nello specifico, ecco alcuni esempi:
- Video 360°: permettono all'utente di vivere un'esperienza immersiva all'interno di un filmato sferico;
- Shoppable video: contengono tag linkati a schede prodotto o al solito del brand, in modo da consentire l'acquisto diretto;
- Conversational video: permettono all'utente di interagire con il contenuto e spesso contengono una storia il cui finale cambia a seconda delle scelte dell'utente.
Video oustream: come sta trasformando il panorama del Video Advertising?
A fronte di un'offerta prima limitata per il mercato pubblicitario video, i Video oustream nascono proprio per rispondere alla crescente domanda. Infatti, prima della loro introduzione era necessario inserire i Video adv all'interno di un contenuto video non pubblicitario – comportando limiti in termini di spazi pubblicitari disponibili – mentre ora un'unità outstream può essere contenuta all'interno di un articolo, fornendo nuovi modi di distribuzione di spot pubblicitari. Oltre a questo, il Video oustream offre ulteriori vantaggi:
- benefici per gli editori: avere una fonte di revenue aggiuntiva perché possono vendere spazi pubblicitari all'interno del proprio contenuto editoriale;
- benefici per gli advertiser: avere accesso ad una maggiore esposizione dei propri contenuti;
- maggiore controllo sulla brand safety rispetto al formato instream: mentre i Video instream sono spesso inseriti all'interno di User Generated Content, quelli oustream sono inseriti principalmente all'interno di contesti editoriali;
- acquisizione di dati sull'audience: grazie ai Video outstream interattivi è possibile acquisire dati sulla propria audience, dato che sono tracciabili tutte le interazioni con il brand.
Questo però non significa che il formato outstream non presenti alcune difficoltà, soprattutto nel caso dei video interattivi: per esempio, gli utenti possono saltare questo formato e il contenuto potrebbe essere visualizzato per poco tempo – in compenso, però, la possibilità di scelta rendere questo formato meno invasivo rispetto ad altri.
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