La formazione linguistica: quali sono le nuove sfide per il futuro?

15 dicembre 2022 / Di Martina Mauri / 1 Comment

L'attuale contesto lavorativo, in constante evoluzione, richiede in sempre più occasioni l’aggiornamento e lo sviluppo di nuove competenze. Allo stesso tempo, aziende e pubbliche amministrazioni sono maggiormente consapevoli del ruolo ricoperto dalla formazione per il raggiungimento degli obiettivi di business. La formazione e lo sviluppo delle risorse umane rappresenta per la Direzione HR, quindi, una delle principali sfide per il futuro.

In modo particolare, negli ultimi anni stanno acquisendo sempre maggiore importanza le competenze linguistiche. La globalizzazione, la crescita dell’internazionalizzazione delle imprese e la possibilità di lavorare in Smart Working da un altro Paese sono fattori che rendono necessario saper comunicare in lingua e adottare una serie di comportamenti adeguati alla cultura di riferimento. Utilizzare una lingua comune agevola sicuramente la comunicazione tra persone provenienti da Paesi diversi, ma in molti casi non è sufficiente. Si possono generare fraintendimenti con ripercussioni, a volte anche gravi, sul business, a prescindere dal livello di conoscenza della lingua straniera, in quanto esistono differenze più profonde di quelle linguistiche, quali valori, visione del mondo, comportamenti, che sono strettamente connesse alla cultura di riferimento. Per questo motivo le cosiddette competenze “soft”, legate all'intelligenza emotiva e alle abilità comunicative e relazionali, stanno acquisendo negli ultimi anni sempre più importanza per le risorse umane, anche in riferimento alle interazioni con referenti stranieri.

Infatti, comprendere una cultura ed essere efficaci nella comunicazione in lingua non solo significa farsi capire, ma anche saper istaurare relazioni di valore per poter cogliere nuove opportunità, vendere e negoziare. Risulta, quindi, fondamentale andare oltre la conoscenza della lingua straniera, per padroneggiarla e utilizzare gli stili di comunicazione adatti a ogni situazione e contesto di riferimento.

L’approccio alla formazione linguistica in Italia, tuttavia, è ancora tradizionale e poco strategico. La principale motivazione per cui si avviano, per esempio, corsi di inglese in aziende è principalmente funzionale alla necessità delle organizzazioni di mantenere relazioni con referenti stranieri. Inoltre, le opportunità offerte dal digitale sono ancora poco esplorate e limitate a replicare meccanismi e modalità della formazione d’aula. Tuttavia, le sfide legate all’Innovazione delle attività di formazione linguistica sono molteplici e impongono un ripensamento dei processi per mettere al centro le nuove esigenze della persona. Ci si aspetta un’esperienza sempre più personalizzata, per sviluppare non solo la conoscenza della lingua, ma anche la capacità di utilizzarla adeguandola ai contesti di riferimento. 

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  • Autore

Ricercatrice dell'Osservatorio HR Innovation Practice e dell'Osservatorio Smart Working del Politecnico di Milano