7 innovazioni che cambieranno il Mobile Payment

04 gennaio 2021 / Di Ivano Asaro / 0 Comments

Il mondo dei pagamenti effettuati tramite smartphone sta vivendo una profonda trasformazione. Sono tre, in particolar modo, i fattori che spingono tale innovazione:

  • aumento della competizione (startup e grandi attori di altri mercati);
  • innovazioni in termini di tecnologie, processi e tipologie di servizio;
  • evoluzione della normativa PSD2 che ha messo praticamente le ali alle nuove forme di pagamento digitale.

Monitorare questi fenomeni diventa un obbligo per tutti gli attori del settore, anche i più consolidati, per evitare di farsi trovare impreparati a ciò che, inevitabilmente, avverrà.

Le nuove frontiere dei pagamenti

In particolare, le startup sono fonte inesauribile di innovazione. Da un censimento startup internazionali svolto dall’Osservatorio Innovative Payments del Politecnico di Milano, sono emerse 7 direzioni di innovazione a cui il mondo del Mobile Payment (e dei pagamenti digitali più in generale) dovrà guardare con molta attenzione nei prossimi anni.

Le innovazioni in ambito pagamenti: dalle startup alle iniziative più interessanti

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Mobile Wallet

Lo smartphone, nell’innovazione dei pagamenti, diventa una componente centrale, spesso indispensabile, per abilitare l’innovazione stessa. Tuttavia, l’inserimento di una pluralità di servizi all’interno dei Mobile Wallet, i cosiddetti portafogli digitali, non è stato ancora realizzato pienamente e rimane dunque uno degli sviluppi futuri più interessanti in ambito Mobile Payment & Commerce.

Vi sono diverse tipologie di Mobile Wallet: i wallet ricchi di funzionalità (come Alipay o Paytm); quelli prevalentemente specializzati nel pagamento (come Samsung Pay o Apple Pay); quelli verticali, come gli aggregatori di carte fedeltà (ad esempio Stocard) o che fanno leva sul cashback e sui programmi fedeltà (ad esempio YoYo Wallet), o che si concentrano sui trasferimenti p2p (ad esempio Circle).

Biometria tra smartphone e nuovi prototipi

L’autorizzazione dei pagamenti attraverso i tratti biometrici della persona è uno dei principali trend del futuro. Lo smartphone diventa il lettore di impronte digitali per confermare un acquisto online o il device attraverso il quale effettuare il riconoscimento facciale (con il lancio dell’iPhone X, Apple ha portato alla ribalta il riconoscimento facciale) o scansionare l’iride per approvare un pagamento in negozio.

Tuttavia, il fenomeno sembrerebbe prevaricare i confini del Mobile Payment. Molti dei nuovi prototipi di pagamento tramite biometria stanno infatti scavalcando lo smartphone come strumento di lettura dell’identità: lettori di impronte digitali, come quello della startup di Singapore Touché, lettori di reticoli venosi delle mani o delle dita, come il sistema della startup americana Keyo, e telecamere per il riconoscimento facciale, come quello testato da Alipay presso un locale KFC in Cina, potrebbero in futuro permettere di pagare semplicemente dimostrando la propria identità. Vi sono poi anche nuove realtà che sfruttano un mix di biometria e analisi comportamentale, come ad esempio la startup americana Securedtouch, che analizza i movimenti effettuati sullo schermo dall’utente e li identifica in maniera univoca, riconoscendo eventuali intrusioni e rendendo vano il furto di dati come l’impronta digitale o la password.

P2p e Instant Payment

I servizi di trasferimento di denaro tra privati in logica peer to peer sembrano interessare i grandi attori degli instant messaging e dei social network (Facebook, Twitter, Whatsapp), le startup, che ottengono finanziamenti medi più alti rispetto agli scorsi anni, e le banche, che non stanno di certo a guardare e si sono dotate di servizi interoperabili per evitare di rimanere escluse.

In Europa, per esempio, è partito il protocollo SCT Inst, una soluzione di bonifico istantaneo – comunemente definita Instant Payment – che permette di trasferire in meno di 10 secondi fondi tra qualsiasi conto corrente dell’Area SEPA.

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Mobilità e Bike Sharing

Tra le prime conferme c’è quella del ruolo centrale dello smartphone, quasi strettamente necessario per l’utilizzo di molti dei servizi in mobilità (pensiamo ai servizi di Car Sharing e Bike Sharing o di prenotazione di un’auto con conducente). Le due startup che hanno ricevuto più finanziamenti in assoluto tra quelle censite, OFO e Mobike, offrono servizi di bike sharing e hanno rispettivamente raccolto 1,3 e 0,9 miliardi di dollari.

Internet of Things oltre il Mobile Payment

Gli oggetti intelligenti connessi alla rete potranno anche avviare un pagamento a distanza. Una delle applicazioni di maggior interesse è quella legata ai pagamenti dal cruscotto dell’auto: sono sempre di più le case automobilistiche – ad esempio Daimler, Volkswagen, Honda e General Motors – che, attraverso partnership o acquisizioni di aziende del settore, stanno testando il pagamento di carburante e parcheggi. Il frigorifero del futuro, invece, riconoscerà il proprio contenuto tramite telecamere ed effettuerà la spesa in autonomia.

Intelligenza Artificiale, assistenti vocali e chatbot

L'Artificial Intelligence sta impattando diverse aree di business, inclusi i pagamenti, sia lato back-office, dove viene applicata per esempio all’identificazione delle transazioni sospette di frode, sia lato front office con lo sviluppo di robo-advisor.

Facebook, per esempio, ha aperto le porte di Messenger ai chatbot delle aziende, che possono così dialogare con gli utenti e vendere loro dei prodotti in maniera rapida, automatizzata e personalizzata. In tale direzione si sono mosse anche alcune startup, tra le quali ad esempio l’azienda indiana Niki, che ha sviluppato un vero e proprio assistente in grado di prenotare e pagare un taxi, un hotel o un servizio dedicato di lavanderia a domicilio chattando con esso. I bot, però, non sono relegati solo alle chat: gli assistenti vocali, da Amazon Alexa a Siri di Apple, permettono agli utenti di effettuare i pagamenti con la propria voce.

Blockchain e Mobile Payment

Tra le principali startup internazionali in ambito p2p vi è Circle, che ha raccolto 136 milioni di dollari di finanziamenti e che punta a semplificare la tecnologia Blockchain per i suoi utenti, rendendo lo scambio di denaro facile come inviare un messaggio. Inoltre, ha fatto grande scalpore il recente annuncio del prossimo lancio del Telegram Open Network (TON), una rete di Telegram wallet basata su Blockchain che permetterà lo scambio della propria criptovaluta, il Gram.

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  • Autore

Direttore dell'Osservatorio Innovative Payments