Così utilizzeremo WhatsApp per i pagamenti

31 gennaio 2020 / Di Redazione Osservatori Digital Innovation / 0 Comments

L'annuncio di Mark Zuckerberg era nell'aria da mesi. Ed è arrivato in occasione della presentazione dei risultati finanziari di giovedì: entro il 2020 (più precisamente entro luglio) WhatsApp Pay verrà lanciato in molti Paesi. Tra questi, con molte probabilità, anche l'Italia.

Una notizia decisamente importante per il mondo del digital payments. Sono oltre 1,5 miliardi gli utenti che hanno un account sulla piattaforma di messaggistica istantanea di proprietà di Facebook Inc. Gli impatti, dunque, potrebbero essere notevoli.

I primi test in India

I primi test di WhatsApp Pay sono iniziati in India un paio di anni fa, e ha visto coinvolti 1 milione di utenti. E oggi, dopo qualche (necessaria) limatura burocratica, il servizio è pronto per essere lanciato veramente.

«Nel 2018 – ha detto Zuckerberg – abbiamo ottenuto l'approvazione per testare WhatsApp Pay con un milione di persone in India. E così tante persone hanno continuato a usarlo settimana dopo settimana. Sono davvero entusiasta di questo, e mi aspetto che inizi a diffondersi in un certo numero di Paesi nei prossimi sei mesi».

Come funzionerà WhatsApp Pay

Il servizio sarà molto simile ad altre piattaforme di pagamento già in uso. È basato su tecnologia Peer to Peer, quindi consentirà lo scambio di denaro fra utenti. Ma sarà anche utile a fare acquisti online, sui siti di eCommerce che lo permetteranno. L'esempio principale da seguire, in questo senso, è quello di WeChat Pay, servizio dell'omonima piattaforma che in Cina ha cambiato le abitudini dei cittadini e che, ad oggi, è una delle piattaforme di pagamenti digitali più usate al mondo.

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