Cosa sono le Criptovalute e come incidono sulla Blockchain

16 January 2019 / Di Valeria Portale / 0 Comments

In principio era Bitcoin. Col tempo ne sono nate a centinaia. Le criptovalute sono strettamente connesse alla Blockchain, perché è da questa tecnologia che hanno preso vita.

 

Le criptovalute oggi: cosa sono e quanto valgono

Le criptovalute sono monete digitali decentralizzate che utilizzano tecniche crittografiche per garantire la sicurezza degli scambi tra gli utenti. A differenza delle valute tradizionali, non esistono enti centrali che intermediano le transazioni, e le regole con cui avvengono gli scambi sono scritte in un software open-source pubblicamente verificabile.

Oggi esistono circa mille criptovalute diverse, e fra queste Bitcoin è la più importante in termini di capitalizzazione, seguita da Ripple e Ether, la criptovaluta utilizzata da Ethereum.

C’è un momento storico, però, da tenere bene in mente. Ed è il 2017, l’anno in cui è scoppiata una vera e proprio febbre da Bitcoin e criptovalute, con il mercato globale che ha raggiunto il suo picco di capitalizzazione arrivando a valere fino a 800 miliardi di dollari nei primi giorni del 2018, registrando una crescita maggiore del 4000% rispetto all’anno precedente. Ad agosto 2018, però, dopo quasi un anno, il mercato è crollato, perdendo oltre il 70% dal suo valore di picco. Il 2018 è stato connotato da un inarrestabile crollo in termini di capitalizzazione. La community Blockchain ha coniato un nuovo termine per definire questo momento: “crypto winter”.

 

Criptovalute tra punti di forza e debolezza

Ma perché si parla così tanto di criptovalute e Blockchain? Non è soltanto una questione di mercato e capitalizzazione. Le criptovalute possiedono infatti dei veri e propri superpoteri rispetto ai sistemi di pagamento tradizionali. Tra questi:

  • disintermediazione;
  • programmabilità della moneta;
  • possibilità di effettuare transazioni attingendo da più fonti di liquidità e inviare il pagamento a diversi destinatari;
  • tracciabilità e verifica di tutte le transazioni da parte di tutti i partecipanti della rete.

Innovazioni importanti da cui derivano enormi potenzialità, ma anche alcuni aspetti critici. I punti di debolezza delle criptovalute sono infatti evidenti: elevata volatilità, difficoltà di acquisizione, carenza normativa, limitata politica monetaria. Si gioca qui, nell'equilibrio tra pregi e difetti delle criptovalute, l'intera partita della Blockchain.

 

Le criptovalute più importanti

Come detto, il mondo delle criptovalute è letteralmente esploso, e oggi se ne contano circa un migliaio. Una grossa fetta del mercato, però, è in mano alle prime tre: Bitcoin, XRP (Ripple) ed Ethereum. Vediamole nel dettaglio:

Bitcoin

È la prima criptovaluta, rilasciata come software open source nel 2009, che utilizza una nuova tipologia di registro distribuito noto come Blockchain. Il protocollo Bitcoin consente agli utenti di effettuare transazioni peer-to-peer utilizzando una valuta digitale evitando il problema del double spending. Nessuna autorità centrale verifica le transazioni e la legittimità delle transazioni è determinata dalla rete decentralizzata stessa.

Ethereum

È una piattaforma open source basata sulla tecnologia Blockchain che consente agli sviluppatori di creare e sviluppare applicazioni decentralizzate. Il protocollo sfrutta una macchina virtuale decentralizzata chiamata Ethereum virtual machine (EVM), che utilizza una rete globale di nodi pubblici e una criptovaluta chiamata ether. Ethereum è anche usato come protocollo per smart contract.

Ripple (XRP)

Questo protocollo, creato nel 2012, è un sistema per il trasferimento di fondi sviluppato su un Distributed Ledger dall’omonima società. Ripple, la cui valuta nativa è denominata XRP, nasce per consentire transazioni globali istantanee con commissioni limitate collegando banche, fornitori di servizi di pagamento, exchange di valute digitali e aziende.

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  • Autore

Direttore dell'Osservatorio Innovative Payments e dell'Osservatorio Blockchain & Web3 del Politecnico di Milano