Commercialisti e Innovazione Digitale: a che punto sono gli Studi in Italia?

28 febbraio 2022 / Di Federico Iannella / 0 Comments

Gli Studi di Commercialisti stanno attraversando un periodo di grande evoluzione. Il digitale impatta tutte le attività tipiche di questa categoria professionale: adempimenti fiscali e contabili, dichiarazione dei redditi, consulenza nella costituzione di startup e nuove società, diritto fallimentare, valutazione di aziende e molti altri.

Il cambio di rotta verso il digitale è quanto mia inevitabile. I Commercialisti di casa nostra sono pronti? In questo articolo vediamo qual è l'effettivo stato della digitalizzazione negli Studi di Commercialisti, anche la luce della pandemia. Approfondiamo inoltre cosa occorre per innovare uno Studio nel nome dell'efficienza dei servizi e di una migliore relazione con il cliente.

 

L’impatto del Covid-19 sulla digitalizzazione dei Commercialisti

In termini di redditività, la pandemia ha avuto un impatto inferiore sui Commercialisti rispetto ad altre categorie di Professionisti. Infatti, i numerosi provvedimenti governativi (es. agevolazioni fiscali, finanziarie, casse integrazione) hanno aumentato le attività di chi si occupa di queste tematiche, che nella maggior parte degli Studi ha portato addirittura a un aumento della redditività (anche oltre il 10% nei medi e grandi Studi).

Ma quali consapevolezze ha portato la pandemia agli Studi di Commercialisti? Per quanto riguarda i servizi, l’emergenza ha sicuramente spinto i grandi e medi Studi verso una maggiore efficienza nei servizi tradizionali, rivelando però quanto fossero bassi i livelli nel pre-pandemia.

Sono ora chiari i passi avanti che i Commercialisti dovranno fare verso un adeguato livello di digitalizzazione – in termini di strumenti e competenze – e verso un'inevitabile innovazione organizzativa. Chi sta già cambiando o sta valutando di prendere la via della trasformazione, infatti, investe in nuove modalità di lavoro, così come nella rivisitazione della gestione delle risorse, puntando sul senso di appartenenza e sulla fiducia nelle persone.

 

3 step per digitalizzare gli Studi di Commercialisti

Gli Studi di Commercialisti, in media, sono ancora lontani dall’adozione di tecnologie avanzate come l’Intelligenza Artificiale o la Blockchain, mentre sono più diffuse (o sono in fase di adozione) tecnologie più “tradizionali”.

Per descrivere le tecnologie da introdurre all'interno degli Studi di Avvocati, l’Osservatorio Professionisti e Innovazione Digitale ha elaborato un modello a 3 fasi. Ad ogni step del processo di digitalizzazione corrisponde un macro-obiettivo.

1. Miglioramento dell’efficienza dello Studio

Nasce da una maggiore consapevolezza sulla propria organizzazione e su eventuali flussi lavorativi da ottimizzare, per liberare tempo da poter dedicare ad attività a maggior valore aggiunto.

Per il raggiungimento del primo obiettivo i Commercialisti hanno puntato sul miglioramento dell’efficienza nei servizi tradizionali, impiegando soprattutto tecnologie che hanno un impatto sui processi interni: reti VPN, software per il controllo di gestione, gestione elettronica documentale e workflow.

2. Innovazione nella relazione con i clienti

In questa fase digitalizzare vuol dire migliorare la customer experience e introdurre nuove modalità di contatto tra Cliente e Studio, per valorizzarne e rafforzarne la partnership;

In termini investimenti nella relazione con i Clienti, invece, il supporto del digitale è sempre più diffuso, soprattutto fra le grandi e medie realtà. Si adottano soprattutto soluzioni per agevolare la comunicazione, quali sistemi di videoconferenza, siti internet, pagine social, forum e blog interni.

3. Introduzione di nuovi servizi

Associati non ad obblighi di legge (innovation law driven) ma alla soddisfazione di nuovi bisogni e al raggiungimento di nuovi segmenti di mercato.

Gli Studi che introducono nuovi servizi, inoltre, adottano tecnologie che permettono di liberare tempo lavorativo de dedicare a nuove attività. Tali tecnologie sono classificabili in 3 categorie:

  • di impatto interno (piattaforme di eLearning, conservazione digitale a norma)
  • di impatto misto (software per il controllo di gestione, business intelligence)
  • di impatto esterno (soluzioni per la gestione di crisi di impresa e insolvenze)

Inoltre, gli Studi che hanno già introdotto nuovi servizi sono anche focalizzati sulla valorizzazione dei dati, anche se spesso mancano progettualità concrete di analisi evoluta dei dati o si utilizzano tecnologie tradizionali – solo chi ha deciso di collaborare con partner esterni si avvale di tecnologie più avanzate come CRM e Machine Learning.

C’è anche da dire che l’introduzione di nuovi servizi porta con sé l’acquisizione di nuove competenze e, se da un lato gli Studi grandi, medi e piccoli si stanno impegnando nella formazione - i micro ancora faticano in tal senso -, dall’altro questa soluzione richiede tempo per generare risultati.

 

Case Study: Studio Riccardo Broggini - Commercialisti Associati

Lo Studio Riccardo Broggini - Commercialisti Associati, nato negli anni Settanta e da sempre sensibile all’adozione di tecnologie e alla ricerca dell’efficienza nel lavoro, come molte altre realtà si è ritrovato a dover fare i conti con un contesto sempre più dinamico, caratterizzato dalla trasformazione digitale e da cambiamenti nella domanda, nonché colpito da un evento imprevedibile come il Covid-19.

Per continuare ad offrire servizi in linea con le aspettative dei Clienti, lo Studio ha rilevato quindi il bisogno di aumentare i livelli di efficienza e di controllo, così come la sicurezza e la salvaguardia nella gestione delle informazioni. Per far fronte a questa esigenza lo Studio ha adottato soluzioni di document sharing e di business intelligence per monitorare in maniera puntuale l’avanzamento e l’impatto economico delle attività svolte, attraverso l’elaborazione di dashboard di facile e veloce consultazione. In questo modo non solo i processi sono diventati più snelli e rapidi, ma sono anche migliorate l’archiviazione, la condivisione e la sicurezza dei dati.

 

"Riprogettare la gestione della conoscenza per riorganizzare il modo di lavorare"
Il caso dello Studio Riccardo Broggini

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  • Autore

Ricercatore dell'Osservatorio Professionisti e dell'Osservatorio Innovazione Digitale nelle PMI