In questa pagina:
- Professionisti e Digitalizzazione: sfide e trend
- Professionisti, la classificazione degli Studi
- Le categorie di Professionisti
- Come si innovano gli Studi Professionali
- Consapevolezza alla Digitalizzazione
- Professionisti e Tecnologie
- Professionisti e Smart Working: benefici, diffusione, ostacoli
- L'impatto della pandemia sugli Studi Professionali
- Studi professionali e PMI
Chi sono e cosa fanno i Professionisti in Italia
Se parliamo di Professionisti, in realtà, parliamo di imprese. I Professionisti gestiscono importanti processi amministrativi, fiscali e legali: curano le contabilità dei clienti, coadiuvano gli imprenditori nella gestione dei budget, effettuano il recupero dei crediti, si occupano dell’amministrazione del personale, siedono negli organi di indirizzo e controllo delle realtà più strutturate, spesso affiancano i titolari nelle scelte strategiche e, non di rado, li aiutano nella gestione dei patrimoni personali.
Il Professionista va quindi inteso non come semplice fornitore di servizi, quanto come un partner coinvolto negli accadimenti aziendali. Ancor meglio: come un ingranaggio fondamentale per l’innovazione tecnologica all’interno delle aziende clienti.
Gli Studi di Avvocati, Commercialisti, Consulenti del Lavoro e Multidisciplinari (Studi con più di una professione) sono oggi al centro di una profonda trasformazione. In questo mondo sempre più veloce e complesso, d'altronde, le aziende clienti cercano professionisti specializzati e in grado di gestire i problemi con rapidità ed efficienza. La trasformazione digitale ha ormai un impatto universale, in termini non solo di nuove tecnologie ma anche di modelli organizzativi, di business e di relazione. In questo quadro sono coinvolti anche gli Studi professionali che, soprattutto dopo l’arrivo della pandemia, accolgono sempre più l’idea che il digitale sia essenziale in qualità di catalizzatore della crescita e dell’innovazione.
Va detto che tra gli Studi professionali italiani sussistono differenze significative, soprattutto a seconda delle dimensioni. Le tecnologie più evolute sono appannaggio solo delle realtà più lungimiranti, ma anche gli Studi professionali più piccoli e tradizionalisti si stanno addentrando nella via per la trasformazione digitale.
In questa guida approfondiamo quindi le leve fondamentali per la digitalizzazione degli Studi professionali: tecnologie, strumenti, investimenti, relazioni con le imprese. Ad aiutarci, i risultati di ricerca dell’Osservatorio Professionisti e Innovazione Digitale, da anni intento a individuare e studiare le linee evolutive dei modelli organizzativi, di business e di relazione degli Studi di Avvocati, Commercialisti, Consulenti del Lavoro e Studi Multidisciplinari.
Professionisti, come si gestisce uno studio: numeri e trend del 2022
La trasformazione digitale non conosce eccezioni e riguarda il destino di tutte le categorie professionali di Studi. Gli sviluppi normativi dell’ultimo biennio e gli interventi governativi a sostegno delle diverse categorie colpite dagli effetti della crisi sanitaria hanno avuto un impatto significativo sul carico di lavoro degli studi professionali.
In generale, nell’ultimo anno sono cresciuti gli investimenti digitali di Avvocati, Commercialisti, Consulenti del Lavoro e Studi Multidisciplinari: le stime per il 2021 indicano un ulteriore aumento del 5,6%, fino a sfiorare quota 1,8 miliardi. Ma i casi sono diversi in base alla categoria professionale e la realtà dimensionale.
Commercialisti, Consulenti del lavoro e Studi multidisciplinari si sono trovati di fronte ad alti picchi di attività, mentre nel caso degli Avvocati le attività presso i tribunali hanno subito forti rallentamenti. Inoltre, si rilevano livelli disomogenei di domanda (talvolta molto bassa o saltuaria) di servizi professionali, rendendo quindi essenziale un ulteriore salto di qualità nelle modalità di acquisizione e di fidelizzazione delle aziende clienti, per esempio offrendo nuovi servizi o impiegando nuove tecnologie.
In questa sezione inquadriamo al meglio i trend di mercato e l’evoluzione degli studi di professionisti nel nostro Paese attraverso report, webinar e approfondimenti realizzati dagli esperti del settore in Italia.
Professionisti e studi professionali, come si classificano
- Micro studi - Studi con meno di 3 persone in organico.
- Piccoli studi - Studi da 3 a 9 persone in organico.
- Medi studi - Studi da 10 a 29 persone in organico.
- Grandi studi - Studi con più di 30 persone in organico. I veri e propri grandi studi (con oltre 100 dipendenti) sono molto pochi in Italia, e principalmente grandi studi legali di matrice anglosassone.
Professionisti e Innovazione negli Studi Professionali
Dopo aver chiarito le tipologie di studi di professionisti e le loro dimensioni, bisogna chiarire come queste categorie stanno affrontando il processo di digitalizzazione. Scopriamo come i diversi ambiti professionali, da avvocati a multidisciplinari attuano il processo di innovazione digitali attraverso obiettivi specifici e applicazione delle tecnologie digitali.
Professionisti al centro del cambiamento
- Studi di Avvocati
- Studi di Commercialisti
- Studi di Consulenti del Lavoro
- Studi Multidisciplinari
Professionisti e percorso di digitalizzazione
- Migliorare i livelli di efficienza e controllo
- Migliorare le relazioni con i clienti
- Variare il portafoglio dei servizi (introducendone di nuovi o aggiornando quelli già erogati)
Professionisti e tecnologie più diffuse
- Rete VPN (Virtual Private Nework)
- GED (Gestione Elettronica Documentale)
- Fatturazione elettronica e Conservazione Digitale
- Applicazioni per le videochiamate
- Pagina Social e sito Internet dello Studio
- Piattaforme di E-learning e formazione distanza
Le categorie di Professionisti
Si definiscono liberi professionisti coloro svolgono un'attività lavorativa altamente qualificata di tipo intellettuale, con una competenza specializzata su uno o più ambiti. Sono diverse le categorie professionali che rientrano in tale definizione. Si tratta per lo più di lavoratori laureati, generalmente iscritto ad un albo, ordine o elenco riconosciuto.
Nel nostro caso ci soffermeremo su tre categorie in particolare, più una quarta "multidisciplinare". Avvocati, Commercialisti e Consulenti del Lavoro costituiscono una grossa fetta di liberi professionisti che compongono gli Studi Professionali italiani e sono al centro di un particolare rinnovamento nelle competenze e nei servizi. Rinnovamento in parte spinto dalle esigenze pandemiche, in parte dall'inevitabile processo di trasformazione digitale del lavoro.
Avvocati
Le Professioni giuridiche stanno attraversando un periodo di grandi trasformazioni. Queste realtà, che affiancano le aziende clienti con numerosi servizi inerenti la sfera legale, sono chiamate sempre più a gestire problemi in maniera rapida ed efficiente, ma la verità è che sussistono ancora alcuni ostacoli organizzativi e tecnologici.
Commercialisti
I Professionisti Commercialisti svolgono attività di servizio e consulenza per quanto riguarda adempimenti fiscali, contabili, diritto societario, fallimentare e del lavoro. Fra gli Studi di questa categoria aumentano gli investimenti in tecnologie informatiche, segno di una maturità sensibilità verso la cultura digitale.
Consulenti del Lavoro
Gli Studi di Consulenti del Lavoro, punto di riferimento per le aziende nella gestione del personale e nell'adempimento degli obblighi di legge in materia di lavoro e previdenza sociale, hanno dovuto compiere uno sforzo significativo per adattarsi al contesto emergenziale.
Studi Multidisciplinari
Gli Studi Multidisciplinari, cioè con più di una professione, possono essere trattati alla stregua di una categoria professionale a sé stante per le peculiarità che sono in grado di esprimere. I Multidisciplinari fanno leva su un organico e bagaglio conoscitivo mediamente più ampi degli altri Studi, ciò si riflette anche nelle scelte di spesa e formazione in termini di digitalizzazione.
Professionisti e Digitalizzazione, sempre più consapevolezza
Fra i liberi professionisti sta sorgendo, seppur lentamente, una nuova consapevolezza verso la trasformazione, con un approccio sempre più fondato sull’innovazione e sulle tecnologie digitali. La pandemia ha reso chiaro quanto la digitalizzazione fosse diffusa solo in una quota ridotta di Studi professionali e, di conseguenza, si è ampliato l’uso di strumenti tecnologici volti in particolar modo alla dematerializzazione dei documenti (essenziale per la digitalizzazione), il lavoro da remoto e l’analisi dati.
Ma se da un lato le soluzioni tecnologiche la fanno sempre più da protagoniste, dall’altro sono ancora disomogenei i livelli di diffusione e di maturità fra le diverse tipologie di studi. Nel complesso, gli strumenti più tradizionali primeggiano ancora rispetto a quelli più evoluti e avanzati.
Professionisti, le tecnologie più impattanti negli studi professionali
La strada del rinnovamento, specie in seguito all'esperienza della pandemia, passa anche dall'adozione di tecnologie digitali più avanzate rispetto a quelle più tradizionali e già molto diffuse tra gli Studi, elencate nello specchietto precedente.
Tali tecnologie stanno assumendo un ruolo sempre più rilevante nel mondo dei liberi professionisti, perché in grado di impattare in maniera determinante sia sull'efficientamento dei processi che sulla creazione di nuove modalità di relazione e nuovi servizi per il cliente.
- Il Machine Learning, applicazione dell’Intelligenza Artificiale, si riferisce a sistemi e algoritmi in grado di apprendere dall’esperienza, con un meccanismo simile a ciò che fa un essere umano dalla nascita.
- Blockchain, insieme di tecnologie incluse nella famiglia dei Distributed Ledger Technology, ovvero sistemi che permettono ai nodi di una rete di raggiungere il consenso sulle modifiche di un registro distribuito in assenza di un ente centrale, in cui il registro distribuito è strutturato come una catena di blocchi contenenti transazioni.
- Business Intelligence, strumenti informatici per la raccolta di una grande quantità di dati strutturati e la loro rielaborazione per consentire di ottenere informazioni aggregate e/o previsionali.
- Marketing Automation, Utilizzo di CRM (applicativi software per la gestione delle relazioni tra l’organizzazione e il proprio mercato in un’ottica di creazione del valore) e Workflow (gestione dei processi lavorativi attraverso la creazione di modelli e task automatizzati).
Professionisti e Smart Working
Un'altra leva importante nel processo di innovazione degli Studi professionali per i liberi professionisti è lo Smart Working. Con l’avvento della pandemia, lo Smart Working ha coinvolto tutto il mondo lavorativo, inclusi i professionisti, che hanno acquisito una maggiore consapevolezza su questa leva gestionale incentrata su flessibilità, autonomia e responsabilizzazione sui risultati.
I livelli di diffusione e di consapevolezza variano a seconda delle dimensioni degli studi, ma anche a seconda di fattori come la cultura organizzativa e le risorse tecnologiche a disposizione. In generale, in buona parte degli studi ancora non si conoscono appieno i benefici e le modalità di funzionamento dello Smart Working, ma chi è già seriamente interessato ad avviare e/o gestire un progetto in tal senso dimostra di conoscere le leve essenziali sulle quali agire per rinnovare il modo di lavorare del proprio Studio.
Professionisti e lavoro durante la pandemia
La pandemia ha indubbiamente giocato un ruolo chiave per la crescita del digitale negli Studi. Il perdurare dell’emergenza ha portato diverse realtà professionali a ridefinire improvvisamente il proprio assetto organizzativo, lavorativo e tecnologico, dopo anni di un’innovazione che cresceva a rilento o addirittura di inerzia.
Pur di mantenere la continuità operativa, diversi studi hanno – almeno in parte – superato il timore del cambiamento e realizzato interventi per migliorare l’efficienza interna, informatizzare le relazioni e sviluppare nuovi servizi per i clienti.
Ma in questo quadro sorgono due ombre: da un lato il forte divario che ancora sussiste fra grandi/medie realtà e quelle piccole/micro, dall’altro il prevalere generale delle tecnologie più “tradizionali” rispetto a quelle più innovative, che potrebbero incidere radicalmente sul miglioramento delle modalità di erogazione e fruizione dei servizi.
La domanda di servizi Professionali nelle PMI
Educatore, formatore, esperto nella lettura degli accadimenti aziendali (attraverso le tecnologie) e figura principe di supporto e di fiducia. Tutto questo (e anche di più) è il Professionista dell’era digitale all’interno delle aziende.
Le piccole e medie imprese (PMI) in particolar modo costituiscono il principale mercato di sbocco per gli Studi professionali, i quali offrono loro un valido supporto per numerose attività: gestione finanziaria, fatturazione elettronica, budgeting, gestione crediti, fra molti altri.
In termini di relazioni Studio-cliente, la maggior parte delle PMI si affida in maniera continuativa a Commercialisti e Consulenti del lavoro, ma sono poche le PMI che si affidano regolarmente ai servizi di Avvocati, e diverse realtà si affidano a questi Professionisti solo saltuariamente o addirittura mai.
Questa situazione rivela che entrambi gli interlocutori devono ancora migliorare le modalità collaborative, sviluppando capacità di ascolto reciproco e – per i liberi professionisti – definendo un portafoglio servizi fondato sulle reali esigenze dei clienti.