Trend Retail nel mondo: 3 insegnamenti dai top retailer internazionali

03 aprile 2020 / Di Valentina Pontiggia / 0 Comments

Con l'aiuto degli Osservatori Digital Innovation abbiamo individuato i trend innovativi del settore Retail. Tecnologie, soluzioni e modelli che rendono il confine tra commercio fisico e virtuale sempre più labile e che sono già al centro delle strategie dei principali protagonisti del Retail internazionale.

Quali tendenze da tenere d'occhio per il futuro del commercio al dettaglio? Abbiamo provato a riassumerle in tecnologie per sperimentare, soluzioni per integrare, modelli per collaborare. Tre grandi categorie, un'unica parola d'ordine: innovazione!

 

Lo scenario Retail a livello internazionale

Prima di esplorare i diversi trend è bene capire in quale contesto si muove oggi il settore del Retail. In un momento di forti cambiamenti, dove le strategie di retailer tradizionali e Dot Com convergono sempre di più, il negozio fisico sta subendo profondi cambiamenti.


Retail tradizionale vs Retail online

Con il successo dell’eCommerce e la diffusione di nuove modalità di interazione con i clienti, stanno cambiando le motivazioni che spingono le persone a recarsi in negozio: chi rinuncia all’acquisto online, realizzabile in pochi clic, in cambio si aspetta un’esperienza d’acquisto reale e personalizzata. Il punto vendita non è più l’unica possibilità di accesso ai prodotti, di conseguenza occorre attribuirgli un nuovo significato e nuove funzionalità, in un’ottica anche relazionale.

I retailer internazionali, con diversi gradi e modalità di adozione, stanno affrontando l’innovazione con nuove soluzioni abilitate dal digitale per creare una customer experience basata su ciò che vogliono davvero i consumatori di oggi.

Il contesto economico

Il processo di trasformazione digitale nel Retail, con diversi livelli di consapevolezza a seconda dei Paesi e delle categorie merceologiche, si inserisce poi in un contesto economico particolare, caratterizzato da consumi che, seppure in timida ripresa, sono ancora lontani dai livelli pre-crisi. Infatti, i mercati emergenti come la Cina e l’India hanno un tasso di crescita elevato, mentre i mercati più maturi si collocano a livelli nettamente più bassi.

L’eCommerce è un ostacolo per i negozi fisici?

Il commercio online è sicuramente in crescita, ma a livello globale si resta fedeli principalmente all’acquisto in negozio - questo però non significa che i retailer fisici possano dare per scontato di non dover cambiare la propria strategia. Basti pensare che nel 2018, il valore generato dagli acquisti online di prodotti nel mondo ha superato i 1.800 miliardi di euro (+20% rispetto al 2017).

Al primo posto si colloca la Cina con 895 miliardi di euro, seguita dagli Stati Uniti con 425 miliardi di euro. In Europa, i Paesi dove l’eCommerce è più maturo sono il Regno Unito (77 miliardi), la Germania (53 miliardi) e la Francia (44 miliardi).

I trend tecnologici che cambieranno il Retail

All'interno di un tale quadro, l'Osservatorio Innovazione Digitale nel Retail ha dunque individuato alcuni trend innovativi analizzando le strategie d’innovazione dei principali top retailer internazionali. Tre le direttrici di sviluppo che è possibile delineare da quest'analisi: sperimentare, integrare e collaborare.

1) Tecnologie per Sperimentare

I principali attori internazionali, avendo compreso l’importanza dell’innovazione, stanno investendo nella sperimentazione di diverse tecnologie di frontiera:

    • Internet of Things
    • Sistemi di Business Intelligence Analytics
    • Realtà aumentata e virtuale
    • Machine Learning
    • Intelligenza Artificiale

Solo nel 2018, sono stati individuati oltre 200 progetti in ambito Retail nel mondo, con particolare attenzione su Internet of Things (52% dei casi), Intelligenza Artificiale (32%) e Realtà Aumentata e Virtuale (16%).

2) Soluzioni innovative per Integrare

A livello internazionale si individuano modelli omnicanale sempre più evoluti, che abilitano l’integrazione fra il negozio fisico e gli altri canali di vendita e di contatto con il consumatore. Marchi come Zara, Decathlon e Auchan seguono già questa filosofia. Di seguito alcuni esempi:

  • Il Click&Collect non necessita più dell’interazione con il personale in negozio, ma è completamente automatizzato grazie a locker e chioschi installati all’interno o all’esterno del punto vendita;
  • Il Drive&Collect, ossia il ritiro direttamente dall’automobile, è sempre più diffuso non solo nell’ambito Alimentare, ma anche nel Fai da te e nell’Abbigliamento;

Cresce anche la diffusione di funzionalità per la verifica online della disponibilità in tempo reale dei prodotti presenti in negozio, con la possibilità di conoscere persino la loro posizione esatta all’interno degli scaffali.

3) Modelli per Collaborare

Oltre alle soluzioni tecnologiche, stanno cambiando anche i paradigmi dell’innovazione e prendono sempre più piede fenomeni di contaminazione nell’ambito dell’Open Innovation: le risorse e le competenze interne all’organizzazione si arricchiscono grazie allo spirito innovativo di realtà esterne, prime fra tutte le startup. Le aziende internazionali hanno già sviluppato diverse iniziative fondate sul principio della cooperazione, ad esempio:

  • Sviluppo di incubatori tecnologici mirati alla collaborazione con startup, università e istituti di ricerca per lo studio di soluzioni digitali;
  • Acquisizione di startup per internalizzare competenze specifiche o per entrare in nuovi mercati;
  • Organizzazione di Innovation Award e Call4Ideas per familiarizzare con startup innovative.

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  • Autore

Direttore degli Osservatori eCommerce B2c e Innovazione Digitale nel Retail