Logistica ultimo miglio: come evolve con la crescita eCommerce?

22 ottobre 2018 / Di Valentina Pontiggia / 0 Comments

La crescita dell'eCommerce sta trascinando il mondo della logistica ultimo miglio verso un'evoluzione: aumentano i servizi di consegna a valore aggiunto o in luoghi alternativi con notevoli benefici per i merchant. Scopriamoli nell'articolo.

eCommerce in crescita

Continua il percorso di crescita dell’eCommerce B2c in Italia. Il valore della domanda online supera nel 2018 i 27,4 miliardi di euro grazie a un incremento del 16% rispetto al 2017.

Molto positiva la dinamica di sviluppo dei prodotti. Finalmente sia comparti storici - come Informatica ed elettronica e Abbigliamento - sia comparti emergenti - come Arredamento e home living, Beauty, Food&Grocery, Giocattoli e Ricambi auto – mostrano il loro potenziale online. Nel 2018 gli acquisti di queste categorie superano i 15 miliardi di euro (+ 3 miliardi rispetto al 2017) e i 230 milioni di ordini.

L’eCommerce di prodotto ha generato nel 2018 circa 260 milioni di spedizioni; questo significa che ogni giorno (lavorativo) circa 1 milione di pacchi viaggia su strada per raggiungere i consumatori italiani. La concentrazione è poi maggiore al Nord (soprattutto nelle grandi città): il 46% dei web shopper che risiede nelle regioni del Nord Italia è responsabile del 56% del volume totale delle spedizioni. Nel Centro finisce il 23% del flusso e nel Sud e Isole il rimanente 21%.

Consegne eCommerce: evolve la logistica ultimo miglio

I volumi movimentati dall’eCommerce diventano quindi interessanti. Come conseguenza si palesano con più forza dubbi e domande sugli impatti ambientali. È vero che le consegne eCommerce generano un aumento del traffico, soprattutto in area urbana? E ancora: qual è l’impatto ambientale di una spedizione eCommerce? Il commercio online è più o meno sostenibile di quello tradizionale? Sono tanti i fattori che incidono su questo risultato e non esiste una risposta univoca a queste domande. È certo, però, che lo sviluppo dell’eCommerce stia portando a un’evoluzione del mondo della logistica ultimo miglio.

I servizi di consegna a valore aggiunto

In primis continua a crescere l’interesse dei merchant nel proporre, di fianco alle soluzioni più tradizionali (consegna standard in 2-3 giorni), servizi a valore aggiunto, ossia modalità di consegna che arricchiscono e migliorano il servizio base (attraverso la riduzione delle mancate consegne – e dunque dei costi – e il miglioramento del livello di servizio – con ritorni importanti sul fatturato) e che rappresentano un fattore competitivo di differenziazione rispetto alla concorrenza.

Opzioni che lavorano sulla riduzione delle consegne fallite, come la consegna al sabato, la consegna serale e la consegna on demand (gestita e controllata in modo dinamico dal consumatore), sono adottate da circa il 25% dei top merchant. Meno diffusi i servizi che puntano ad incrementare il fatturato garantendo velocità: tra questi la consegna same-day è adottata dal 10% dei top merchant di prodotto.

Le consegne eCommerce in luoghi alternativi

In secondo luogo aumenta l’offerta di modalità di consegna in luoghi alternativi - in negozi (anche in modalità drive), in uffici postali o presso parcel locker posti in spazi ad alta frequentazione (stazioni ferroviarie, metropolitana, supermercati) - per riportare la responsabilità del ritiro, e dunque il controllo del processo, al cliente finale, e per garantire flessibilità al minor costo (ottimizzazione dei carichi).

Controllare il processo di consegna

Per concludere, in questo contesto di crescita dei volumi eCommerce, alcuni merchant decidono di internalizzare la gestione e l’esecuzione del processo di consegna, integrandosi verticalmente e recuperando il controllo del processo per ottenere benefici di efficienza (riduzione dei costi) e di efficacia (miglioramento del livello di servizio).

Tra questi merchant ve ne sono poi alcuni che, acquisita una certa esperienza in specifiche attività della catena del valore, iniziano ad operare come service provider per gli operatori tradizionali, producendo modifiche significative alla filiera. A questo proposito si cita la recente richiesta di Amazon di entrare nell’elenco degli operatori postali.

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  • Autore

Direttore degli Osservatori eCommerce B2c e Innovazione Digitale nel Retail