Professionisti e innovazione digitale: quattro prospettive di impatto

16 maggio 2018 / Di Elisa Santorsola / 0 Comments

L’innovazione Digitale sta rivoluzionando diversi settori economici, non fanno eccezione le professioni giuridiche ed economiche di Impresa, soprattutto Avvocati e Commercialisti, che negli ultimi anni stanno vedendo rivoluzionato i loro settori proprio dall’innovazione digitale.

Ad esempio è abbastanza recente la notizia per cui Amazon offre un “Servizio Iva” per coloro che vendono i propri prodotti anche tramite il Marketplace. Ma esattamente come stanno impattando le tecnologie su questi professionisti?

L’innovazione digitale sta modificando il mondo delle professioni su quattro prospettive diverse.

La prima prospettiva è quella legata alla notizia di Amazon citata in precedenza. Le tecnologie aiutano a sviluppare la concorrenza: l’innovazione digitale da una parte crea una maggiore concorrenza “intra-professionale”, coloro che sono maggiormente digitalizzati ed efficienti possono acquisire un maggior numero di clienti (anche dislocati geograficamente) riducendo i costi legati a quest’ultimi; dall’altra parte abilita nuovi entranti nel settore delle professioni, fino a poco tempo fa difficilmente individuabili come competitor, come appunto Amazon.

La seconda prospettiva è quella interna: le tecnologie sono un supporto per le attività di Studio di Avvocati, Commercialisti, Consulenti del Lavoro e Notai.

La terza prospettiva è quella della Pubblica Amministrazione: i Professionisti hanno un rapporto molto stretto con la PA. Essi da tempo hanno un ruolo di intermediazione tra il cittadino e/o le imprese e la Pubblica Amministrazione, in alcuni casi hanno delle riserve di legge che consentono solo ai Professionisti di svolgere delle attività per conto di Imprese e Cittadini nei confronti della PA. Spesso, prima ancora di tanti altri settori, proprio la relazione tra Professionista e Pubblica Amministrazione è stata digitalizzata. Da anni i Professionisti “dialogano” con la PA attraverso la trasmissione telematica di tutta una serie di adempimenti.

La quarta prospettiva è quella delle “startup”: sempre più startup guardano al mondo delle professioni. Da una ricerca dell’Osservatorio Professionisti e Innovazione digitale esistono – nel mondo – più 400 startup che offrono servizi per (o “contro”) i Professionisti quali Avvocati, Commercialisti, Consulenti del Lavoro e Avvocati.

Viste queste quattro prospettive è importante sottolineare che almeno tre possono avere sia risvolti positivi che negativi per la professione, molto sta a come i singoli professionisti e le loro categorie decidono di approcciarsi ad esse. Infatti nella seconda prospettiva, quella interna, l’approccio positivo prevede un uso consapevole e organizzato delle tecnologie, al fine di migliorare l’efficienza di Studio e la relazione con i propri Clienti; ma se le innovazioni vengono introdotte in Studio, senza una roadmap ben precisa e un commitment costante esse possono anche rivelarsi degli investimenti che portano più costi che guadagni.

Per quanto concerne la sempre maggiore digitalizzazione dei rapporti con la PA in molti casi essa ha portato dei vantaggi per i professionisti: eclatante è il caso del PCT, che dopo un’iniziale diffidenza da parte degli Avvocati e qualche difficoltà da parte delle cancellerie e magistrati, ha sicuramente efficientato e ottimizzato molti dei lavori a poco valore aggiunto da parte degli avvocati (o del loro staff) come ad esempio le code in cancelleria per depositare gli atti.

In altri casi, invece, le novità introdotte dalla PA creano più difficoltà e timori, basti pensare alla Fatturazione Elettronica, vista da molti Commercialisti come un possibile “competitor” o un ulteriore adempimento da dover svolgere per conto dei propri clienti. In realtà c’è una quota abbastanza ampia di Professionisti che vede favorevolmente tale evoluzione, in quanto percepiscono la possibilità di ridurre le attività a basso valore aggiunto, come ad esempio la registrazione delle fatture, per poter dedicare quel tempo a nuovi servizi o servizi a maggior valore aggiunto per i propri clienti.

Anche il rapporto con le startup può essere duale da parte di professionisti: essere viste come dei competitor o come un riduzione della professionalità dei Professionisti oppure come un aiuto per alleggerire alcune attività o un modo per venire in contatto con nuovi potenziali Clienti.

La prima prospettiva, quella dei potenziali entranti, è sicuramente quella che crea più timore, ma anche in questo caso le Professioni possono avere un’arma per difendersi: quella di far evolvere i propri servizi in altri a maggior valore aggiunto dal cliente e più difficilmente attaccabili da altri competitor.


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  • Autore

Direttore Osservatorio Professionisti e Innovazione Digitale del Politecnico di Milano

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