PNRR e Turismo: interventi e incentivi per la ripresa del settore turistico

09 marzo 2022 / Di Redazione Osservatori Digital Innovation / 0 Comments

Tra i numerosi settori coinvolti dal PNRR, il turismo costituisce una delle principali aree di intervento, con investimenti per migliorare le strutture, i servizi e l’offerta turistica.

Gli obiettivi chiave del Piano Nazionale Ripresa e Resilienza in ambito Turismo sono due: aumentare la capacità competitiva delle imprese e promuovere un’offerta turistica fondata sull’innovazione digitale e la sostenibilità ambientale.

In questo articolo vediamo su quali principi si basano gli incentivi del PNRR dedicati al turismo, approfondendo gli investimenti e le principali aree di intervento.

 

Gli obiettivi del PNRR per il Turismo

Il turismo è parte integrante della Missione 1 del PNRR, intitolata non a caso "Digitalizzazione, competitività, cultura e turismo". La Missione, oltre a promuovere la transizione digitale nella PA e nel sistema produttivo, mira a a rilanciare i due settori economici che maggiormente distinguono l'Italia: il turismo e la cultura.

In tal senso il PNRR ha previsto l’assegnazione di 2,4 miliardi di euro, destinati ad una strategia di sostegno e rilancio del settore fondata sulla valorizzazione del patrimonio culturale e turistico, delle risorse e sulla digitalizzazione. Sono tre con esattezza gli obiettivi principali previsti dal Piano:

  • digitalizzare l’offerta e la promozione turistica del Paese;
  • rafforzare la competitività delle imprese turistiche investendo in una riqualificazione delle infrastrutture, migliorando gli standard e la qualità dei servizi, nonché riducendo la frammentazione del settore;
  • sostenere la transizione verde del settore turistico con misure per ridurre l’impatto ambientale delle attività e dei servizi turistici.

 

Quali interventi sono previsti?

Il piano di azione associato agli investimenti nel turismo include azioni volte a riqualificare e ammodernare le imprese del comparto per potenziare il loro livello di digitalizzazione. Si punta a promuovere nuovi modelli di organizzazione del lavoro, spingendo lo sviluppo e la condivisione di competenze – digitali e non – attraverso l’accesso ad una formazione qualificata. Inoltre, si intende agire per valorizzare i grandi eventi che coinvolgeranno il Paese (es. Ryder Cup del 2022, Giubileo del 2025) ma riducendo gli effetti dell’ overtourism. Non solo: grazie alla spinta pubblica si prevede la diffusione di Fondi di Investimento.

Entrando nel dettaglio, gli investimenti più rilevanti riguardano il Digital Tourism Hub (114 milioni di euro) , i Fondi integrati per la competitività delle imprese turistiche (1,79 miliardi di euro), il progetto Caput Mundi – New Generation EU per i grandi eventi turistici (500 milioni di euro) e la riforma dell’Ordinamento delle professioni delle guide turistiche.

Digital tourism hub

Attraverso la creazione di un hub del turismo digitale, accessibile tramite una piattaforma web dedicata, si intende costruire un ecosistema turistico integrato – composto da operatori turistici, imprese e stakeholder istituzionali – al fine di valorizzare, integrare e favorire l’offerta turistica. Nell’ambito degli interventi pianificati, sono previste la valorizzazione della data analytics e l’adozione di modelli di intelligenza artificiale.

Fondi integrati per la competitività delle imprese turistiche

La pandemia ha evidenziato l’urgenza di affrontare una serie di problemi irrisolti che da tempo affliggono il settore turistico, dalla frammentazione delle imprese turistiche alla scarsa capacità di innovare. Di conseguenza è prevista la costituzione di fondi destinati ad una pluralità di interventi, in modo da rendere disponibili risorse finanziarie a sostegno di diverse realtà.

Caput Mundi – New Generation EU per i grandi eventi turistici

In occasione del prossimo Giubileo 2025, il progetto intende sfruttare uno dei poli di maggiore turistico a livello nazionale – Roma – per creare un itinerario turistico che a partire dalla capitale raggiunga altre mete del territorio nazionale meno note. Si punta a costruire un’offerta differenziata a seconda delle tipologie di turisti (es. famiglie, lavoratori, pellegrini), al fine di evitare i rischi dell’overtourism, nonché a creare nuovi posti di lavoro e a sfruttare il digitale come canale di comunicazione con il pubblico.

Ordinamento delle professioni delle guide turistiche

Con questa riforma si intende – nel rispetto delle competenze regionali – attribuire alle guide turistiche un ordinamento professionale, in modo da regolamentare la professione e stabilire standard di servizio.

 

La valorizzazione dei dati in ambito Turismo e Cultura

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  • Autore

Gli Osservatori Digital Innovation del Politecnico di Milano sono un punto di riferimento qualificato sull’Innovazione Digitale in Italia.