Piano Triennale 2020-2022: è l’ora dell’implementazione

26 gennaio 2021 / Di Francesco Olivanti / 0 Comments

Il Piano Triennale per l’Informatica nella Pubblica Amministrazione è il documento al centro della strategia di trasformazione digitale in Italia. Esso si inscrive all'interno del più ampio contesto dell'Agenda Digitale.

Dal 2012 si sono succeduti diversi tentativi di dare un assetto organico e sistematico all’attuazione strategica dell’agenda digitale italiana. L'Osservatorio Digitale Agenda Digitale che da anni studia il livello di attuazione dell'Agenda Digitale in Italia, in passato ha registrato che spesso:

  • sono stati emanati atti al di fuori di tale assetto, volti a regolamentare materie specifiche, con il risultato di frammentare le regole del gioco e creare incertezza di interpretazione;
  • per ogni atto sono richiesti numerosi provvedimenti da emanare in seguito, col rischio di generare una regolamentazione frammentaria e dilatare i tempi di attuazione.

Troppe regole, o regole confuse e contraddittorie, equivalgono a nessuna regola, producono costi per cittadini, imprese e PA, alimentano la corruzione, generano burocrazia e rallentano l’attività economica.

Fortunatamente l’Italia si è accorta di quanto fosse inutile pretendere di attuare la propria agenda digitale a colpi di normativa e ha deciso di provare a semplificarla e di integrarla con piani e strategie rolling, che traccino roadmap di sviluppo da perseguire nel breve e nel medio termine.

In questo articolo riportiamo dunque alcune evidenze emerse dall’analisi dell’ultima versione del Piano triennale per l’informatica nella PA, pubblicato da AgID nello scorso agosto.

"Le strategie per la trasformazione digitale del Paese nel 2020"
Dal Piano triennale per l’informatica nella PA alla Strategia Italia 2025

 

Com'è strutturato il Piano triennale 2020-2022

Il Piano triennale 2020-2022 prevede 48 risultati attesi in relazione ai quali sono stati individuati 38 target da raggiungere a fine 2020, 47 a fine 2021 e 46 a fine 2022. Il Piano prevede anche 285 azioni nella realizzazione delle quali sono coinvolti, oltre ad AGID e DTD, le PA centrali e locali e altri soggetti istituzionali.

Ad agosto 2020 è stato pubblicato il Piano triennale per l’informatica nella PA 2020-2022. Questa è la terza edizione del Piano, che integra le precedenti versioni 2017-2019 e 2019-2021, indirizzando la trasformazione digitale della PA italiana, fissando i principi architetturali da adottare, specificando le regole di usabilità e interoperabilità da seguire e chiarendo le iniziative da svolgere a livello centrale e locale.

Il documento, molto più snello e strutturato che in passato, pone un’enfasi particolare su due aspetti:

  • la realizzazione “corale” delle iniziative previste, con un grande coinvolgimento di PA centrali e locali;
  • la misura dell’attuazione di tali iniziative, abilitando precisi meccanismi di monitoraggio.

architettura del piano triennale informatica

Il Piano continua a essere basato su un modello caratterizzato da un’architettura a più livelli, in cui sono raccolte tutte le componenti tecnologiche necessarie alla trasformazione digitale della PA italiana. Come indicato dallo schema di qui sopra, a queste sono affiancate delle azioni volte a garantire un’efficace governance delle varie iniziative. Per ognuna delle sei componenti del modello, oltre ai temi dell'innovazione e della governance, il Piano riporta un capitolo in cui sono specificati:

  • come ogni componente si raccordi con precedenti versioni del Piano;
  • precisi riferimenti normativi e strategici a cui è necessario attenersi;
  • una serie di obiettivi da raggiungere, declinati in una serie di risultati attesi cui sono associati specifici indicatori e target annuali da darsi;
  • le azioni già realizzate e una roadmap di quelle da realizzare in determinati orizzonti temporali, grazie al contributo di specifici attori;
  • i riferimenti alla strategia Italia 2025, per mostrare con chiarezza le connessioni tra quest’ultima e il Piano.

 

Gli obiettivi e risultati previsti dal Piano

Lo schema di qui sopra riporta i 21 obiettivi previsti dal Piano. Ognuno di essi prevede l’ottenimento di uno o più risultati, per un totale di 47 risultati previsti. Il grafico in basso illustra invece come sono distribuiti per ogni componente del Piano. Come nelle precedenti versioni dello stesso, le piattaforme, i dati della PA, e i servizi digitali continuano a essere componenti con diversi risultati da produrre, rispettivamente 10, 7 e 7. Questo non sorprende dal momento che tali componenti:

  • sono necessarie affinché le altre possano essere adeguatamente finalizzate;
  • sono i principali ambiti su cui l’Agenzia per l’Italia Digitale (AgID) e il DTD hanno lavorato negli ultimi anni e prevedono di lavorare nei prossimi.

risultati attesi del piano triennale

La componente con il più alto numero di risultati da ottenere (11 su 48) risulta tuttavia essere quella relativa a un efficace governo della trasformazione digitale della PA, a testimonianza del complesso lavoro di coordinamento che sarà necessario mettere in campo.

Come mostrato nel precedente grafico, per 31 dei 48 risultati attesi sono già stati individuati gli indicatori con cui misurare il progressivo raggiungimento degli obiettivi previsti dal Piano. Questo è pienamente compatibile con la struttura dello stesso, che prevede una revisione annuale e un progressivo raffinamento del documento nel tempo.

Per 14 risultati attesi sono già stati definiti i target da raggiungere entro la fine di 2020, 2021 e 2022. Le componenti del Piano con indicatori e target già definiti sono prevalentemente in capo ad AgID e relativi ad aspetti chiave, su cui lavorare fin da subito, come ad esempio il numero di servizi cloud qualificati dall’agenzia o il numero di protocolli con regioni e province autonome relativamente all’attuazione dell’agenda digitale a livello locale.

L’Osservatorio Agenda Digitale ha inoltre valutato la semplicità di monitoraggio dei risultati previsti dal Piano. Per ogni indicatore sono stati presi in esame:

  • l’assenza di ambiguità nella definizione delle dimensioni da tenere misurate;
  • la capacità di saper attribuire responsabilità specifiche agli attori preposti al miglioramento;
  • l’oggettività del dato raccolto e quanto questo possa essere consultato e controllato da parte di singoli cittadini.

Il grafico successivo riporta i risultati delle valutazioni effettuate. Emerge che per la metà dei risultati attesi (24 su 48) sono previsti indicatori semplici da monitorare. 11 risultati attesi sono relativi ad aree complesse da monitorare e su cui sarà necessario concentrarsi nelle prossime versioni del Piano.

monitoraggio risultati del piano triennale per l'informatica PA

 

Piano Triennale: le azioni per il 2020-2022

Oltre ai risultati attesi, l’ultima versione del Piano triennale specifica anche una lista precisa di azioni per il conseguimento degli obiettivi da raggiungere. Complessivamente sono indicate ben 285 azioni, in capo ad attori istituzionali come AgID o a singole PA. Il grafico successivo riporta la suddivisione delle azioni tra le varie componenti del Piano oltre che le scadenze entro le quali devono essere completate .

Ancora una volta le componenti relative a governance della trasformazione digitale, piattaforme e servizi prevedono il maggior numero di azioni, a conferma della loro centralità nei prossimi anni. Le altre componenti:

  • sono già state ben indirizzate, richiedendo solo azioni di progressivo dispiegamento e adozione (come ad esempio la sicurezza informatica in ambito pubblico);
  • potranno essere indirizzate nel dettaglio solo dopo avere raggiunto un buon livello di maturità relativamente ad altre componenti (come ad esempio l’interoperabilità applicativa tra PA).

Alla stesura del Piano, 83 azioni erano state identificate come da realizzare entro la fine del 2020. Ovviamente il perdurare dell’emergenza legata al Covid-19 – non facilmente prevedibile –renderà necessaria una rimodulazione di alcune di queste scadenze, sebbene le attività cui esse fanno riferimento siano già in corso.

azioni previste dal piano triennale

 

Alcuni suggerimenti operativi

Nello spirito di dare suggerimenti concreti ad AgID, l’Osservatorio propone alcune azioni cui dare priorità nelle prossime settimane. Esse fanno riferimento a:

  • diffusione del fascicolo sanitario elettronico e interoperabilità tra dati sanitari;
  • diffusione di CIE e SPID e, più in generale, potenziamento dell’identità digitale dei cittadini;
  • diffusione di pagoPA come strumento univoco di pagamenti dei servizi pubblici;
  • razionalizzazione dei data center pubblici e progressiva adozione del paradigma del cloud computing.

Queste azioni non solo sono necessarie a garantire maggiore resilienza delle PA italiane nei confronti del Covid-19, ma rappresentano solide fondamenta per la revisione strutturale delle logiche di funzionamento e di erogazione di servizi digitali in ambito pubblico.

70 delle 285 azioni del Piano non hanno una scadenza definita in quanto dipendono dall'avvio o dal completamento di altre azioni, oppure prevedono un momento di avvio ma, essendo di responsabilità di amministrazioni centrali e/o locali, non risulta possibile prevederne il completamento complessivo. Sfruttando la natura di quest'ultimo, soggetta a modifiche annuali, è importante che nella prossima edizione, venga fornito un aggiornamento anche su queste azioni in modo da dare un quadro preciso e completo a tutti gli attori coinvolti nella trasformazione digitale da realizzare.

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Gli attori coinvolti

Come mostrato in quest'ultimo grafico, il Piano prevede infatti un ampio coinvolgimento: gli attori che hanno in capo una quota maggiore di azioni sono AgID (136, pari al 48% delle 285 totali), le PA centrali (125 azioni, pari al 44% delle totali), le PA locali (117 azioni, 41% del totale), il Ministro per l’Innovazione tecnologica e la Digitalizzazione (MID) insieme al DTD (complessivamente 85 azioni, 30% delle totali). L’intervento di tutti gli altri ministeri è invece minore e focalizzato su ambiti circoscritti.

attori coinvolti nel piano triennale

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