Il Cloud Computing è la piattaforma abilitante per la Trasformazione Digitale. Ma non solo. Oggi, il Cloud è un ecosistema ricco di strumenti che possono essere interconnessi in infiniti modi per creare valore per l'impresa.
Il Cloud Computing si applica a molti servizi: dall’Intelligenza Artificiale, all’analisi dati da dispositivi che sfruttano l'Internet of Things, fino alla creazione di startup innovative. Tutto orbita attorno al Cloud, in grado di integrare e abilitare quest'offerta con le tecnologie più innovative.
Questa guida digitale sul Cloud Computing nasce con lo scopo di spiegare che cos'è e come funziona, quali sono i servizi Cloud, ma anche le infrastrutture, i vantaggi, il processo di Cloud Transformation in azienda, le professioni legate al Cloud, i trend di sviluppo, la metodologia DevOps e il mercato del Cloud in Italia.
Fondamentale nella stesura di questa guida è il contributo dell'Osservatorio Cloud Transformation del Politecnico di Milano, da anni punto di riferimento culturale sul tema.
In questa pagina:
- Che cos’è il Cloud Computing
- Quali sono i servizi di Cloud Computing
- Qual è un esempio di Cloud Computing: i trend
- Quali sono le caratteristiche del cloud computing
- Chi può utilizzare il Cloud Computing: come le aziende lo applicano
- Verso una piena Cloud Transformation
- Quanto costa il cloud computing: la gestione dei costi
- Le competenze necessarie per gestire il Cloud Computing
- La Sostenibilità nel Cloud Computing: il Green IT
- La Cloud Security
Che cos'è il Cloud Computing
Per comprendere il significato di Cloud Computing possiamo partire da due diverse prospettive: la prima prospettiva per comprendere il concetto di Cloud è da analizzare da un punto di vista tecnologico. La seconda, invece, da uno più strettamente commerciale. Dal punto di vista tecnologico, secondo la definizione del NIST (National Institute for Standards and Technology):
Il Cloud Computing è un insieme di servizi ICT accessibili on-demand e in modalità self-service tramite tecnologie Internet. Questi servizi sono basati su risorse condivise, caratterizzati da rapida scalabilità e dalla misurabilità puntuale dei livelli di performance, in modo da poter essere pagati in base al consumo.
Dal punto di vista dell'aspetto commerciale, invece, il Cloud Computing:
Permette di efficientare la spesa tecnologica, consentendo una riduzione complessiva dei costi tecnologici. Tale diminuzione dei costi avviene grazie all'aggregazione di diverse richieste di risorse in condivisione, consentendo l'ottenimento di economie di scala e permettendo la fornitura scalabile e flessibile dei servizi.
Per il Cloud Computing, quindi, attraverso questo nuovo approccio, l'Information Technology diventa un servizio da acquistare. Esso si compra in base alle necessità aziendali e viene pagato in funzione dell'utilizzo effettivo. Questa transizione può ridurre notevolmente il rischio associato ai progetti IT, poiché si passa da un modello di investimento in capitale fisso a spese operative correnti e variabili.
Quali sono i servizi di Cloud Computing
Data una definizione di Cloud Computing, ora, possiamo esplorare i diversi servizi del Cloud. Essi si possono classificare anche in base al loro posizionamento rispetto ai layer architetturali del sistema informativo aziendale. Individuiamo in questo senso tre tipi di Cloud separati, ma dal confine molto labile: IaaS (Infrastrucutre as a Service), PaaS (Platform as a Service) e SaaS (Software a Service).
In che cosa consiste il servizio di Cloud Computing IaaS
Per comprendere al meglio questo servizio di Cloud Computing, possiamo definirlo così:
Nei servizi infrastrutturali o Infrastructure as a Service (IaaS) il provider offre all’utente risorse di calcolo sulle quali installare e gestire autonomamente le proprie applicazioni. Questi servizi comprendono risorse di networking, capacità di storage, capacità elaborativa e lo strato di virtualizzazione; tali risorse possono essere utilizzate in modo scalabile e flessibile in base alle reali esigenze del business.
Le risorse infrastrutturali vengono erogate da un provider esterno o dalla Direzione ICT sulla base di SLA (service level agreement, ovvero strumenti contrattuali utilizzati per stabilire le metriche di servizio, ad esempio la qualità dello stesso) che devono essere concordati. Il cliente può utilizzare queste risorse per installare i suoi applicativi, gestendoli in autonomia.
Il termine IaaS rappresenta, quindi, un’evoluzione dell’offerta di mercato tipica dei servizi di virtual hosting tradizionali, ed è caratterizzata da una maggiore flessibilità nell’aumentare o ridurre il livello di risorse utilizzate e per le quali si paga il servizio.
Rispetto al virtual hosting tradizionale, i servizi di Cloud Computing IaaS “Infrastructure as a Service” sono tipicamente contraddistinti da una granularità più fine nella selezione delle risorse da utilizzare, dalla possibilità di espandere notevolmente il livello di risorse utilizzate, dalla possibilità di lasciare che tale utilizzo sia variato direttamente dall’utente o anche in modo automatico – sia in aumento sia in diminuzione – senza la necessità di modifiche contrattuali, ma fatturandone a consuntivo l’effettivo utilizzo.
In che cosa consiste il servizio di Cloud Computing SaaS
In questo caso il provider offre all’utente applicazioni pronte all'uso gestite su un’infrastruttura Cloud. I servizi applicativi sono compresi nel modello Software as a Service (SaaS), ove l’utente finale accede in modalità on-demand tramite tecnologie Internet a servizi di diversa natura, sostenendo costi in base al loro effettivo consumo (ad esempio in base al numero di utenti mensili).
Le applicazioni tipicamente fruite in modalità as a Service possono essere a titolo esemplificativo: software di produttività individuali o servizi di Unified Communication & Collaboration. Un provider SaaS è responsabile di fornire la potenza di calcolo, le risorse di archiviazione e di rete per eseguire l’applicazione, dotandosi di una propria infrastruttura o a sua volta avvalendosi di servizi offerti da altri fornitori.
Le applicazioni vengono erogate in modo elastico e scalabile da un service provider o dalla Direzione ICT aziendale a diversi interlocutori interni o a partner esterni. L’utente finale fruisce del software in modalità trasparente rispetto all’infrastruttura sottostante e dispone solo di limitate possibilità di personalizzazione.
L’offerta di soluzioni SaaS nasce come evoluzione più flessibile dei tradizionali servizi ASP (Application Service Provider, che consistono nell’erogazione di servizi informatici attraverso l’elaborazione hardware e software da remoto) da cui si distingue per un’architettura software di tipo "multi-tenant", in cui una singola istanza del software e della sua infrastruttura di supporto serve più clienti – ogni cliente condivide l'applicazione software e un unico database, i dati di ciascun tenant sono isolati e rimangono invisibili agli altri tenant.
Dal punto di vista infrastrutturale, il SaaS non richiede necessariamente l’utilizzo di un’infrastruttura Cloud (il SaaS è nato prima della diffusione delle infrastrutture Cloud), ma ovviamente raggiunge il suo pieno potenziale di maggiore flessibilità solo attraverso l’utilizzo in Cloud.
È importante sottolineare che sul mercato molte soluzioni ASP vengono oggi proposte sotto l’etichetta SaaS, pur non rispettando realmente i principi sopra descritti come la multitenancy e la flessibilità di pagamento in base all’effettivo livello di utilizzo.
Il PaaS, la tecnologia Cloud delle piattaforme di servizi in cloud
Attraverso il modello Platform as a Service (PaaS) il provider mette a disposizione dell'utente piattaforme preconfigurate ottimizzate per lo sviluppo, il testing e l'erogazione di applicazioni personalizzate. Queste piattaforme PaaS includono tipicamente sistemi operativi, sistemi di sicurezza, gestione di database, server applicativi, servizi di integrazione, strumenti di business process management (BPM) e ambienti di sviluppo software. Il cliente ha il controllo su alcuni aspetti della piattaforma, mentre l'infrastruttura sottostante è gestita in modo trasparente dal fornitore del servizio o dall'IT interno.
Le soluzioni PaaS in cloud computing vincolano le aziende alle tecnologie e all’ambiente applicativo predisposto dal fornitore, talvolta costituito da soluzioni proprietarie che limitano la possibilità di migrazione ad altri fornitori. Per garantire la necessaria flessibilità, i fornitori di servizi PaaS devono dotarsi di un’infrastruttura di Cloud Computing proprietaria o si devono avvalere dei servizi offerti da un provider IaaS.
Tra i modelli di servizio visti in questa guida, il PaaS è quello che presenta le opportunità più interessanti (ma anche quelle meno esplorate) per le imprese che intendono adottare il Cloud. Questo perché nei PaaS, come cloud solutions, confluiscono i pregi dei più diffusi modelli SaaS e IaaS.
Qual è un esempio di Cloud Computing: i trend
Arrivati a questo punto è opportuno comprendere quali sono i trend evolutivi di questa tecnologia. Come visto, l'Hybrid-Multi Cloud è il Sistema Informativo del futuro, ma anche del presente. Quali altre tendenze stanno facendo breccia nell'universo Cloud?
L'Osservatorio Cloud Transformation, dopo un'analisi svolta su un significativo numero di fonti secondarie internazionali, ha individuato i principali trend evolutivi del mercato Cloud a livello globale. E quello che ne è venuto fuori è un quadro sempre più interessante.
Cloud Culture
Il cambiamento che stanno vivendo le Direzioni IT aziendali: una vera e propria rivoluzione che tocca ruoli professionali, modelli organizzativi e competenze.
Intelligent Cloud
Il Cloud è la piattaforma chiave che sta permettendo l’espansione e l’utilizzo massiccio dello sviluppo e l’erogazione di algoritmi di Machine Learning e di applicazioni di Artificial Intelligence.
Architetture Cloud Native
Le architetture applicative Cloud Native sono le logiche di progettazione applicativa tipiche dei servizi Cloud, votate a modularità, scalabilità e standardizzazione.
Cyber Intelligence
È un trend abbastanza legato a quelli precedenti, poiché nel governo di ambienti Hybrid e Multi Cloud la sicurezza è oggi diventata un tassello chiave.
Edge Computing
Sono le opportunità legate ai dati provenienti dagli oggetti connessi dell'Internet of Things. Nel mondo del Cloud Computing, questo trend, trova un elemento tecnologico abilitante.
Agile e Automation
È la necessità di aumentare la produttività dello sviluppo e del rilascio delle applicazioni per rendere l’azienda più efficace nel rispondere ai cambiamenti.
Cosa è il DevOps, il cloud computing per la metodologia agile
Come più volte ribadito nel corso della guida, il Cloud Computing comporta vantaggi non soltanto da un punto di vista tecnologico, ma anche e soprattutto da un punto di vista organizzativo.
Il Cloud, più esattamente, è la chiave per la trasformazione agile in azienda. È l’ambiente ideale, infatti, dove mettere in pratica quelle metodologie volte alla scalabilità e flessibilità organizzativa. Tra queste merita un ricco approfondimento la metodologia DevOps, l’approccio che coniuga le funzioni Sviluppo e Operations e che trova, proprio nel Cloud, il perfetto alleato.
Quali sono le caratteristiche del cloud computing
Detto cos'è il Cloud Computing, è bene sottolineare che non tutti i Cloud sono uguali. Approfondiamo ora di seguito le diverse caratteristiche e le diverse configurazioni della "Cloud", ovvero del sistema cloud.
Cloud Privato
In questo primo caso l’infrastruttura rimane dedicata esclusivamente all’organizzazione utente, che ne ha il pieno controllo. Il Cloud Privato può risiedere nel data center dell’impresa stessa, rimanendo sotto la gestione del personale interno, oppure può essere affidato a un fornitore esterno specializzato, diventando quindi un Managed Private Cloud.
In quest’ultimo caso, gli asset fisici sono di proprietà dell’azienda e solo la gestione del data center è affidata all’operatore terzo. Inoltre, esiste il caso del Hosted Private Cloud, in cui le infrastrutture vengono ospitate sul data center del fornitore, al quale vengono affidate anche le operazioni di manutenzione e di gestione.
Cloud Pubblico
Con il Cloud Pubblico l’infrastruttura è di proprietà del service provider, ossia di un fornitore di servizi, che eroga servizi disponibili al pubblico attraverso Internet su risorse condivise da più utenti. Gli investimenti infrastrutturali sono interamente sostenuti dal fornitore, mentre il cliente paga a consumo solamente per i servizi effettivamente fruiti.
Community Cloud
Nel Community Cloud l'infrastruttura è condivisa da un numero limitato di organizzazioni, come ad esempio un consorzio di imprese. Gli investimenti necessari per creare e gestire questa tipologia di infrastruttura sono distribuiti tra gli enti che partecipano alla comunità. Ugualmente al Cloud Privato, il Community Cloud può essere Managed (gestito), Hosted (ospitato), oppure può essere ospitato e gestito internamente.
Hybrid & Multi Cloud
A oggi i Sistemi Informatici sono sempre più spesso Hybrid Cloud e Multi Cloud. Migrare verso un modello di Cloud Ibrido significa andare oltre la connessione statica dei servizi infrastrutturali on premise e lavorare con una logica nuova e dinamica orientata alla flessibilità.
Un ambiente Hybrid Cloud utilizza sia Cloud pubblico che privato con l’obiettivo di trarre il meglio delle varie modalità, come la flessibilità del cloud e il pieno controllo dei dati proprietari in ambienti on premise. Gli ambienti Multi Cloud, in cui vengono usati servizi Cloud di provider diversi contemporaneamente, rappresentano un'ulteriore sfida che richiede più competenze, ma che può portare più funzionalità, vantaggi e opportunità per le aziende che lo adottano.
Quali sono i vantaggi del cloud computing
Il Cloud può diventare un valido alleato nel processo di innovazione delle aziende, tanto da svolgere un ruolo chiave come abilitatore per il cambiamento digitale. Quali sono, dunque, i benefici che può offrire alle organizzazioni?
Ecco di seguito i principali vantaggi individuati dall’Osservatorio:
Agibilità e Flessibilità
Il Cloud rende l'azienda aperta e scalabile rispetto ai cambiamenti del mercato e alle future opportunità di business. Non a caso, il Cloud è considerato un ambiente privilegiato per l'utilizzo di strumenti e metodologie Agile e DevOps.
Riduzione del Time-to-Market
Con il Cloud, il personale IT non deve preoccuparsi della gestione infrastrutturale, il che alza l'asticella della competitività dell'impresa. La continua evoluzione dei Provider consente, inoltre, di stare al passo con il progresso tecnologico.
Revisione dei Costi
L'uso del Cloud consente di ridurre i costi legati alla gestione dell'infrastruttura fisica e del personale dedicato, nonché i potenziali costi dovuti a interruzioni delle attività aziendali. Ciò si traduce in una maggiore disponibilità di risorse e più sostenibilità economica a lungo termine.
Sicurezza e Affidabilità
Il Cloud presenta un modello più snello basato sul servizio e riduce il rischio di sovra-allocazione delle risorse. La sua affidabilità e sicurezza è poi garantita dal fornitore stesso che ha tutto l'interesse di mantenere un alto livello di servizio.
Chi può utilizzare il Cloud Computing: come le aziende lo applicano
Il Cloud Computing si è, dunque, consolidato come un nuovo e indispensabile modello di utilizzo delle tecnologie ICT (Information & Communication Technology) nelle imprese. Consente di accedere a servizi all'avanguardia forniti da un provider attraverso la rete e di pagarli in base al consumo effettuato.
Si tratta di un approccio che semplifica notevolmente la gestione interna dell'IT e riduce significativamente il tempo necessario per l'implementazione della digitalizzazione aziendale.
Importanza e vantaggi del Cloud sono ormai noti a gran parte delle imprese italiane. Le aziende hanno reso il Cloud Computing parte integrante della propria strategia IT, ritenendolo molto spesso una soluzione preferenziale per la realizzazione di nuovi progetti, se non addirittura una scelta obbligata. Ma se la "Cloud", da un lato, apre a fertili opportunità, dall'altro impone alle aziende sfide organizzative non banali.
Oltre alle questioni tecnologiche che abbiamo analizzato parlando di servizi Cloud, sono diversi gli ingredienti necessari per introdurre il Cloud in azienda: visione strategica, intesa come capacità di cogliere benefici e ritorni economici e qualitativi del Cloud, modalità di lavoro, cioè la capacità di sfruttare il Cloud come leva di trasformazione della Direzione IT, la maturità organizzativa e le competenze necessarie per gestire questo percorso di adozione.
Promuovere il Cloud in azienda: il Business Case
Come comunicare adeguatamente i benefici del Cloud al top management aziendale e alle funzioni organizzative interessate? Lo strumento ideale può essere il Business Case. Si tratta di un documento efficace per la promozione di un’iniziativa tecnologica in azienda come il Cloud e la quantificazione e previsione degli eventuali vantaggi e/o rischi economici e no. Un mezzo dunque essenziale per quelle aziende che, dopo aver realizzato con successo il primo passo verso il Cloud, vogliono proseguire il loro cammino.
Cloud e Digital Transformation
La cosiddetta Cloud Migration è al centro del processo di trasformazione digitale delle aziende. Migrare verso la “Cloud” vuol dire sostanzialmente muovere dati, risorse, applicazioni e i vari elementi di business ad un ambiente tecnologico condiviso, scalabile, flessibile e su misura. Il principale obiettivo è quello di riuscire ad ospitare e valorizzare dati e applicazioni in un ambiente più ottimale possibile per l’organizzazione, con notevoli benefici in termini di costi, performance e sicurezza.
Parliamo di un percorso di cambiamento fluido che pone non poche sfide alle Direzione IT impegnate in questo processo, quali la scelta del miglior ambiente di sviluppo e distribuzione del Cloud Computing e l'adozione della strategia più opportuna, in funzione degli obiettivi aziendali e dei vincoli progettuali, tecnologici e organizzativi.
Verso una piena Cloud Transformation
Cosa si intende per “piena” Cloud Transformation
Come abbiamo visto, la Cloud è ormai pervasiva nelle grandi imprese. Anche il modo con cui le imprese fruiscono la tecnologia è dunque cambiato; ma possiamo concludere che sia avvenuta una “piena” Cloud Transformation?
Rispondere a questa domanda richiede di contemplare due aspetti fondamentali. Da un lato, l’evoluzione tecnologica, che comprende ad esempio la necessità di rinnovare il parco applicativo aziendale abbracciando architetture modulari native del Cloud, che interessano ancora una percentuale esigua del parco applicativo.
Dall’altro, la revisione dei processi, dei meccanismi di governance e delle competenze dell’organizzazione, che devono essere ripensati per supportare la fruizione di servizi digitali as-a-service. Una Cloud Transformation piena deve passare dalla progettazione strategica dell’adozione della Cloud, agendo non solo sulla roadmap tecnologica ma anche sui modelli di gestione e governance.
Quanto costa il cloud computing: la gestione dei costi
Uno dei punti fondamentali per una piena trasformazione delle aziende è la corretta gestione dei costi Cloud. Il primo passo è riconoscere che questo servizio è una leva di efficienza nell’accelerare la digitalizzazione e l’innovazione, e non bisogna adottarlo come mezzo di puro efficientamento, alimentando una narrazione che inibisce la vera trasformazione.
Infatti, il Cloud variabilizza i costi, e non necessariamente li riduce: una gestione efficiente dipende soprattutto dai percorsi di migrazione intrapresi e dall’assetto organizzativo. Ancora adesso la gran parte delle aziende continua a gestire le risorse e i costi della Cloud secondo le logiche tradizionali dei sistemi on-premises che mal si adattano alla variabilità e dinamicità dei modelli di pricing della Cloud.
Diventa necessario quindi predisporre un nuovo modello di Cloud Financial Management, che possa affrontare queste nuove sfide, a partire da una maggior responsabilizzazione dei dipendenti e identificazione di spazi di efficientamento nell’uso delle risorse e dei relativi costi.
Le competenze necessarie per gestire il Cloud Computing
Se da un lato il Cloud diventa sempre più presente all’interno delle imprese, dall’altro apre la strada a nuove professionalità e nuove competenze da instillare nell'organizzazione. Sono proprio le competenze, d'altronde, gli ingredienti necessari per poter cogliere tutti i benefici del Cloud. Il modo di fare Information Technology si trasforma e nuove professionalità si affacciano alle porte, in primis Cloud Specialist, Cloud Architect e Cloud Engineer.
La Sostenibilità nel Cloud Computing: il Green IT
Nel perseguimento di una maggiore sostenibilità ambientale nell’impresa, l’IT può essere facilitatore in azienda della transizione green riducendo l’importa ecologica dei sistemi informativi attraverso l’adozione di tecnologie mirate all’efficienza energetica e alla riduzione degli sprechi.
In questa missione, il Cloud può dimostrarsi un valido alleato. Benché la Cloud sia una tecnologia altamente energivora, le infrastrutture Data Center dei provider che ne abilitano la fruizione sono sempre più in linea con disposizioni che assicurano un efficientamento energetico di queste strutture.
Gli operatori della filiera sono, infatti, specializzati nel realizzare infrastrutture allo stato dell’arte e sono sempre più attenti alla riduzione dei consumi. Oltre all’efficienza dettata dalle performance superiori dell’infrastruttura fisica, il Cloud consente anche di progettare il proprio parco applicativo sfruttando architetture Cloud Native che rendono più efficienti le applicazioni e contribuiscono a una riduzione delle emissioni di CO2.
La Cloud Security
La Cloud Security è il campo dedicato a garantire che i dati memorizzati e trasferiti attraverso servizi Cloud siano protetti da minacce informatiche e violazioni della privacy. Richiede una collaborazione tra provider e clienti, i quali devono entrambi adottare misure appropriate per garantire la confidenzialità, l'integrità e la disponibilità dei dati e delle applicazioni.
Alcuni aspetti della Cloud Security sono la gestione delle identità e degli accessi, la crittografia, il monitoraggio, il backup e il ripristino, la conformità normativa e la prevenzione delle intrusioni.
In quale settore è maggiormente attivo il cloud computing: il mercato in Italia
Il Cloud ha raggiunto l’età della ragione. Lo confermano i numeri e i trend internazionali. Siamo davanti a un mercato in forte crescita, anno su anno. Nonostante la pandemia nel 2020 e le complessità legate al contesto geopolitico, all’inflazione e alla crisi energetica nel 2022, gli ultimi dati provano l’ecosistema del mercato Cloud ha cooperato nella giusta direzione per mitigare gli impatti dovuti alle numerose difficoltà che ha dovuto affrontare.
Le imprese hanno infatti acquistato una nuova consapevolezza sulla necessità di intraprendere una Cloud Transformation più pervasiva. Secondo i dati di Ricerca dell’Osservatorio, la Cloud è ormai presente in modo consistente nelle grandi imprese, tanto che il 51% delle applicazioni aziendali risiede nel Cloud. Con un tasso di crescita del +19%, il mercato del Cloud ha raggiunto nel 2023 un valore pari a 5,51 miliardi di euro.