Dopo un lungo percorso normativo iniziato con la Legge Finanziaria 2008, la Fatturazione Elettronica è ormai realtà per tutti i tipi di transazione: B2c, B2b o B2g.
Ma perché la necessità di un obbligo di questo tipo per tutte le aziende e le PA italiane? I motivi sono di diversa natura e toccano vari aspetti del nostro tessuto economico: dalla lotta alla frode fiscale fino alla spinta alla digitalizzazione delle imprese, con annesso incremento della loro competitività a livello internazionale.
I vantaggi della Fatturazione Elettronica tra privati e PA sono dunque di natura fiscale, ma non solo. E si possono raggruppare in 5 fondamentali categorie di opportunità, che andremo ad approfondire nel corso dell'articolo.
1) La Fattura Elettronica per contrastare l’evasione IVA
L’Italia è il Paese con la più elevata evasione di questa imposta: poco meno di 40 miliardi di euro, pari a circa il 25% dell’intera evasione IVA europea. L’illecito è riconducibile a tre categorie:
- evasione con consenso (15 miliardi di euro);
- omesso versamento (8 miliardi);
- evasione senza consenso, truffe e frodi (17 miliardi).
Se è difficile che l’obbligo possa incidere sulla prima componente, va detto che nell'ultimo anno la fatturazione elettronica ha contribuito ad un aumento del gettito di circa 3,5 miliardi di euro.
2) Maggiore competitività per il sistema Paese
Le classifiche europee collocano l’Italia negli ultimi posti, soprattutto quando si parla di digitale. Il DESI - Digital Economy and Society Index ci posiziona al 24° posto su 28 in Europa, con ampi divari rispetto agli altri Paesi, anche quelli con caratteristiche socio-economiche simili alle nostre.
L’introduzione della Fatturazione Elettronica può avere un effetto positivo sul processo di digitalizzazione delle aziende con impatti nel medio lungo periodo che ci aiuteranno a recuperare posizioni nella classifica.
3) Spinta alla digitalizzazione
Perché la Fattura Elettronica dovrebbe rendere il nostro Paese più attrattivo in termini di digitalizzazione? La maggior parte delle imprese investe nella digitalizzazione meno dell’1% del proprio fatturato. Con un investimento così esiguo, l’assenza di visione sul digitale e una carenza di competenze digitali all’interno delle organizzazioni (l'Italia è terzultima su questa dimensione nel DESI), è difficile pensare di restare al passo con l’innovazione ed è impensabile realizzare un piano organico di transizione al digitale.
La digitalizzazione conferirebbe alle imprese italiane maggiore competitività anche in un contesto internazionale, grazie alla riduzione dei costi (diminuzione del tempo di esecuzione) e al miglioramento qualitativo nella circolazione delle informazioni (univocità dei dati, sicurezza delle informazioni trattate, riduzione degli errori nella gestione delle informazioni).
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4) Semplificazione amministrativa e fiscale
Tanti i vantaggi della Fatturazione Elettronica in termini di semplificazione nella riscossione delle imposte. Grazie all’introduzione dell’obbligo di Fatturazione Elettronica B2b/B2c il 1°gennaio 2019, è stato abolito lo spesometro, si può evitare l’esterometro (nel caso in cui si decida di inviare al SdI le fatture elettroniche per i clienti esteri avendo cura di inserire come codice destinatario “XXXXXXX”) ed è stata eliminata l’indicazione del protocollo IVA con riguardo alle fatture di acquisto.
A partire poi dalle operazioni IVA 2020, l’Agenzia delle Entrate metterà a disposizione le bozze delle liquidazioni periodiche IVA, delle dichiarazioni annuali IVA e dei registri IVA acquisti e vendite. Il contribuente potrà quindi evitare la tenuta e la conservazione di questi registri qualora siano validati e/o integrati, sarà sempre possibile ridurre di due anni il termine di decadenza IVA (periodo entro il quale possono essere effettuati gli accertamenti) e imposte dirette, se verrà garantita la tracciabilità dei pagamenti superiori a 500 euro.
5) Il risparmio derivante della Fatturazione Elettronica
I vantaggi si concretizzano anche a livello di costi della Fatturazione Elettronica. Le stime dell’Osservatorio Digital B2b - che monitora il fenomeno da diversi anni - dicono che il beneficio economico legato alla Fatturazione Elettronica verso la PA, per le imprese, si è attestato tra i 5 e i 9 euro per ogni fattura inviata.
Con l'introduzione dell'obbligo di Fattura Elettronica nelle transazioni tra privati e la completa digitalizzazione dell'ordine questo risparmio potrebbe crescere addirittura tra i 25 e i 65 euro.
Tale risparmio deriva in parte sia da una maggiore produttività del personale, tramite ad esempio l’eliminazione di attività di stampa e imbustamento e di gestione della relazione con la PA sia da altre voci di risparmio legate in particolar modo all’eliminazione dei costi riconducibili all’impiego di materiali consumabili e ai all'eliminazione dei costi di gestione dell’archivio cartaceo.
Focalizzandosi sui costi legati alla gestione della Fatturazione attiva nel processo tradizionale (cartaceo) ed entrando nel dettaglio della prima dimensione di risparmio (impiego di manodopera) sono state identificate (e prese in considerazione) voci quali: scrittura della Fattura; stampa della Fattura; invio della Fattura al cliente; raccolta informazioni per generare la Fattura; (eventuali) solleciti; predisposizione dell’archivio; archiviazione fisica; probabilità di reinvio della Fattura per mancato recapito; produzione di allegati in Fattura (es rimborsi); dilatazione dei tempi di incasso; ricerche in archivio.
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- Autore
Direttore dell'Osservatorio Innovazione Digitale nelle PMI
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