Alta velocità e collegamenti con il Far East: l’accelerazione del trasporto ferroviario italiano

19 aprile 2018 / Di Damiano Frosi / 0 Comments

Nei giorni scorsi, Mercitalia (la società del Gruppo FS che si occupa di trasporto merci) ha annunciato un nuovo servizio dedicato al trasporto espresso di collettame e posta, che prevede l’utilizzo di convogli che verranno adattati per poter sfruttare le linee dell’alta velocità.

I convogli viaggeranno di notte e Mercitalia ha dichiarato di avere già due importanti clienti: la catena di distribuzione alimentare NaturaSì e il produttore di elettrodomestici Folletto. Questo servizio verrà inizialmente attivato tra Bologna e Caserta e permetterà un collegamento quotidiano molto più veloce di quello attuale (il tempo di viaggio stimato è di tre ore e venti minuti), per poi estendersi anche ad altre linee.

A fine marzo, inoltre, la stessa compagnia ha firmato un memorandum d'intesa con United Transport and Logistics Company per avviare trasporto per l'Estremo Oriente. L'accordo tra Mercitalia Rail e UTLC è la base per sviluppare il trasporto ferroviario di container tra Europa e Cina, attraverso Kazakistan, Russia e Bielorussia. In questo servizio, Mercitalia gestirà il servizio ferroviario all'interno dell'Unione Europea, fornendo priorità ai flussi da e per l'Italia.

Si evidenzia quindi un certo fermento nel settore e ci sono segnali di crescita confortanti. Anche gli ultimi dati dell’Osservatorio Contract Logistics sono positivi: gli operatori del trasporto combinato strada-rotaia in Italia sono cresciuti (passando dalle 30 aziende del 2009 alle 40 del 2016), com’è cresciuto anche il loro volume d’affari (circa 100 milioni di euro negli ultimi 3 anni). Parliamo di un segmento molto specifico dell’offerta di servizi logistici conto terzi, che vale poco più dell’1% rispetto all’intero mercato della logistica e dei trasporti, ma con crescite superiori a quelle degli altri operatori tradizionali.

Ovviamente il quadro non è tutto “rose e fiori”. La salute e la crescita di questo mercato (a livello italiano e di collegamenti internazionali) sono ancora molto legate ad incentivi economici da parte di enti ed istituzioni pubblici e alla necessità di rivedere significativamente alcuni elementi strutturali: serve investire sulle infrastrutture per far fronte alle crescite dei volumi, favorire la compatibilità e la standardizzazione degli scartamenti ferroviari a livello internazionale, snellire i processi e le procedure doganali (anche grazie al digitale). In ogni caso, la direzione intrapresa sembra quella di voler lavorare per costruire un’alternativa al trasporto stradale (o aero-navale nel caso internazionale) sempre più competitiva e sostenibile sia dal punto di vista ambientale che da quello economico.


Damiano Frosi e Lorenzo Prataviera - Osservatorio Contract Logistics Politecnico di Milano

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Si occupa di Ricerca e Advisory nell'area Logistica, Operations & Supply Chain Management. Direttore dell’Osservatorio Contract Logistics “Gino Marchet”.