Nel mondo dell’Omnichannel Customer Experience, anche il settore delle startup è in fermento. I dati a nostra disposizione ci permettono di distinguere le startup omnichannel in base all'ambito applicativo ma non solo; non mancano indicazioni relative ai finanziamenti e alla loro distribuzione per area geografica.
Il contributo delle startup alla omnichannel strategy
- Le giovani aziende innovative con approccio omnicanale si occupano principalmente di collezione e integrazione dei dati, di creazione della vista unica sul cliente o della generazione di insight rilevanti per le fasi successive del processo.
- Esistono anche le startup che gestiscono trasversalmente l’intero processo di Omnichannel Customer Experience Management, e supportano l’azienda sia nelle fasi di collezione e integrazione dei dati e di generazione degli insight, sia nella comunicazione integrata sui diversi touchpoint.
- Ci sono poi startup incentrate sulla gestione di un unico touchpoint, ossia quelle realtà che supportano l’azienda nell’automazione e nella personalizzazione dei messaggi su uno specifico canale.
- E ancora: quelle focalizzate sulla fase di data activation e, in particolare, sulla Marketing Automation (si tratta di soluzioni che ricevono in input i dati integrati sul consumatore e li utilizzano per rendere più rilevanti ed efficaci le azioni verso i clienti).
- Non mancano infine le startup che si concentrato sulla creazione, organizzazione, analisi e gestione integrata sui diversi touchpoint del contenuto.
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Le startup omnichannel più finanziate
Secondo le ricerche dell’Osservatorio Omnichannel Customer Experience, sono due gli ambiti che godono dei maggiori finanziamenti:
- Full Omnichannel Customer Experience;
- Gestione unico canale.
Full Omnichannel Customer Experience
Queste startup supportano l’azienda sia nelle fasi di collezione e integrazione dei dati e di generazione degli insight, sia nella comunicazione integrata sui diversi touchpoint. Alcune startup che rappresentano appieno questa categoria sono Bluecore, Ometria e Zaius. Particolarmente interessanti sono anche Boomtrain e Statflo, che utilizzano algoritmi di intelligenza artificiale: la prima per ottenere informazioni su prospect e clienti, in modo da individuare a chi rivolgersi, con quale messaggio e in quale momento; la seconda per creare un’interfaccia di supporto alla forza vendita, per incrementare la forza della relazione, organizzare appuntamenti e definire azioni di cross-selling e up-selling.
Gestione di un unico canale
Le startup incentrate sulla gestione di un unico canale, invece, sono quelle realtà che supportano l’azienda nell’automazione e nella personalizzazione dei messaggi su uno specifico touchpoint.
Le startup incluse in questo cluster possono essere pertanto suddivise in funzione del canale presidiato:
- mobile (ad esempio FollowAnalytics e Leanplum, che consentono di ingaggiare gli utenti in-app in funzione del loro comportamento);
- messaging e chatbot (ad esempio datalog.ai, che è in grado di interpretare il linguaggio naturale delle persone);
- email marketing (ad esempio, Ematic Solutions, Frederick e Rebel, che consentono di automatizzare le comunicazioni tramite email);
- social (ad esempio, Attentive.ly che consente di personalizzare messaggi, richieste e annunci, sulla base del comportamento social dei propri clienti, nonché di individuare i social influencer).
Quali sono le principali azioni per implementare una strategia omnicanale?
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