Smart Energy, letteralmente "energia intelligente", è un concetto che può prestarsi a diverse interpretazioni. In un contesto di Trasformazione Digitale come quello odierno, questo concetto di Smart Energy si sposa alla perfezione con i paradigmi dell'Internet of Things (IoT) e degli oggetti intelligenti. L’ambito energetico si è rivelato, infatti, un “terreno fertile” per numerose applicazioni IoT e a confermarlo sono le startup che hanno contribuito, negli ultimi anni, allo sviluppo di soluzioni intelligenti per l'efficienza e il risparmio energetico. In questo articolo, approfondiamo lo stato dell’arte di questo paradigma, attraverso la Ricerca dell’Osservatorio Internet of Things del Politecnico di Milano.
Cos'è la Smart Energy
Dentro la definizione di Smart Energy rientra, dunque, l'integrazione e il coordinamento di tutte quelle applicazioni, soluzioni e progettualità per la gestione dell'energia che consentono un vero e proprio miglioramento dell’efficienza energetica di case, edifici e impianti, cercando al contempo di ottimizzare il livello di comfort per gli occupanti degli spazi smart.
Si tratta, dunque, di un tema trasversale che tocca diversi ambiti dell'Internet of Things. Ecco i principali ambiti della Smart Energy nel dettaglio:
Smart Metering
Gli smart meter sono contatori connessi per la misura dei consumi (elettricità, gas, acqua e calore), la loro corretta fatturazione e la telegestione;
Smart Grids
La smart grid, o rete intelligente, è usata per la gestione dell'energia e per ottimizzare la distribuzione, gestendo produzione distribuita e mobilità elettrica;
Smart Building
Si tratta della gestione automatica degli impianti e dei sistemi di un edificio intelligente (come quelli per l'illuminazione e la climatizzazione) per il risparmio energetico, il comfort la sicurezza dello stabile e delle persone al suo interno;
Smart City & Smart Environnement
Sia la Smart City che lo Smart Environment sono soluzioni iot di monitoraggio e gestione degli elementi di una città e dell'ambiente circostante per migliornarne vivibilità, sostenibilità e competitività.
Smart Energy e IoT: una rivoluzione che parte dalle startup
La rivoluzione che riguarda la Smart Energy e le soluzioni IoT è solo all’inizio e la crescita dei finanziamenti erogati da investitori istituzionali verso le nascenti startup che operano in questo ambito è un chiaro segnale delle potenzialità dell’Internet of Things in ambito di efficienza energetica.
Dalle soluzioni integrate per la gestione dei diversi impianti energivori presenti negli edifici (es. illuminazione, riscaldamento, climatizzazione), ai lampioni intelligenti nelle città che modificano l’intensità luminosa in base alla necessità, fino agli impianti produttivi che - grazie all’ottimizzazione del processo di manutenzione - svolgono le diverse attività minimizzando i consumi energetici.
Il filone della Smart Energy va, dunque, tenuto d’occhio. Le potenzialità di queste reti intelligenti sono enormi. Il connubio IoT e Efficienza energetica è fra quelli più interessanti, proprio grazie al lavoro delle startup che spesso poi finiscono nel mirino delle big company del mondo dell’energia.
Startup IoT e Smart Energy: alcuni casi di successo
Facciamo qualche esempio di quanto illustrato. Almadom.us, fondata nel 2015 da Marco Zanchi e Alessandro Benedetti, è una startup che ha realizzato un dispositivo di home automation (Domoki) che, sfruttando le moderne tecnologie utilizzate anche nei cellulari, è installabile al posto dei normali interruttori della luce e può implementare alcune funzionalità della Smart Home. Ogni dispositivo, ad esempio, può controllare fino a tre apparecchiature elettroniche contemporaneamente (luci, tapparelle, termostato). A oggi ha ricevuto investimenti per 568mila dollari.
Altro caso interessante quello di Enerbrain, che si pone l’obiettivo ambizioso di aumentare l’efficienza energetica e la qualità dell’aria in edifici già esistenti installando sensori connessi all’interno di essi. Sensori capaci di rilevare in tempo reale una serie di dati ambientali (dalla temperatura alle emissioni di CO2) e di trasmetterli al sistema informatico. Lo scopo è quello di ridurre gli sprechi e migliorare l’aria all’interno degli ambienti.
Quante sono e cosa fanno le startup Smart Energy?
Una Ricerca dell'Osservatorio Internet of Things ha analizzato 156 startup che hanno sviluppato soluzioni Internet of Things in ambito energetico operanti in Italia e all’estero. Le applicazioni considerate non si riferiscono solo ad abitazioni, edifici e impianti produttivi, ma anche a contesti in cui la tecnologia iot consente un risparmio notevole di energia elettrica e/o di risorse idriche, come la città (Smart City) e l’agricoltura (Smart Agriculture).
Di queste 156 iot startup analizzate, 114 hanno ricevuto finanziamenti da parte di investitori istituzionali (73%). Complessivamente sono stati raccolti 2,2 miliardi di dollari e le startup hanno ricevuto in media 19,7 milioni di dollari ciascuna: ciò è una chiara indicazione dell’interesse degli investitori nei confronti dell’ambito Smart Energy.
Per quanto riguarda la distribuzione geografica, l’analisi si è concentrata su Europa e Nord America, quindi sul mondo occidentale, in modo da approfondire contesti di impiego sufficientemente simili a quello italiano. Considerando il Vecchio Continente, i Paesi che presentano il maggior numero di startup Smart Energy sono Regno Unito, Germania e Italia.
Dalla Ricerca è emerso il forte orientamento delle startup verso l’ambito B2b, che risulta maggiormente impattato rispetto a quello consumer, consentendo un consistente risparmio energetico grazie alle soluzioni smart. Non è un caso che più della metà delle startup soluzioni rivolte alle imprese e alla pubblica amministrazione e alcune scelgono invece un modello ibrido che ha come target principale i consumatori finali, passando attraverso altre imprese: una strategia che può definirsi come B2b2c.
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Direttore dell'Osservatorio Internet of Things e dell'Osservatorio Connected Car & Mobility del Politecnico di Milano
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