Smart Lighting: cos'è, caratteristiche e diffusione dell’illuminazione intelligente

Aggiornato il / Di Giulio Salvadori

La Smart Lighting, letteralmente “illuminazione intelligente”, rappresenta uno dei principali ambiti applicativi della Smart City. Proprio come anche gli altri ambiti applicativi della città intelligente, il suo obiettivo è quello di alzare gli standard di sostenibilità, vivibilità e dinamismo economico delle città del futuro.

Attraverso la Ricerca dell’Osservatorio Smart City della POLIMI School of Management, all’interno di questo articolo definiremo il significato di Smart Lighting e le relative tecnologie abilitanti, i vantaggi che derivano dall’illuminazione intelligente e il suo livello di diffusione in Italia.

Smart Lighting, cos’è e come funziona

In primo luogo, è opportuno definire il concetto di illuminazione intelligente:

la Smart Lighting è un sistema che utilizza tecnologie avanzate – in particolare quelle IoT (Internet of Things), Bluetooth, Wi-Fi e Zig-Bee – per ottimizzare l'illuminazione pubblica, rendendola più flessibile ed efficiente rispetto agli impianti più tradizionali.

Questi sistemi sono in grado di regolare automaticamente la luce in base alle condizioni del traffico, all’ora del giorno, al livello di luminosità naturale e, in generale, alle condizioni dell’ambiente in cui sono installate. Il risultato è un sistema di illuminazione più efficiente, adattabile e scalabile, capace di ottimizzare i consumi energetici in modo centralizzato e, di conseguenza, ridurre l'impatto ambientale.

In particolare, la soluzione principale caratterizzante la Smart Lighting è quella dei lampioni intelligenti. Questi sono dotati di moderne lampade LED, che possono essere interconnesse alla rete e diventare hub di altre tecnologie, come sensori e videocamere intelligenti. Le sue potenzialità sono dunque in continua espansione, grazie anche all’integrazione con sistemi di Intelligenza Artificiale e AI Generativa, impiegata per migliorare l’automazione dell’illuminazione pubblica.

I vantaggi dello Smart Lighting

La Smart Lighting porta con sé notevoli benefici all’interno della città, tanto per le amministrazioni quanto per i cittadini. Tra i principali vantaggi possiamo individuare:

  • risparmio energetico, sia perché le lampade LED consumano meno rispetto alle tradizionali lampade alogene o a incandescenza, sia perché l’illuminazione si adatta alle condizioni di luce ambientale o del traffico, diminuendo il consumo ed evitando sprechi di energia;
  • risparmio economico, a seguito della riduzione dei consumi energetici;
  • minore impatto ambientale, anch’esso naturalmente conseguente alla riduzione dei consumi;
  • gestione dell’illuminazione mediante sistemi di telecontrollo, in maniera centralizzata e scalabile;
  • maggiore durata delle lampadine, che non solo è una qualità intrinseca delle lampade LED, ma è conseguente anche ad accensione più mirate;
  • possibilità di analizzare i dati di illuminazione, ad esempio per l’elaborazione di policy basate sul risparmio energetico o per una maggiore sicurezza della città;
  • segnalazione automatica dei guasti e manutenzione predittiva dei lampioni, grazie ai dati raccolti;
  • integrazione con altri dispositivi, in particolare sensori e videocamere di sorveglianza, utili per identificare di situazioni di pericolo (ad esempio incendi), controllare la circolazione e dei mezzi pubblici e dei posteggi auto, monitorare la qualità dell’aria e le condizioni meteo, verifica della raccolta rifiuti urbana, ecc.

Analizzando i vantaggi della Smart Lighting, emerge quindi che non si tratta solo di una tecnologia per illuminare in modo più efficiente le nostre strade, ma è anche un sistema interconnesso per aumentare la sostenibilità e la sicurezza delle città.

Smart Lighting in Italia: la Ricerca dell’Osservatorio Smart City

La Smart Lighting rappresenta una delle principali soluzioni applicative della Smart City. Nel complesso, i progetti relativi alle città intelligenti sono sempre più in espansione anno dopo anno, in quanto sia i comuni che i cittadini (sebbene con alcuni disallineamenti) riconoscono i benefici derivanti da questi investimenti. Secondo la Ricerca dell’Osservatorio Smart City, tra il 2021 e il 2023 il 22% dei Comuni italiano ha avviato progetti volti a trasformare le aree urbane in Città Intelligenti. Si tratta di una percentuale incoraggiante, che fa ben sperare anche per il futuro. In questo contento, l’illuminazione pubblica rappresenta il terzo ambito applicativo per numero di progetti avviati nelle città italiane.

Sempre secondo la Ricerca dell’Osservatorio Smart City, nel 2023 le progettualità che hanno previsto investimenti nell’illuminazione intelligente comprendono il 51% dei progetti totali analizzati. Nonostante la Smart Lighting si posizioni sul podio per quantità di progetti avviati, la sua diffusione è in netto calo rispetto al 2022 (in cui la percentuale si attestava al 75%).

A questa decrescita, tuttavia, segue l’interesse verso ambiti correlati all’illuminazione intelligente. La sicurezza, infatti, rappresenta l’ambito applicativo che ha registrato maggior interesse da parte dei Comuni (65%), in particolare per le telecamere per la videosorveglianza (facilmente integrabili all’interno di sistemi di illuminazione intelligente).

I progetti di Smart Lighting secondo il punto di vista dei cittadini

Se sicurezza e sorveglianza e illuminazione rappresentano delle priorità per i Comuni italiani, la maggior parte dei cittadini non sembra notare le progettualità avviate. Le persone sono più inclini ad accorgersi di iniziative i cui risultati siano fortemente visibili. I progetti maggiormente percepiti riguardano infatti le infrastrutture della rete, la gestione digitale degli adempimenti e dei pagamenti e la gestione dei rifiuti.

Paradossalmente, la sicurezza e sorveglianza, che rappresenta l’ambito applicativo più diffuso in termini di progettualità avviate dai comuni, è anche quello per cui cittadini richiedono maggiori interventi in merito (60%), ignari del fatto che si tratti dell’ambito più attenzionato da parte delle amministrazioni.

Lo stesso vale per l’illuminazione pubblica, per cui gli abitanti desiderano che il proprio comune avvii maggiori iniziative (40% circa dei casi), dimostrando di non cogliere gli sforzi fatti e i progetti avviati.

  • Autore

Direttore dell'Osservatorio Internet of Things e dell'Osservatorio Connected Vehicle & Mobility del Politecnico di Milano