La Smart Home, figlia della domotica e dell'Internet of Things (IoT), è l'insieme di applicazioni che concorrono a realizzare la cosiddetta "casa connessa", una casa intelligente in grado di conciliare le esigenze di comfort, risparmio energetico e sicurezza di chi vi abita. Ma quali sono le sue caratteristiche e perché si parla sempre più di soluzioni Smart Home? Quanto vale il mercato della casa intelligente in Italia? Quali le implicazioni da un punto di vista legale e della privacy? Risponderemo a tutte queste domande nel proseguo dell'articolo, basato sulla Ricerca dell’Osservatorio Internet of Things del Politecnico di Milano.
Cos'è una Smart Home
Per comprendere le caratteristiche, i vantaggi e le implicazioni della Smart Home, è bene partire, prima di tutto, dal suo significato.
L’espressione Smart Home, o “casa intelligente”, si riferisce alla possibilità di gestire in maniera automatica o da remoto, impianti e dispositivi all’interno di un’abitazione, al fine di risparmiare energia, semplificare la vita domestica e/o garantire la sicurezza delle persone all’interno.
Da un punto di vista tecnologico, la Smart Home rappresenta l'evoluzione della domotica. Questo sviluppo è stato reso possibile grazie all’evoluzione dell'Internet of Things e degli oggetti connessi che, con il tempo, hanno iniziato ad entrare sempre di più nelle nostre case, semplificando diversi aspetti della quotidianità grazie a una maggiore integrazione nei più comuni processi di gestione domestica.
Smart Home vs. Domotica: quali differenze?
La Smart Home e la domotica, pur avendo molti aspetti in comune, si differenziano per portata e approccio. La domotica si riferisce tradizionalmente all'automazione domestica tramite sistemi cablati e centralizzati, che controllano varie funzioni della casa come luci, tapparelle, riscaldamento e sicurezza. Questi sistemi sono spesso complessi, richiedono installazioni professionali e sono progettati per essere altamente integrati sin dalla costruzione o ristrutturazione dell'abitazione.
La Smart Home, invece, rappresenta un'evoluzione più flessibile e accessibile. Utilizza dispositivi intelligenti e connessi tramite reti wireless, come Wi-Fi o Bluetooth, che possono essere gestiti facilmente da smartphone o assistenti vocali. Queste sue caratteristiche le conferiscono una maggiore scalabilità e versatilità, permettendo di aggiungere o rimuovere dispositivi senza interventi invasivi, rendendo l'automazione domestica alla portata di un pubblico più ampio.
Le principali applicazioni per la Smart Home
Le soluzioni Internet of Things per la casa intelligente includono diversi prodotti e tecnologie per la Smart Home. Questi aiutano a migliorare il comfort nelle abitazioni, salvaguardare l’ambiente tramite il risparmio energetico e garantire la sicurezza delle persone.
Tra le principali applicazioni troviamo:
- assistenza alla persona;
- gestione di climatizzazione e riscaldamento;
- gestione degli Elettrodomestici;
- regolazione dell’Illuminazione;
- monitoraggio ed ottimizzazione dei consumi energetici;
- salubrità della casa;
- sicurezza e Videosorveglianza;
- smart home speaker.
La versatilità di questo insieme di soluzioni ha permesso al mercato della Smart Home di penetrare rapidamente nel mercato, soprattutto grazie a tutta una serie di miglioramenti che sono stati in grado di apportare alla vita di tutti i giorni.
I vantaggi di una Smart Home
Avere una “casa intelligente” offre una lunga serie di vantaggi, in grado di migliorare il comfort, la sicurezza e l’efficienza energetica della casa.
Tra i vari impatti positivi elencati, uno dei più importanti è sicuramente il miglioramento della qualità nei servizi di assistenza per anziani o disabili, grazie all’utilizzo sistemi in grado di avvisare automaticamente in caso di cadute o situazioni di pericolo. C’è poi la tematica del risparmio energetico, divenuta ormai di primaria importanza in quanto legata a una riduzione dei costi delle bollette e dell’impatto ambientale. Grazie a questi dispositivi è infatti possibile accendere o spegnere elettrodomestici, regolare il riscaldamento o l’illuminazione. Il tutto in modo facile, intuitivo e senza bisogno di essere a casa.
Un altro miglioramento tangibile riguarda poi il potenziamento dei sistemi di sicurezza domestica, grazie a sistemi di videosorveglianza di ultima generazione, sensori o serrature smart che possono essere controllati da remoto. O, ancora, controlli sulla salubrità della casa tramite il monitoraggio di qualità dell’aria, umidità e tanto altro.
Una lunga serie di vantaggi, impreziosita dalla possibilità di centralizzare la loro fruizione grazie a dispositivi che, ormai, fanno parte della nostra quotidianità, come, ad esempio, gli Smart Speaker.
Gli Smart home speaker: come nascono e come funzionano
Una delle soluzioni IoT più diffuse all’interno delle case sono gli Smart Speaker. Questi “assistenti vocali intelligenti” sono tra gli smart devices che meglio simboleggiano l'evoluzione di questo mercato.
A livello pratico, si tratta di dispositivi comandabili tramite la voce che consentono di ricevere informazioni (ad esempio sul meteo, sul traffico, sulle notizie della giornata) e di impartire comandi (ad esempio accendere le luci, regolare la temperatura). Gli assistenti vocali intelligenti non solo hanno introdotto grandi novità in termini di soluzioni per gli utenti, ma hanno contribuito ad affermare il concetto di Smart Home, trainando anche le vendite di diversi oggetti smart per la casa, come Smart Meters, la Smart Grid e tanti altri.
Ad introdurre gli Smart Speaker nelle case degli italiani sono stati due giganti del Big Tech, quali Google e Amazon. I loro prodotti, Google Home e Amazon Echo, sono dei veri e propri “maggiordomi virtuali”. Grazie alle loro funzionalità non solo hanno di gran lunga superato le vendite previste dagli stessi produttori, ma hanno anche stimolato l’interesse del pubblico verso questo nuovo mercato.
Ma cosa rende gli assistenti vocali intelligenti così accattivanti per gli utenti? Da una parte offrono un’ampia gamma di funzionalità in costante aumento, dall’altra forniscono all’utente la possibilità di interagire con la propria abitazione utilizzando solo la voce, in modo naturale. Grazie a questo tipo di interazione l’utente ha la possibilità di gestire in modo integrato più oggetti e servizi, senza dover utilizzare diverse App per ogni singolo dispositivo.
I dati sul mercato della Smart Home in Italia
La portata innovativa e il significato di Smart Home non si spiegano soltanto nelle definizioni e nei concetti, ma anche (e soprattutto) nei numeri. Dopo il calo delle vendite generato dalla crisi sanitaria, il mercato Smart Home in Italia ha ripreso a correre, toccando livelli addirittura più alti del periodo pre-pandemia.
Secondo la Ricerca dell’Osservatorio Internet of Things, nel 2023 il mercato della Smart Home in Italia è cresciuto del +5% rispetto al 2022, toccando quota 810 milioni di euro: un dato sicuramente positivo che – pur registrando una flessione della curva di crescita rispetto al biennio precedente (18% nel 2022 e + 29% nel 2021) – conferma il suo buono stato di salute.
Se negli scorsi anni la crescita è stata indotta dai frequenti rincari del costo dell’energia – abbinati a incentivi e bonus – che hanno spinto le persone a porre maggiore attenzione verso i propri consumi, nel 2023 la crescita è stata trainata dalle soluzioni per la sicurezza (+30% rispetto al 2022). A caratterizzare quest’ultimo periodo è stata anche un’ampia integrazione dell’Intelligenza Artificiale nelle più comuni soluzioni IoT. Ne sono alcuni esempi l’adozione di questa tecnologia per ottimizzare i consumi domestici – evitando picchi e riducendo i consumi – o per monitorare potenziali violazioni e attività insolite, così come l’integrazione degli oggetti con sistemi di AI generativa in grado di personalizzare sempre di più l’esperienza del singolo utente.
Tutti questi fattori hanno aperto importanti prospettive di crescita per le aziende che operano in questo mercato, portando a un ottimo risultato, che pone l'Italia in cima alla classifica dei mercati europei in termini di crescita. Nonostante ciò, la distanza della spesa pro-capite tra l’Italia e gli altri Paesi rimane elevata, con 13,7 euro per abitante contro i 28,8 euro della media europea.
Il quadro normativo su privacy e sicurezza nell’IoT
Le soluzioni Smart Home consentono di raccogliere un’ingente mole di dati sul funzionamento dei dispositivi connessi e sul comportamento delle persone che li utilizzano. Come risultato, i player del settore possono utilizzare i dati per effettuare una miglior profilazione degli utenti o per offrire consigli di acquisto più mirati, ma quali sono i risvolti in termini di privacy degli utenti?
Per preservare la privacy delle persone, il tema della sicurezza informativa sta diventando sempre più rilevante a livello normativo.
Proprio per questo, nel 2022 la maggior parte delle aziende operanti in Europa nel mercato Smart Home (e non solo) ha dovuto dimostrare di essersi conformata al Regolamento europeo GDPR (General Data Protection Regulation). Per quanto riguarda la sicurezza informatica, invece, il 15 settembre 2022, infatti, la Commissione Europea ha rilasciato il “Cyber Resilience Act” (CRA), un regolamento che introduce nuove direttive per produttori e venditori di prodotti digitali, al fine di garantire la sicurezza informatica del consumatore.
Nonostante si tratti di contromisure che vanno nella giusta direzione, queste due tematiche restano molto dibattute. Da un lato abbiamo la sicurezza dei consumatori (anche in termini di cyber security, oltre che di privacy) dall’altro, invece, le imprese produttrici, che temono un rallentamento del mercato. Riuscirà il quadro normativo a districarsi tra queste insidie?
- Autore
Direttore dell'Osservatorio Internet of Things e dell'Osservatorio Connected Car & Mobility del Politecnico di Milano
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