Mercato IoT: quanto vale l'Internet of Things in Italia

11 aprile 2019 / Di Angela Tumino / 0 Comments

Nel 2019 il mercato Internet of Things (IoT) in Italia ha raggiungo i 6,2 miliardi di euro, con una crescita del 24% rispetto al 2018. La spinta proviene sia dalle applicazioni più consolidate che sfruttano la “tradizionale” connettività cellulare sia da quelle che utilizzano altre tecnologie di comunicazione. Si affermano anche i servizi a valore aggiunto abilitati dagli oggetti connessi. Sempre più aziende, infatti, sono in grado di raccogliere le grandi quantità di dati provenienti dagli smart objects per trasformarli in servizi di qualità.

Detto di cosa significa Internet of Things e di cosa si intende per oggetti intelligenti, è dunque importante quantificare il loro peso in termini di mercato.

Una prima risposta l'abbiamo già fornita a inizio articolo fornendo i numeri più salienti. L'IoT è in crescita sotto diversi punti di vista e conferma quindi la sua centralità nello sviluppo digitale del nostro Paese. Un trend in linea con quanto già registrato nello scorso anno: nel corso del 2018 il mercato IoT italiano era cresciuto del 35% rispetto al 2017.


Il mercato degli smart objects in Italia

Sono tanti i campi d'impiego dell'Internet delle Cose e gli esempi non mancano neanche nel nostro Paese: contatori del gas intelligenti, automobili che "dialogano" con il sistema di infrastrutture, edifici "smart" e sicuri, soluzioni di Smart Home, Smart City e perfino di Smart Envoirnment.

Con i numeri dell'Osservatorio Internet of Things del Politecnico di Milano non è difficile stilare una classifica del livello di adozione delle applicazioni IoT in Italia. E, ovviamente, del loro valore di mercato.

Dalle "cose" ai numeri: l'Internet of Things in cifre!

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Contatori "smart" al primo posto

Quasi un terzo del fatturato IoT deriva dai contatori smart per il gas e l’elettricità. Ciò è dovuto all’ampia diffusione delle soluzioni di Smart Metering e Smart Asset Management nelle utility, che hanno visto un incremento del +19% rispetto al 2018 (raggiungendo un valore di mercato di 1,7 miliardi di euro).

Inoltre, la crescita del settore sembra destinata a continuare, dato che da ottobre 2020 si aggiungeranno anche i dispositivi per la misurazione del calore: i contatori di calore di nuova installazione dovranno essere gestibili da remoto ed entro il 2027 tale obbligo riguarderà tutti i contatori, non solo quelli nuovi.

Smart Car

Un’altra fetta significativa del mercato è costituta dall’ambito Smart Car (1,2 miliardi, +14%), con più di 14 milioni di veicoli connessi a fine 2019 (oltre un terzo del parco circolante in Italia). Gli strumenti più diffusi e ormai consolidati sono i box GPS/GPRS per la localizzazione e la registrazione dei parametri di guida, ma la crescita del mercato è trainata principalmente dalle auto nativamente connesse: trattandosi di un mercato maturo, per distinguersi nel settore auto si punta ad offrire servizi integrativi abilitati dall’IoT come elemento distintivo.

Smart Home

Un altro ambito che è cresciuto notevolmente nel 2019 è il mercato della Smart Home, il quale ha raggiunto i 530 milioni (+40%). La rivoluzione della “casa intelligente” è dovuta principalmente all’arrivo in Italia degli smart home speaker di Google e Amazon, che non solo hanno superato le aspettative dei produttori in termini di vendite, ma hanno anche attirato l’attenzione dei consumatori verso l’intero settore degli oggetti smart.

Smart Factory

Grazie al Piano Nazionale Industria 4.0, anche il mercato delle soluzioni Smart Factory (350 milioni) presenta ottimi segnali di crescita (+40%). Infatti, dal 2017 il Piano prevede investimenti in ricerca e sviluppo e incentivi fiscali destinati alle aziende che intendano implementare progetti per la connessione tra macchinari e sistemi informativi.

Smart Building

Seppur con un valore più moderato rispetto agli altri ambiti, cresce anche il mercato dello Smart Building (+12%, 670 milioni). Lo sviluppo del settore è dovuto principalmente alla diffusione di soluzioni smart per la videosorveglianza e la gestione dei consumi energetici negli edifici.

Smart City & Smart Environment

Anche il settore delle soluzioni smart per la città del futuro e l’ambiente vede un incremento moderato (+32%, 520 milioni), dovuto non solo ad applicazioni consolidate per il trasporto pubblico e l’illuminazione, ma soprattutto a nuovi progetti per la raccolta di rifiuti, la gestione dei parcheggi e il monitoraggio dei parametri ambientali.

 

Il futuro dell'Internet of Things in Italia: verso nuovi mercati

Come si deduce dall’elenco sopracitato, il mercato dell’Internet of Things offre diverse soluzioni e si presenta altamente dinamico e in continuo sviluppo. E il merito non è soltanto delle grandi imprese, ma anche delle startup che stanno ricevendo sempre più investimenti istituzionali e collaborando con i grandi player.

Quando si parla del futuro dell’Internet of Things, tuttavia, non basta pensare alla diffusione degli oggetti connessi o delle loro funzionalità “tradizionali”. Occorre invece pensare agli smart objects come un nuovo canale di vendita attraverso cui offrire al cliente servizi integrativi o funzionalità avanzate. Questo nuovo spazio di mercato, che possiamo chiamare In-Thing Purchase (ispirato alle logiche dell’In-App Purchase), offrirebbe agli utenti la possibilità di interagire con i propri oggetti connessi per potenziarne il valore di utilizzo. Si pensi ad un dispositivo wearable per l’assistenza agli anziani: previo pagamento, potrebbe non solo monitorare i parametri vitali dell’utente, ma anche ricordargli di assumere i medicinali o attivare un pronto intervento in caso di emergenza. Non si tratta di un esempio casuale, ma di un caso reale a cui le aziende stanno già lavorando.

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  • Autore

Responsabile Scientifico degli Osservatori Connected Car & Mobility e Smart City e Direttore dell'Osservatorio Internet of Things