In questa pagina:

  • Cos'è una Smart Car
    • Quali sono gli ambiti applicativi della Smart Car
  • Glossario Smart Car, alcune definizioni
  • Il Mercato Smart Car in Italia
    • Produttori di Smart Car, il punto di vista delle aziende
    • Le Flotte Connesse
  • Smar Mobility, cos'è e caratteristiche
  • Smart Mobility in Italia, il punto di vista dei Comuni
  • Smart Car & Smart Mobility: il consumatore "smart"

Smart Car, un nuovo modo di guidare

Negli ultimi anni il settore della Smart Car (in italiano auto intelligente) o Connected Car (auto connessa) sta subendo profondi cambiamenti, se non una vera e propria “rivoluzione”. I bisogni dei consumatori sono sempre più complessi e, di conseguenza, anche i servizi lanciati sul mercato sono basati su funzionalità sempre più avanzate.

Grazie alle nuove tecnologie l’auto, da mezzo di trasporto meccanico a quattro ruote, sta diventando il settore trainante il mercato italiano dell’IoT (acronimo di Internet of Things, ossia internet degli oggetti). Esiste anche un ecosistema connesso più ampio di cui le Smart Car possono fare parte, chiamato Smart Mobility (mobilità intelligente).

Si tratta di un tema sempre più rilevante sia per le aziende che per le pubbliche amministrazioni, di cui i numerosi progetti italiani e internazionali avviati e agli ingenti investimenti previsti ne sono testimoni.

Per comprendere le opportunità e i benefici derivanti da questi due paradigmi occorre prima capirne pienamente il significato. Attraverso le ricerche dell’Osservatorio Connected Car & Mobility del Politecnico di Milano, all’interno di questa guida scopriremo cosa sono le auto connesse, in cosa consiste la mobilità intelligente e quali sono le tecnologie correlate.

Oltre al significato di Smart Car e Smart Mobility, approfondiremo i principali fenomeni del mercato delle auto connesse in Italia e i comportamenti dei consumatori e dei principali attori delle filiere.

Smart Car: significato e ambiti applicativi dell’auto intelligente

Per Smart Car, o auto intelligente, si intende la connessione delle auto per comunicare informazioni in tempo reale al consumatore, connessione tra veicoli o tra questi e l'infrastruttura circostante per la prevenzione e la rivelazione degli incidenti, nonché l'offerta di nuovi modelli assicurativi e/o di informazioni geo-referenziate sulla viabilità.

Il settore delle Smart Car non comprende, in realtà, solo le auto connesse a Internet, ma anche tutte le tecnologie innovative correlate, come i sistemi ADAS (acronimo di Advanced Driver-Assistance Systems). L’obiettivo delle auto smart e delle relative tecnologie è quello di agevolare la guida del veicolo e aumentare la sicurezza stradale in sei differenti ambiti applicativi:

  • Guida autonoma – La guida autonoma parziale o totale, rappresenta il principale elemento caratterizzante le Smart Car. È abilitata da soluzioni hardware e software, come i già citati sistemi ADAS e, in generale, le reti di comunicazione V2X (Vehicle-to-everything), che elaborano i dati provenienti dall’ambiente circostante e dall’auto stessa.
  • Sicurezza – All’interno delle auto connesse la sicurezza include tutte le tecnologie hardware e software che permettono di rilevare potenziali rischi derivanti sia da elementi esterni al veicolo, sia interni (come il monitoraggio dei parametri vitali del guidatore). Inoltre, consentono di comunicare con altre Smart Car situati nelle vicinanze e di avvisare i soccorsi in caso di incidenti, mediante il sistema eCall.
  • Servizi di assistenza – Queste funzionalità permettono all’utente di sfruttare al meglio i dati provenienti dall’auto. Tramite dispositivi display situati all’interno delle Smart Car, infatti, è possibile ricevere informazioni circa la manutenzione e il monitoraggio dei componenti. Diversi sono anche i servizi delle auto connesse con smartphone che permettono, per esempio, di regolare la temperatura da remoto.
  • Gestione flotte – Si tratta di un ambito applicativo in grado di monitorare il parco auto di intere aziende con l’obiettivo di analizzarne i consumi, rilevarne i costi e fornire informazioni sul livello di manutenzione degli autoveicoli. Può comprendere anche la gestione dei noleggi, dei leasing e delle imposte di bollo, fino all’organizzazione degli aspetti logistici.
  • Infotainment – Per quanto riguarda il campo dell’informazione e dell’intrattenimento le Smart Car sono in grado di fornire dati in tempo reale, come le condizioni del traffico, e servizi di entertainment all’interno dell’abitacolo. Oltre ai già gitati display touch, è possibile adottare smart speaker, o assistenti vocali intelligenti, per usufruire di servizi di infotainment.
  • Smart Insurance – i dati provenienti dalla Smart Car consentono di rivelare informazioni circa lo stile di guida del conducente, con cui è poi possibile realizzare polizze personalizzate e premi assicurativi differenti, basati sul comportamento dell’utente.

Glossario Smart Car, alcune definizioni

eCall

L’eCall, o chiamata d’emergenza, è un sistema di sicurezza reso obbligatorio a partire dal 31 marzo 2018 per tutti i nuovi modelli di autoveicoli. Si tratta di un sistema integrato nelle Smart Car in grado di contattare in autonomia i soccorsi in caso di incidente, fornendo tutte le informazioni necessarie alla centrale operativa mediante sensori fissati all’interno del telaio dell’auto.

In alternativa è anche possibile azionare l’eCall manualmente attraverso un apposito pulsante. In entrambi i casi vengono forniti in automatico all’operatore un elenco di informazioni già definite (Minimum Data Set), come l’orario preciso dell’incidente stradale, l’esatta posizione del veicolo e il senso di marcia.

ADAS

Gli ADAS (Advanced Driver-Assistance Systems, ovvero Sistemi Avanzati di Assistenza alla Guida) consistono in sistemi elettronici che supportanti il guidatore in determinate situazioni, dalla normale guida a situazioni di pericolo, come la frenata automatica d’emergenza, l’avviso in caso di avvicinamento a un altro veicolo, il cruise control adattivo, il rilevamento di sonnolenza, l’ottimizzazione del controllo della velocità, ecc. Grazie alle loro funzioni, gli ADAS permettono all’utente di aumentare la consapevolezza dell’ambiente circostante, contribuendo alla riduzione di incidenti, vittime e feriti.

V2X

Si chiamano V2X (Vehicle-to-everything) le tecnologie che permettono ai veicoli di condividere dati in tempo reale con altre Smart Car oppure con infrastrutture, in modo da aumentare la capacità di coordinamento di manovre anche all’interno di scenari complessi.

Alcuni servizi abilitati includono, per esempio, quelli per la sicurezza attiva e passiva (ADAS), quelli per la guida assistita e autonoma, come le protezioni per i pedoni e quelle anti-collisioni, e quelli per la gestione del traffico, come la sincronizzazione con i semafori intelligenti.

Questi sistemi riguardano altresì la tele-diagnostica, lo Smart Parking, i servizi assicurativi e l’infotainment. In particolare il 5G renderà le auto connesse sempre più sicure, sostenibili ed efficienti, anche in situazioni estremamente complesse.

Il mercato delle Smart Car

Nonostante la pandemia e i successivi rincari delle materie prime e dell’energia abbiano impattato il settore dell’Automotive, il mercato ha registrato una crescita dell’8% rispetto al 2020. Come emerso dalla Ricerca dell’Osservatorio Connected Car & Mobility, se a fine 2021 il mercato delle Smart Car ha raggiunto quota 1,28 miliardi di euro, aggiungendo i componenti legati a sistemi ADAS integrati nei nuovi modelli il valore complessivo del settore sale a 1,92 miliardi di euro.

Sempre nel 2021 è cresciuta anche la diffusione del numero di auto connesse in Italia, per un totale di 18,4 milioni di Smart Car (ossia 47% del parco circolante complessivo). Il 54% di queste utilizza box GPS/GPRS per finalità assicurative attraverso la localizzazione e la registrazione dei parametri di guida, mentre il restante 46% si divide in auto nativamente connesse tramite SIM (19%) e tramite Bluetooth (27%).

All’interno del settore non mancano certo le difficoltà, legate soprattutto all’approvvigionamento dei componenti (come avvenuto con la perdurante crisi del chip), con il conseguente aumento dei prezzi. L’evoluzione tecnologica, tuttavia, gioca un ruolo fondamentale per consentire ai produttori di sviluppare soluzioni sempre più competitive che, nonostante le problematicità, possano abilitare nuove opportunità di crescita in futuro.

Smart Car e aziende, il punto di vista

Le tecnologie innovative, unite alla grande quantità di dati ottenuti dalle stesse auto intelligenti, permettono alle aziende di aumentare le soluzioni per i veicoli smart. Se da un lato i produttori aumentano i servizi offerti, dall’altro anche i consumatori sono maggiormente esigenti: chi dispone di una Smart Car spesso utilizza anche servizi associati alla connettività, ad esempio per la manutenzione predittiva, oppure per l’invio di assistenza in caso di guasto o di soccorsi in caso di incidente.

Nel mercato della Smart Car, dunque, nascono modelli di business basati sulla servitizzazione che usufruiscono di funzionalità sempre più avanzate. Attraverso un’ulteriore maturazione dell’offerta, in futuro, sarà possibile acquistare molti altri optional, anche a pagamento, come sistemi avanzati di assistenza alla guida.

Oltre ai produttori di Smart Car, esistono altri protagonisti che possono ampliare la propria offerta grazie all’utilizzo dei dati. Le compagnie assicurative, in particolare, sono tra i principali protagonisti, in quanto potranno fornire premi basati non più solo sullo stile di guida, ma anche sulla presenza o meno di ADAS o sulla fonte di alimentazione.

Un ulteriore esempio è rappresentato dagli operatori stradali che, attraverso informazioni provenienti dalle future Smart Road, potranno potenzialmente comunicare informazioni sulla viabilità, sui parcheggi liberi disponibili, oppure sulla localizzazione di colonnine di ricarica.

Le flotte connesse

Nonostante le auto aziendali connesse nel nostro Paese siano solo una minoranza, rimane incoraggiante il livello di conoscenza a riguardo. I risultati emersi dalla Ricerca condotta dall’Osservatorio dimostrano che, anche se solo 1 grande impresa su 4 dispone di veicoli con aventi servizi di connettività, più di 2 su 3 hanno sentito parlare di Smart Car o Connected Car.

La necessità di sostituire il parco auto risulta la principale motivazione che influisce sull’acquisto di auto intelligenti da parte di un’azienda, seguita dalla volontà di offrire una maggiore tutela verso la sicurezza dei propri dipendenti, di ottimizzare i consumi e di usufruire di nuovi servizi (come il pronto soccorso immediato, l’assistenza stradale e le assicurazioni in base allo stile di guida).

Tra le principali barriere che limitano l’adozione di auto connesse vi è in primis proprio la mancanza di necessità di sostituzione delle auto aziendali, seguita dall’incertezza del ritorno sull’investimento e dai timori riguardanti la tutela della privacy dei dipendenti.

Ciò non toglie che, sia nel caso in cui vengano acquistati o meno i nuovi veicoli, le aziende siano a conoscenza dei benefici delle auto connesse in relazione a una migliore gestione della flotta e alla possibilità di ridurre i costi di gestione.

Cosa si intende per Smart Mobility?

Dalla Smart Car alla Smart Mobility, definizione e caratteristiche

Come accennato all’inizio di questa guida, la Smart Car si inserisce all’interno di un ecosistema connesso più ampio, che prende il nome di Smart Mobility.

L’espressione Smart Mobility (o mobilità “intelligente”) indica una mobilità urbana innovativa e integrante più modalità di trasporto, con l’obiettivo di garantire la massima efficienza di spostamento, flessibilità, sicurezza e convenienza. Esempi di mobilità intelligente sono il car sharing, il bike sharing, la gestione del traffico e dei parcheggi, la mobilità elettrica, l’ottimizzazione del trasporto pubblico e privato e il last-mile delivery (gestione del trasporto merci con riferimento all’ultimo tratto della catena logistica).

Attraverso l’integrazione delle tecnologie digitali con trasporti pubblici, infrastrutture urbane e mezzi di sharing, la Smart Mobility può creare flussi intelligenti e senza interruzioni, diminuendo così traffico e inquinamento.

Inoltre, può rafforzare le economie di scala per promuovere una mobilità accessibile a tutti. Infine, le potenzialità della Smart Mobility, inserite in un contesto di Smart City (o città intelligente), possono contribuire fortemente all’innalzamento dei livelli di sostenibilità, vivibilità e sviluppo economico di una città.

Le applicazioni della Smart Mobility

Numerose sono le applicazioni della Smart Mobility. Tra le principali emergono:

  • Gestione dei parcheggi - Il monitoraggio dell’occupazione dei parcheggi, nonché della durata delle soste e l’invio di informazioni all’utente permette di ottimizzare il tempo dedicato alla ricerca di posteggi.
  • Gestione del traffico - Il controllo e la misurazione del flusso del traffico, e il relativo utilizzo dei dati, permette di evitare ingorghi, di gestire il sistema regolatore dei semafori della città e, infine, di regolare gli accessi alle aree a traffico limitato.
  • Mobilità elettrica - I servizi di mobilità elettrica non solo consentono a cittadini e aziende di Sharing Mobility di ricaricare i propri veicoli elettrici, ma includono anche soluzioni per potenziare l’autonomia delle auto.
  • Sharing Mobility - I servizi di condivisione temporanea comprendono sia il noleggio di auto, conosciuto come car sharing, sia di micromobilità, che include l’uso di scooter, monopattini elettrici e biciclette, utilizzabili tramite piattaforme web offerte da aziende oppure da privati.
  • Trasporto pubblico - Il monitoraggio e la localizzazione dei mezzi pubblici consente di restituire ai cittadini gli effettivi tempi di attesa, oltre alla possibilità di ottimizzare la gestione dei flussi di traffico e di impostare criteri di preferenza semaforica.

Smart Road

Negli ultimi anni è cresciuto anche l’interesse per le Smart Road (strada “intelligente”), non solo a livello italiano, ma anche nel panorama internazionale. Questa branca della Smart Mobility utilizza tecnologie avanzate per permettere alle Smart Car di comunicare e interagire con le infrastrutture presenti lungo il percorso, restituendo informazioni in tempo reale su traffico, presenza di cantieri o di incidenti, condizioni meteorologiche, localizzazione delle colonnine di ricarica e molto altro.

Esempi di tecnologie utilizzate nell’ambito della Smart Road sono sensori di traffico, sistemi di illuminazione intelligente a intensità regolabile, stazioni di ricarica per i veicoli elettrici e pannelli digitali a messaggio variabile, che offrono informazioni sul traffico e deviazioni stradali.

Rientrano tra i principali benefici della Smart Road la sicurezza e la manutenzione stradale, l’ottimizzazione del flusso dei veicoli, con la conseguente riduzione dell’inquinamento. A oggi le applicazioni più diffuse riguardano la gestione del traffico, la guida autonoma, la mobilità urbana e quella elettrica, l’ottimizzazione del comportamento dei guidatori (che acquisiscono anche una maggiore consapevolezza dell’ambiente circostante), l’integrazione con i servizi di logistica e il trasporto pubblico.

MaaS (Mobility as a Service)

Il MaaS (acronimo di Mobility as a Service) rappresenta un nuovo concetto di mobilità urbana, che permette l’utilizzo integrato e personalizzato di tutti i trasporti pubblici e privati, dai treni, ai taxi, al car sharing, mediante un unico abbonamento. È possibile prenotare itinerari comprendenti più mezzi di trasporto, compresi anche i servizi di sharing, gestiti in un’unica app che ne abilita anche il pagamento unificato. Inoltre, può includere anche un sistema di incentivi e bonus in grado di premiare scelte ecosostenibili.

Smart Mobility: il punto di vista dei Comuni

Insieme alle imprese e a giovani startup le Smart Car e la Smart Mobility sono sempre più rilevanti anche per le pubbliche amministrazioni. Sempre secondo la ricerca dell’Osservatorio Connected Car & Mobility nel 2021 i comuni che hanno avviato progetti di mobilità intelligente sono aumentati di circa un quinto rispetto a due anni prima.

Tuttavia, solo una parte di questi riesce a uscire dalla sperimentazione e passare alla fase esecutiva vera e propria. Uno dei principali motivi, in particolare per i comuni di piccole dimensioni, risulta essere quello della scarsità delle risorse economiche.

In questo scenario si inseriscono gli investimenti stanziati a livello nazionale per la mobilità intelligente: il MiSE (acronimo di Ministero dello Sviluppo Economico) ha avviato il programma di sperimentazione Smarter Italy, in cui sono stati messi a disposizione 90 milioni di euro, di cui solo 20 milioni sono dedicati alla mobilità.

L'obiettivo è quello di comprendere come soddisfare maggiormente le esigenze del Paese nell’ambito della Smart Mobility e all’interno di altri settori, quali beni culturali, benessere delle persone e salvaguardia ambientale.

Il PNRR (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza), inoltre, ha stanziato un totale di 14,3 miliardi di euro per lo sviluppo della mobilità smart. Tra le principali aree di intervento vi sono quella della mobilità sostenibile, le iniziative di micromobilità (come quella ciclistica) & MaaS nonché i progetti di mobilità legati alla Smart City e alla gestione delle infrastrutture.

Smart Mobility, gli ostacoli all'avvio dei progetti

Il PNRR rappresenta un valido aiuto per far fronte alla carenza di risorse economiche, ma tra le principali barriere risulta anche la mancanza di competenze adeguate. Oltre a ciò, tra le principali barriere all’avvio di progetti di Smart Mobility vi sono la burocrazia e la difficoltà di coordinamento con altri attori coinvolti nelle partnership, come altri comuni e aziende municipalizzate, fornitori di servizi di sharing, forze dell’ordine, università, centri di ricerca, aziende di consegna e operatori stradali.

Infine, i dati rimangono un’ulteriore barriera all’avvio di iniziative riguardanti la Smart Mobility: secondo la ricerca dell’Osservatorio solo una piccola parte dei comuni condivide i dati con attori terzi oppure li utilizza per offrire servizi ai cittadini.

Anche la stessa mancanza di comprensione del valore dei dati, unita a resistenze interne o di partner esterni, e le difficoltà nell’utilizzo delle risorse economiche rappresentano ulteriori barriere per la realizzazione di progetti di Smart Mobility.

Smart Car & Mobility: il consumatore è sempre più smart

A seguito della pandemia anche le abitudini del consumatore si sono diversificate. Secondo la Ricerca dell’Osservatorio Connected Car & Mobility auto, moto e scooter di proprietà rappresentano ancora il mezzo di trasporto più utilizzato, sebbene ci sia stata una lieve decrescita rispetto al 2020.

Lo stesso è avvenuto anche per il trasporto pubblico. Diversamente, risultano in aumento i mezzi di sharing – sia per quanto riguarda le auto, sia per la micromobilità – oltre alle bici e ai monopattini di proprietà.

Micromobilità

L’aumento della micromobilità, in particolare di bici, monopattini e scooter elettrici, è dovuto a diversi fattori: offrono la possibilità di risparmiare su diversi costi di esercizio (in particolare quelli legati all’assicurazione, al carburante) e permettono di diminuire le emissioni, riducendo l’impatto sull’ambiente.

Gli ecoincentivi, che in passato avevano influito maggiormente sulla scelta di questi servizi, costituiscono solo un motivo marginale per la predilezione a soluzioni di micromobilità.

Smart Car

Per quanto riguarda i consumatori di auto, sempre secondo la Ricerca dell’Osservatorio il 59% dei consumatori è intenzionato all’acquisto di un nuovo veicolo e la metà di questi opterebbe per un’alimentazione sostenibile, prediligendo un’auto elettrica o ibrida.

La percentuale sale all’83% se si parla di consumatori intenzionati all’acquisto di un’auto connessa, influenzati dalla possibilità di ottenere dispositivi per la sicurezza attiva, sistemi di assistenza alla guida, smart speaker, sistemi di connessione con una centrale di assistenza, dispositivi di Adaptive Cruise Control, sistemi di infotainment, sistemi di individuazione di parcheggi e soluzioni di assistenza per la ricarica elettrica dei veicoli.

Smart Mobility

Sempre secondo le ricerche dell’Osservatorio i servizi di integrazione tra Smart Car e Smart Mobility interessano la stragrande maggioranza dei consumatori, che risultano particolarmente attratti dalla possibilità di poter connettere le auto intelligenti a parcheggi, segnaletica verticale, semafori e altre Smart Car.

Allo stesso modo, anche i comuni rispecchiano le propensioni dei consumatori, risultando principalmente interessati all’implementazione di progetti di Smart Parking, seguiti da iniziative che permettano alle auto connesse di poter comunicare con i semafori.

Per quanto riguarda il MaaS il 60% dei consumatori risulta interessato ai servizi integrati, in particolar modo alle app che offrono diverse alternative di mobilità, agli incentivi per spostamenti più sostenibili, agli abbonamenti per il trasporto pubblico e alla possibilità di integrare, oltre ai servizi di mobilità, anche altri servizi.

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