Internet of Things & Assicurazioni: è tempo di innovare!

22 maggio 2017 / Di Angela Tumino / 0 Comments

L'avvento dell'Internet of Things (IoT) e la crescente domanda di servizi digitali stanno rivoluzionando il settore delle assicurazioni. Se negli scorsi anni si è già lavorato molto sull’innovazione delle polizze auto, ora l’interesse si sposta progressivamente verso la casa e la salute. Ma a che punto è l’integrazione tra IoT e settore assicurativo? Negli Stati Uniti il sodalizio è già ben saldo. I principali gruppi assicurativi stanno guardando con crescente interesse anche alle soluzioni IoT sviluppate da startup, che prevedono l’attivazione di offerte specifiche basate sull'introduzione nelle case e nelle auto dei clienti di dispositivi che abbattono rischi di incidenti domestici e di furti. Ad esempio State Farm ha adottato Canary, un sistema per il monitoraggio delle proprietà immobiliari da smartphone. Un altro caso è rappresentato da American Family che, oltre all'allarme antincendio Nest Protect di Google, ha inserito nella propria offerta Ring, che controlla le porte attraverso un device inserito, come dice la parola, nel campanello, garantendo a chi lo installa un rimborso in caso di effrazione da parte di malintenzionati. In ambito Wearable un esempio su tutti è Oscar Health, che ha stretto un accordo con il produttore di device per il fitness Misfit e offre sconti ai clienti che compiono un prefissato numero di passi: i progressi vengono monitorati tramite una App che permette di aumentare la frequenza di contatto tra cliente e Compagnia rispetto ai tradizionali 1,5-2 contatti all’anno.

E in Italia? Se le soluzioni per l’auto sono molto diffuse (nel 2016 erano oltre 5,9 milioni le automobili in circolazione con a bordo un box GPS-GPRS con finalità assicurative, pari al 16% del parco auto circolanti in Italia), ad oggi sono solo sette le compagnie assicurative che propongono polizze casa legate alla presenza di oggetti connessi (erano cinque nel 2015). Continuano a mancare diversi grandi nomi all’appello: basti pensare che le suddette sette assicurazioni pesano complessivamente l’11% del mercato assicurativo domestico – ramo danni. Il 2016 non è stato comunque un anno totalmente statico: alcune grandi aziende hanno lavorato per mettere a punto la propria offerta, che sarà lanciata nel corso del 2017. Dall’esperienza di chi è già attivo sul mercato si possono trarre alcuni insegnamenti importanti: le aziende investiranno di più nella comunicazione verso il cliente (mettendo in luce i benefici dei servizi offerti) e nella formazione del personale, non sempre pronto a vendere le nuove soluzioni e i servizi associati.

Questo interesse verso lo sviluppo di servizi innovativi abilitati dagli oggetti connessi non riguarda solo il settore assicurativo. Guardando al mercato IoT nel suo complesso (che in Italia ha toccato quota 2,8 miliardi a fine 2016, in crescita del 40% rispetto al 2015) stiamo assistendo a un progressivo spostamento dalla vendita di soli oggetti all’erogazione di servizi a valore. Ma di quali servizi stiamo parlando? Ad esempio, l’auto connessa (Smart Car) abiliterà sempre più nuovi servizi relativi alla sicurezza, alla manutenzione, alla navigazione, al risparmio energetico e alla mobilità condivisa. O ancora, i dispositivi all’interno di una casa connessa (Smart Home) consentiranno di offrire servizi per monitorare i consumi energetici, in modo da ridurre gli sprechi, oppure per aumentare la sicurezza e il benessere degli occupanti, ad esempio identificando tempestivamente un tentativo di infrazione o un allagamento. In contesti industriali (Industrial IoT) il monitoraggio del funzionamento degli impianti produttivi consentirà di introdurre logiche di manutenzione predittiva e – addirittura – il pagamento stesso dei macchinari sulla base dell’effettivo utilizzo (“pay per use”). Diverse aziende hanno iniziato a puntare in questa direzione, “oltre gli oggetti, verso i servizi”: occorre individuare le giuste strategie per valorizzare i dati raccolti dagli oggetti connessi, che nascondono un potenziale enorme e in larga parte poco esplorato. 


Angela Tumino e Giulio Salvadori - Osservatorio Internet of Things

  • Autore

Responsabile Scientifico degli Osservatori Connected Car & Mobility e Smart City e Direttore dell'Osservatorio Internet of Things