Le digital startup a servizio dei New Media

08 aprile 2020 / Di Denise Ronconi / 0 Comments

L’innovazione in qualsiasi ambito è portatrice di novità, ma anche di resistenze, soprattutto nelle grandi aziende. Sempre di più, nell’era del digitale, l’innovazione è quindi portata sul mercato dalle nuove società: andare quindi ad analizzare il fantastico micro-macromondo delle digital startup nate all’interno di un mercato significa (anche) andare a studiare l’innovazione di quel settore.


Il censimento delle "New Media" startup

Per questo, nel corso della Ricerca dell’Osservatorio Internet Media, è stata effettuata anche un’analisi specifica sulle digital startup italiane e internazionali operanti in ambito New Media finanziate nel 2018. Sono state individuate e analizzate 571 iniziative

Dal censimento effettuato è emersa una forte attenzione delle startup verso i contenuti Media: infatti, le iniziative che nel 2018 hanno ricevuto maggiori finanziamenti sono quelle che sviluppano soluzioni orientate a creazione, gestione e distribuzione di digital news, video, musica e formati audio/podcast. La rilevanza degli investimenti nelle startup di contenuti Media è frutto anche dell’attenzione, in particolare del mondo asiatico, nei confronti di queste iniziative: basti pensare che nella top10 delle digital startup più finanziate nel 2018, cinque sono aziende cinesi di ambito Content management. Fra queste troviamo “ Huya.com”, una piattaforma di contenuti video che ha ricevuto solo nell’ultimo anno più di 460 milioni di dollari di finanziamento.

In continuità con il trend registrato negli anni precedenti, diminuisce invece l’attenzione degli investitori verso il mondo dei Social, eccezion fatta per quelle soluzioni che permettono la condivisione di foto e video su queste piattaforme.

Le startup Internet Media finanziate a livello nazionale e internazionale

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3 tipologie di digital startup per il marketing online

Se entriamo nel dettaglio, gli ambiti in cui si sono concentrati prevalentemente gli investimenti riguardano tre tipologie di startup.

Soluzioni per il Content Management

In generale si tratta delle startup che si occupano di fornire soluzioni a supporto della gestione dei contenuti media, dalla produzione alla distribuzione digitale. In particolare la maggior parte sono content platform, ossia piattaforme che consentono di accedere a contenuti quali video, musica e digital news gratuitamente o a pagamento.

Vi sono poi soluzioni a supporto della creazione e della delivery di contenuti. In numero minore, sono presenti piattaforme che permettono di creare contenuti in maniera collaborativa con gli utenti (crowdsourcing); soluzioni di analytics che permettono di tracciare la fruizione dei contenuti da parte degli utenti; soluzioni che permettono di comprendere il comportamento dell’audience durante la fruizione di contenuti online e misurarne l’attenzione. Infine vi è un piccolo numero di startup che si occupano di copyright e diritto intellettuale, in quanto permettono di tutelare gli autori di contenuti protetti da copyright soprattutto grazie all’ausilio della Blockchain, e startup che permettono di identificare Fake news.

Soluzioni per l’Advertising

Si tratta di digital startup a supporto della raccolta pubblicitaria online. La maggior parte dei finanziamenti in questa categoria si concentra sulle soluzioni per il Modelli di attribuzione e cross-device (ad esempio Branch, iniziativa americana che offre soluzioni in grado di connettere i diversi touchpoint e tracciare il comportamento dei consumatori attraverso i diversi canali digitali utilizzati e nel 2018 ha ricevuto 129 milioni di dollari di finanziamento) e Data Provider (come l’asiatica ODX Pte., soluzione che permette lo scambio di dati grazie al supporto della Blockchain, che nel 2018 ha ricevuto 60 milioni di dollari di finanziamento).

Altre iniziative lavorano in ambito Marketing automation & DMP, per gestire in maniera automatizzata i processi di marketing, come la segmentazione della clientela e l’integrazione dei dati del consumatore; Programmatic (come la statunitense Pebblepost, startup che ha sviluppato il Programmatic Direct Mail e grazie ai dati è in grado di inviare campagne via mail targettizzate in base all’utente); Analytics; Target & Prospect, ovvero soluzioni che permettono di comprendere il comportamento e gli interessi della propria audience ed eventualmente tracciarne i vari punti di contatto; Online advertising; Nuovi formati, ovvero startup che si focalizzano sui nuovi formati per l’erogazione di campagne pubblicitarie quali Audio, Out Of Home (OOH) e Addressable Tv (ne è un esempio la statunitense Firefly); Social Media; Mobile advertising; Video advertising e Native advertising.

Social Media startup

Tra queste startup si segnalano in particolare soluzioni a supporto della condivisione di foto e video fra gli utenti (come ad esempio Amino Apps che consente agli utenti di condividere video sui loro interessi e M17 Entertainment, un social network che permette di fare dirette streaming), che raccolgono complessivamente il 42% dei finanziamenti della categoria.

Altre iniziative molto interessanti sono quelle che mirano alla gestione di Influencer & Brand management (come ad esempio di AdHive, piattaforma che si occupa di automatizzare il processo di inserimento degli annunci nei post degli influencer che, grazie alla Blockchain, vengono remunerati tramite smart contract) che raccolgono il 21% dei finanziamenti e i Social network verticali (come la piattaforma sportiva Tonsser) che raccolgono il 18% dei finanziamenti.

Vi sono poi Social media generalisti; Social network privati/locali; soluzioni che tramite Analytics mirano all’analisi dell’andamento delle campagne sui social e piattaforme di Voice sharing, per la condivisione di contenuti audio.

 

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  • Autore

Direttore dell'Osservatori Internet Media e Senior Advisor dell'Osservatorio eCommerce B2c