Così Google ci trova le chiavi di casa

10 febbraio 2020 / Di Redazione Osservatori Digital Innovation / 0 Comments

Ormai da anni, Google non è solo le ricerche online. Big G è ormai un leader tecnologico a tutto tondo. Anche nell’affascinante mondo dell’Internet of Things.

Grazie al suo assistente vocale (quello che attiviamo con “Ok Google”), ora il colosso di Mountain View offre un servizio in grado di cercare - al posto nostro - anche gli oggetti fisici che tendiamo a perdere. Un esempio? Le chiavi di casa, o quelle dell'auto. Questo nuovo servizio arriva dalla collaborazione con l'azienda Tile, specializzata in dispositivi Bluetooth da agganciare agli oggetti per poterli ritrovare.

Come sono fatti

Da quanto si apprende, i device intelligenti sono di vario tipo e design, e si adattano a ciò che vogliamo. Grazie alle diverse dimensioni disponibili, possono essere attaccati un po’ a ciò che si vuole tenere sotto controllo. Qualche esempio: prendono la forma di una carta di credito da inserire nel portafoglio o nella borsa, oppure sono bottoni adesivi da attaccare al telecomando o alla macchina fotografica, o ancora di quadratini forati da agganciare al portachiavi.

Come funzionano

Ma come funzionano questi piccoli dispositivi? In sostanza, dopo averli abbinati a un oggetto, si può usare l'assistente intelligente di Google per localizzarli. Di fatto, si può chiedere all'assistente "Fai suonare le chiavi" oppure "Dov'è il portafogli?". E il gioco è fatto.

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Gli Osservatori Digital Innovation del Politecnico di Milano sono un punto di riferimento qualificato sull’Innovazione Digitale in Italia.