Al contrario di quanto istintivamente si possa pensare, la pandemia in corso non ha provocato un generale aumento degli acquisti online degli italiani. Infatti, a beneficiare della chiusura di molti esercizi Retail e delle limitazioni agli spostamenti sono stati solo i comparti di prodotto, dall’Alimentare all’Informatica ed Elettronica, dall’Health&Care all’Arredamento e home living.
Ma mentre per questi comparti si è osservata una significativa accelerazione dell’eCommerce, con tassi di crescita anche triplicati rispetto al recente passato, per quelli di servizio si è assistito a un drastico crollo dei consumi anche sui canali digitali, con decrescite nette anche superiori al 60% del transato. Parliamo di settori come il turismo, i trasporti e il ticketing per eventi, storicamente protagonisti dell’eCommerce B2c italiano.
eCommerce e pandemia: crescita o decrescita?
Nel complesso, dunque, vanno sommati i due andamenti opposti. Il risultato finale è una leggera crescita nel 2020 dell’eCommerce B2c, pari al +3,4%, per un controvalore di 32,4 miliardi di euro; i comparti di prodotto sono cresciuti del +45%, pari a 25,9 miliardi di €, mentre quelli di servizio sono calati del -52%, per un valore degli acquisti online ridotto a 6,5 miliardi di euro.
Per il 2021, le prime stime ci portano a prevedere una crescita complessiva del +19%, con un consolidamento dei prodotti (+18%) e una parziale ma importante ripresa dei servizi (+22%).
La lettura di queste dinamiche spinge a porsi una domanda: la pandemia ha contribuito positivamente allo sviluppo dell’eCommerce B2c in Italia?
Se guardiamo esclusivamente al valore degli acquisti online, la risposta è no! Infatti, se proiettiamo i trend storici al biennio 2020-21, osserviamo una frenata alla crescita con una perdita potenziale di 4 miliardi di euro/annuo, dovuta al grande calo dei servizi non sufficientemente compensato dalla crescita dei prodotti.
Un nuova maturità dell'eCommerce italiano dopo la pandemia
D’altro canto, però, l’emergenza sanitaria ha modificato gli equilibri tra online e offline, forzando l’offerta a soddisfare le mutate esigenze di consumo e ad accelerare il suo processo di digitalizzazione e, dall’altro lato, spingendo i consumatori a un utilizzo più frequente dei canali online. Ha attivato, in sostanza, un generale processo di consapevolezza del digitale che ha portato i brand e i retailer a investire ancor più significativamente sull’eCommerce B2c e i consumatori a far cadere le ultime barriere all’acquisto online e ad affezionarsi ai canali digitali.
Questi cambiamenti sono segno di una collettiva maturazione che permetterà all’eCommerce B2c italiano di continuare a crescere anche in futuro e di essere sempre più centrale nelle strategie di ogni player.
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