La Smart City, o città intelligente è uno dei nuovi trend della Trasformazione Digitale che riguarda tutti gli ambiti applicativi urbani – dalla mobilità, al controllo del territorio, alla gestione dei flussi turistici, attraverso l’uso di tecnologie innovative quali Internet of Things (IoT), Intelligenza Artificiale, Big Data, Cloud Computing, Digital Twin e molto altro ancora.

Oggi le Smart City rappresentano un’evoluzione dell'urbanizzazione, con numerosi modelli già in atto sia a livello globale che in Italia. Tra le città più all'avanguardia nel mondo spiccano Barcellona e Zurigo, esempi di eccellenza in termini di innovazione e sostenibilità. Ma anche l'Italia è parte di questa rivoluzione, grazie a città come Milano e Trento.

Per aiutarci a comprenderle al meglio ci affideremo alle ricerche dell’Osservatorio Smart City del Politecnico di Milano, che ci aiuterà a scoprire il significato di Smart City e le sue principali caratteristiche, ma non solo.

In questa pagina:

  • Cosa sono e come funzionano le Smart City
  • Le caratteristiche di una Smart City
  • Quali sono le tecnologie delle Smart City
  • Le piattaforme al servizio delle Smart City
  • Quali sono le principali Smart City: alcuni esempi
  • I numeri della Smart City in Italia
  • Smart City e PNRR, fondi e missioni
  • Smart City, quali sono le barriere allo sviluppo urbano intelligente
  • Smart City, le opportunità per le città del futuro

Cosa sono e come funzionano le Smart City

Prima di tutto, capiamo insieme cosa significa Smart City fornendone una definizione:

L'espressione Smart City racchiude in sé una concezione della realtà urbana che travalica i confini tecnologici e che – in una visione ampia che spazia dalla mobilità all’efficienza energetica, dalla valorizzazione dei dati alla partecipazione attiva dei cittadini – si pone come obiettivo l’innalzamento degli standard di sostenibilità, vivibilità e dinamismo economico delle città del futuro.

In altre parole, si può affermare che, attraverso l’applicazione di tecnologie come l’Intelligenza Artificiale, le Smart City si prefiggono di migliorare la vita dei suoi abitanti e la gestione delle risorse.

Ma nello specifico, cosa offre una Smart City? Sono numerose le opportunità offerte da una “città intelligente” in grado di portare benefici su diversi livelli. Tra i più comuni, rispetto a una città tradizionale, troviamo:

  1. riduzione dei consumi energetici;
  2. ottimizzazione della raccolta dei rifiuti;
  3. sviluppo del trasporto pubblico e della mobilità sostenibile;
  4. digitalizzazione dei servizi per i cittadini.

Tutti questi vantaggi aiutano a far fronte alla crescita della popolazione urbana migliorando la vivibilità delle città, anche attraverso la riduzione del loro impatto ambientale e dell’inquinamento.

Le caratteristiche di una Smart City

Gli ambiti applicativi che permettono di attuare i principi della Smart City e che ne definiscono le caratteristiche fondamentali sono molteplici. Di seguito elenchiamo i principali:

  • Smart Mobility
  • Smart Lightining
  • sicurezza e controllo del territorio
  • monitoraggio del territorio
  • monitoraggio ambientale
  • raccolta dei rifiuti
  • Smart Grid
  • Smart Metering
  • Smart Tourism
  • Citizen Engagement
  • Comunità Energetiche Rinnovabili (CER)

Nei prossimi paragrafi, approfondiremo ognuna di queste tematiche.

Smart Mobility

Il primo ambito applicativo della Smart City è la Smart Mobility, o “mobilità intelligente”. Questa riguarda tutti gli elementi incentrati sulla mobilità intelligente che hanno l’obiettivo di fornire servizi flessibili, connessi, integrati, sicuri, accessibili e sostenibili. Tra questi troviamo il trasporto pubblico urbano e i servizi riguardanti la mobilità privata in città, ma anche soluzioni di Smart parking, di gestione intelligente del traffico, di localizzazione dei mezzi di trasporto, soluzioni di car sharing e di servizi di MaaS (Mobility as a Service).

Smart Lighting

La Smart Lighting fa invece riferimento a soluzioni tecnologiche per l’illuminazione pubblica, che diventa “intelligente”. Le lampade LED dei lampioni intelligenti, ad esempio, possono essere infatti interconnesse alla rete e fungere da hub per altre tecnologie, come sistemi di videosorveglianza. L’integrazione di queste funzionalità è un ottimo modo per diminuire i costi e, allo stesso tempo, svolgere altre funzioni come assistenza in casi di pericolo imminente, controllo dei parcheggi, dei percorsi dei mezzi di trasporto o del meteo.

Sicurezza e controllo del territorio

Tra gli ambiti applicativi della Smart City, ci sono anche diverse tecnologie dedicate alla sicurezza. Tra le più diffuse troviamo le telecamere intelligenti, che, senza violare la privacy dei cittadini, possono rielaborare le immagini per rilevare pericoli mediante Intelligenza Artificiale e Deep Learning. Oltre a questo, esistono anche soluzioni per la gestione di flussi di persone, come attraversamenti pedonali intelligenti e sistemi integrati di controllo.

Monitoraggio del territorio

Il monitoraggio dei rischi naturali del territorio, in una Smart City, ha l’obiettivo di rilevare e identificare situazioni territoriali potenzialmente pericolose, come il livello di fiumi, i rischi di franamenti, ecc. Tra le tecnologie abilitanti per il monitoraggio, troviamo sensori di rilevamento, droni per analisi del rischio idro-geologico e sistemi automatici di comunicazione alla popolazione, come quelli di messaggistica.

Monitoraggio ambientale

Il monitoraggio ambientale è quella branca della Smart City che si occupa del controllo e dell’analisi di parametri fondamentali per la salute del cittadino quali umidità, inquinamento acustico, temperatura e qualità dell’aria. Grazie ad appositi sensori diffusi per la città è possibile raccogliere dati per analisi diagnostiche, analisi predittive e prescrittive in grado di supportare decisioni relative alla sostenibilità ambientale e al miglioramento dei suddetti parametri.

Raccolta rifiuti nelle Smart City

In un progetto Smart City la sostenibilità è un aspetto cruciale e questa passa inevitabilmente anche da una corretta gestione dei rifiuti. In questo senso una tecnologia molto importante sono gli smart bins, o “cestini intelligenti”, che permettono di monitorarne il livello di riempimento, così da ottimizzare e risparmiare sul processo di raccolta dei rifiuti. Un'altra tecnologia diffusa per la raccolta rifiuti sono i sacchetti con tag RFId (acronimo di Radio-Frequency Identification, ossia Identificazione a Radiofrequenza), in grado di memorizzare informazioni che permettono di smistare i rifiuti in modo automatizzato.

Smart Metering

Altro fattore importante per la sostenibilità di una Smart City è lo Smart Metering, ovvero un sistema di “misurazione intelligente” nel settore energetico e in quello idrico. Nel primo caso, le tecnologie di Smart Metering più diffuse sono i contatori intelligenti per misurare, gestire e rendicontare i consumi dell'energia. Per Smart Metering Idrico, invece, si intende il monitoraggio dell’acqua e la riduzione delle perdite di distribuzione.

Smart Grid

Oltre alla misurazione, all’interno di una Smart City, è necessario poter controllare anche la distribuzione dell’energia. Per farlo, esistono soluzioni di Smart Grid (o “rete intelligente”), che consentono di ottimizzare la distribuzione dell’energia elettrica e diminuirne i consumi, grazie a sensori e software di gestione.

Smart Tourism

Diversamente dagli altri ambiti applicativi della Smart City, lo Smart Tourism, ossia il “turismo intelligente”, si occupa della gestione dei flussi turistici. Questo avviene tramite analisi quantitative e qualitative, grazie ad applicazioni utili per migliorare, ad esempio, l’efficienza degli spostamenti e della sicurezza urbana. Il suo obiettivo è altresì quello di permettere l’accessibilità ai servizi per turisti, mediante apposite piattaforme per facilitare la visita delle città e la partecipazione a eventi.

Citizen Engagement

Nella Smart City il Citizen Engagement, che letteralmente significa “coinvolgimento dei cittadini”, si riferisce alla partecipazione attiva, alla collaborazione e all'interazione dei residenti con le autorità locali, anche grazie a piattaforme tecnologiche che permettono di contribuire alla progettazione, alla gestione e al miglioramento della vita urbana. Si tratta di un mezzo per raccogliere informazioni o ricevere feedback dai cittadini, ed è anche un processo collaborativo e partecipativo che valorizza le competenze, le conoscenze e le esperienze della comunità locale.

Comunità Energetiche Rinnovabili (CER)

Le Comunità Energetiche Rinnovabili (CER) consistono in associazioni tra cittadini, pubbliche amministrazioni, piccole e medie imprese, privati, enti pubblici territoriali e attività commerciali che decidono di dotarsi di infrastrutture per la produzione di energia da fonti rinnovabili. Il modello è basato sui concetti di autoconsumo e di condivisione a seconda delle proprie risorse, per promuovere la transizione energetica e il maggiore coinvolgimento delle persone sui temi di sostenibilità.

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 Uno schema su quali sono le tecnologie e gli ambiti in cui è importante la smart city, la città del futuro

Quali sono le tecnologie delle Smart City

Dopo aver visto quali sono i principali ambiti applicativi, è necessario comprendere quali sono le infrastrutture tecnologiche necessarie per poter sfruttare a pieno questi sistemi e godere dei benefici che ne derivano. Tecnologie come l’Internet of Things, i Big Data, l’Intelligenza Artificiale, il 5G e il Cloud sono infatti la base da cui partire per arrivare a costruire una città intelligente. Scopriamo perché.

L'Internet of Things

L'Internet of Things (IoT) gioca un ruolo fondamentale nello sviluppo delle Smart City, consentendo la possibilità di collegare dispositivi e infrastrutture attraverso reti intelligenti per migliorare la gestione urbana. Grazie all'IoT, le città possono raccogliere e analizzare dati in tempo reale per ottimizzare servizi come i trasporti, l'illuminazione pubblica e la gestione dei rifiuti. Un esempio pratico è l'installazione di sensori intelligenti sui semafori, che regolano il flusso del traffico in base alle condizioni di congestione, riducendo i tempi di attesa e l'inquinamento.

Un altro metodo molto diffuso è l'uso di cassonetti intelligenti dotati di sensori che monitorano il livello di riempimento, ottimizzando i percorsi di raccolta dei rifiuti e riducendo i costi operativi. L'illuminazione pubblica intelligente, invece, può adattarsi automaticamente in base alla presenza di persone, riducendo i consumi energetici. Tutte queste applicazioni contribuiscono a perseguire gli obiettivi di una città intelligente, rendendo le città più efficienti, sostenibili e vivibili.

Il ruolo centrale dei Big Data nelle Smart City

Grazie alle diverse applicazioni della Smart City è possibile raccogliere un grande quantitativo di dati, ma questo da solo non basta. Per migliori sistemi complessi come quelli relativi alla gestione di una città, occorre anche comprendere e saper utilizzare adeguatamente la grande mole di informazioni raccolte.

Attraverso la valorizzazione e un corretto utilizzo degli open data è infatti possibile apportare migliorie sotto diversi aspetti, come ad esempio:

  • ottimizzazione dei processi e riduzione di tempi, costi e sprechi per diversi ambiti applicativi, come avviene nei già citati cestini intelligenti o nello Smart Metering;
  • supporto alla definizione di politiche pubbliche grazie a decisioni più consapevoli ed efficaci supportate da dati; i dati riguardanti il bike sharing e la micro-mobilità, per esempio, possono aiutare l’amministrazione a adottare scelte in questioni riguardanti la viabilità urbana;
  • creazione di nuovi prodotti/servizi in grado di rispondere più efficacemente alle esigenze degli utenti; ad esempio, un comune potrebbe decidere, in base ai dati raccolti, di scegliere i servizi più utilizzati dagli utenti e sviluppare un’app ad hoc a misura di cittadino;
  • personalizzazione dell’offerta da parte di servizi di assistenza stradale, servizi assicurativi o servizi di assistenza per la persona;
  • monetizzazione diretta dei dati grazie, ad esempio, alla vendita di informazioni riguardanti i consumi domestici;
  • eCommerce e Advertising tramite l’utilizzo di dati di profilazione per proporre una pubblicità mirata; infatti, alcune società private stanno trasformando mezzi di trasporto in “cartelloni pubblicitari” in movimento, capaci di tenere traccia di chi osserva la pubblicità ed effettuare attività di remarketing sui canali social.

L’intelligenza Artificiale

Tra le tecnologie più impattanti e con il maggiore potenziale non poteva ovviamente mancare l’Intelligenza Artificiale, i cui ambiti di applicazione stanno vivendo un momento di grande espansione. Si tratta di una componente chiave per il funzionamento delle Smart City, poiché, integrandosi con le altre tecnologie, permette di analizzare grandi quantità di dati in tempo reale e prendere decisioni “intelligenti” per migliorare la vita urbana.

In ambito sicurezza, ad esempio, le città possono utilizzare sistemi di videosorveglianza intelligenti che sfruttano l'IA per riconoscere comportamenti sospetti o incidenti e inviare segnalazioni tempestive alle autorità. Nel settore dei trasporti, l'IA può contribuire ad ottimizzare il traffico con sistemi predittivi che analizzano flussi di veicoli e prevedono congestioni, suggerendo percorsi alternativi in anticipo.

Un altro esempio è l'uso dell'IA nella gestione del consumo energetico: algoritmi avanzati possono prevedere picchi di utilizzo e ridurre gli sprechi, bilanciando automaticamente la distribuzione dell'energia in base alla domanda. Questi sono alcuni esempi applicativi di questa tecnologia dall’enorme potenziale e in grado di contribuire in modo significativo al miglioramento delle città.

Il 5G e le reti abilitanti per la città del futuro

Sviluppare una Smart City significa anche possedere delle infrastrutture per una rete che supporti le città del futuro. Anche la connettività è infatti una tecnologia senza la quale non sarebbe possibile abilitare tutte le soluzioni precedentemente elencate. Per far fronte a questa necessità vengono impiegate due tipologie di reti – LPWAN e mobili - diverse tra loro per diversi motivi.

Le reti LPWAN, acronimo di Low Power Wide Area Network, sono tecnologie a lungo raggio e a bassa velocità. Vengono principalmente utilizzate per il monitoraggio ambientale e l’illuminazione pubblica, in quanto basate su un ampio raggio di applicazione e non su aggiornamenti real-time. Tra le più conosciute c'è SigFox, caratterizzata da una comunicazione a senso unico e una velocità di trasferimento dati molto bassa, e LoRaWAN, una delle più utilizzate, in quanto impiega una tecnologia flessibile e complessa, che consente la trasmissione dati a bassa frequenza su lunghe distanze.

Le reti mobili invece, inizialmente nate per il mercato B2c, possono offrire risposte in tempo reale e con una latenza molto bassa, incrementando quindi la velocità di circolazione di dati tra tutti gli oggetti connessi delle Smart City. Queste, nel tempo, hanno iniziato a farsi strada anche per servizi come sicurezza, salute, turismo e logistica. Si tratta infatti di una soluzione molto adatta per avere risposte in tempi brevissimi di reazione, come necessario ad esempio nella gestione intelligente del traffico (semafori intelligenti, attraversamenti pedonali intelligenti, pannelli a messaggio variabile, e molto altro ancora).

L’applicazione delle tecnologie Cloud

Le tecnologie Cloud rappresentano un pilastro fondamentale nell'ecosistema delle Smart City, poiché permettono di gestire, archiviare e analizzare enormi quantità di dati in modo efficiente e sicuro. Grazie al Cloud Computing, le città possono centralizzare l'elaborazione dei dati raccolti da sensori, infrastrutture e dispositivi connessi, permettendo una gestione ottimizzata e coordinata dei servizi urbani.

Discorso simile anche per quanto riguarda il monitoraggio ambientale: i sensori installati in tutta la città possono, ad esempio, inviare dati al Cloud per analizzare la qualità dell'aria, rilevare inquinanti e prevedere situazioni di rischio per la salute pubblica. Un altro esempio è la gestione delle Smart Grid, dove i dati raccolti dai contatori intelligenti e dalle reti energetiche vengono elaborati nel Cloud per garantire una distribuzione più efficiente dell'energia. Infine, il Cloud è in grado di facilitare la collaborazione tra amministrazioni e cittadini, permettendo l'accesso a servizi digitali pubblici in tempo reale, migliorando così la trasparenza e l'efficienza amministrativa.

Le piattaforme al servizio della Smart City

Nell'ambito delle Smart City, due degli strumenti più innovativi che stanno trasformando la gestione e il monitoraggio delle città sono i Digital Twin e le Smart Control Room. Queste soluzioni avanzate offrono un livello di controllo e previsione senza precedenti, permettendo alle amministrazioni di simulare scenari, monitorare in tempo reale le infrastrutture e migliorare la gestione delle risorse urbane. Scopriamo nel dettaglio di cosa si tratta.

Il Digital Twin in una città intelligente

Il Digital Twin è una replica digitale accurata di un oggetto, infrastruttura o sistema fisico che permette di monitorare, simulare e ottimizzare le sue prestazioni in tempo reale. Nell'ambito di una Smart City, consente di creare un modello virtuale di intere città o di singole infrastrutture, come edifici, reti di trasporto o sistemi energetici. Questo strumento è fondamentale per anticipare problemi e migliorare la gestione urbana, poiché permette di testare scenari futuri senza impattare il mondo reale.

Ad esempio, un Digital Twin di una rete idrica può monitorare i flussi d'acqua, prevedere perdite o malfunzionamenti e ottimizzare l'uso delle risorse. Allo stesso modo, un Digital Twin di un sistema di trasporto può simulare l'impatto di nuovi percorsi o l'aumento di traffico, aiutando a prendere decisioni più informate. mento prezioso per rendere le città più sostenibili e resilienti.

Le Smart Control Room come centro di comando

Le Smart Control Room sono invece dei centri di comando avanzati all'interno delle Smart City, dove dati provenienti da sensori, infrastrutture e sistemi cittadini vengono raccolti, monitorati e analizzati in tempo reale. Queste sale di controllo sfruttano tecnologie come l'Intelligenza Artificiale, il Cloud e l'Internet of Things per fornire alle amministrazioni una visione d'insieme delle operazioni urbane e consentire una gestione proattiva delle risorse e dei servizi.

Le Smart Control Room permettono di monitorare diversi ambiti applicativi, fra cui la qualità dell'aria, la gestione del traffico, la sicurezza pubblica e il consumo energetico, reagendo rapidamente a emergenze o anomalie. Ad esempio, possono identificare congestioni stradali e regolare automaticamente i semafori o inviare squadre di soccorso in caso di incidenti. Grazie alla visione centralizzata e integrata, le Smart Control Room rendono le città più reattive, efficienti e capaci di adattarsi alle esigenze dei cittadini in modo dinamico e intelligente.

Quali sono le principali Smart City: alcuni esempi

Il concetto di Smart City è ormai sempre più conosciuto, così come sono sempre di più gli esempi di città che possono essere incluse all’interno di questa categoria, sia in Italia sia all’estero. Eccone alcuni esempi.

Le città più Smart nel mondo e in Europa

Sono sempre di più le città in giro per il mondo che possono essere considerate “intelligenti”, come testimoniato dalla nascita dello Smart City Index, un documento elaborato dall’Institute of Management Development che ogni anno stila una graduatoria di queste realtà. Ecco le prime 10 classificate nel 2024, che si sono distinte per essere riuscite a migliorare la qualità della vita quotidiana dei propri cittadini mediante l’applicazione della tecnologia:

  • Zurigo
  • Oslo
  • Canberra
  • Ginevra
  • Singapore
  • Copenaghen
  • Losanna
  • Londra
  • Helsinki
  • Abu Dhabi

La città più Smart del mondo risulta quindi essere Zurigo che, ormai da tempo, ha iniziato il suo percorso in questa direzione e che oggi può vantare un sistema di infrastrutture tecnologicamente avanzate soprattutto per quanto riguarda il loro ridotto impatto ambientale, ma non solo. Efficientamento energetico degli edifici, efficacia dei servizi pubblici, impiego esteso di soluzioni tecnologiche innovative e, più in generale, una qualità della vita particolarmente elevata sono solo alcuni degli elementi che rendono la città elvetica un esempio da seguire per le città del futuro.

In generale, guardando questa Top 10, risulta comunque evidente come sia proprio l’Europa l’epicentro di questa rivoluzione Smart, nonostante non manchino comunque città virtuose anche fuori dal vecchio continente come Canberra, Singapore o Abu Dhabi.

Nonostante nessuna delle nostre città compaia nei piani alti dello Smart City Index, anche in Italia troviamo diversi comuni virtuosi che hanno iniziato ad abbracciare questa nuova visione della città.

Esempi di Smart City in Italia

Come già accennato, l’applicazione delle diverse tecnologie che fanno parte delle “città intelligenti” è un’opportunità che diverse città italiane stanno cercando di cogliere. Tra queste spiccano:

  • Milano
  • Torino
  • Trento
  • Verona
  • Firenze

Tutte queste città si stanno attrezzando per sfruttare tutte queste nuove tecnologie, con l’obiettivo di migliorare la qualità di vita dei cittadini all’interno dei contesti urbani grazie ad interventi che mirano ad avere un impatto significativo in termini di miglioramento della viabilità, della gestione dei rifiuti e di tutti gli altri aspetti utili a rendere una città intelligente.

Ma le opportunità offerte dalle Smart City non trovano applicazione soltanto nelle grandi città. Anche se questo concetto è spesso associato solo ai grandi centri urbani, negli ultimi anni, anche comuni più piccoli hanno iniziato, seppure più lentamente, a dimostrare il loro interesse per le città del futuro, con l’86% dei comuni che prevede di investire in progetti di Smart City nei prossimi anni.

Dopo aver visto qualche dato utile a fornire un contesto della situazione in Italia vale la pena parlare di alcuni esempi pratici collegati agli ambiti applicativi fin qui discussi.

Come già accennato, grande attenzione è posta al connubio con soluzioni di Intelligenza Artificiale, come nel caso del progetto per la gestione dell’irrigazione di parchi e verde pubblico a Firenze, in cui le corrette quantità di acqua da erogare per il terreno sono definite in base alle condizioni di umidità, alle previsioni meteo e alla bagnatura fogliare, con la possibilità di individuare da remoto eventuali perdite o rotture agli impianti e permettere l’intervento degli operatori sul posto solo se necessario.

Un altro esempio di progetto innovativo in grado di migliorare un servizio fondamentale per i cittadini è quello realizzato a Verona, dove sono stati installati 160 impianti semaforici per far scattare il verde quando le ambulanze in codice rosso si trovano a 100 metri di distanza: come risultato si riducono i tempi di intervento e aumenta la possibilità di salvare vite umane.

I numeri del fenomeno Smart City in Italia

Passiamo ora a dare dati sul fenomeno della Smart City in Italia. In particolare, quelli emersi dalle ricerche dell’Osservatorio Smart City. Dai dati emerge che:

Nel 2023 il mercato Smart City in Italia raggiunge per la prima volta quota 1 miliardo di euro. Rispetto allo scorso anno la crescita risulta tuttavia significativamente ridimensionata (+11% vs. +23% del 2022) e inferiore rispetto a quella della media Europea (+21,9%), agli Stati Uniti (+20%) e al continente asiatico (+20,6%). Questo rallentamento potrebbe essere dovuto al PNRR, come vedremo a breve.

Le applicazioni più rilevanti in termini di valore degli investimenti rimangono l’Illuminazione pubblica, la Smart Mobility, lo Smart Metering e le Smart Grid,

Tuttavia, come rilevato, abbiamo assistito a un ridimensionamento della curva di crescita. Una diminuzione dovuta principalmente a dei cambiamenti legati al PNRR. Una questione, questa, che merita di essere analizzata più nel dettaglio.

Smart City e PNRR, fondi e missioni

I finanziamenti pubblici a supporto dei progetti di Smart City non mancano, grazie soprattutto al PNRR. Gli obiettivi previsti dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza si articolano infatti in sei missioni, tre delle quali fanno riferimento proprio a questo ambito:

Missione 1

La Missione 1 Riguarda i sistemi integrati di trasporto urbano e, in particolare, il MaaS, che verrà sperimentato nelle Città Metropolitane. Il Mobility as a Service permetterà di integrare diversi servizi di trasporto pubblico e privato mediante un unico canale digitale, in grado di dare supporto nella ricerca di informazioni, nella programmazione dei viaggi e nel pagamento unificato dei servizi.

Missione 2

La Missione 2 verte sulla Rivoluzione Verde e sulla Transizione Ecologica, con progetti riguardanti, ad esempio, l’implementazione di un trasporto pubblico più sostenibile, la riqualificazione di edifici pubblici già esistenti, il rafforzamento della mobilità ciclistica e interventi a favore di soluzioni di Smart Grid per una distribuzione elettrica più digitale e flessibile.

Missione 5

La Missione 5 fa invece riferimento ai Piani Urbani integrati, progetti di recupero e riuso di edifici già esistenti e di aree urbane sottoutilizzate, con l’obiettivo di contrastare il degrado urbano e trasformare zone vulnerabili in centri smart e sostenibili. Altre iniziative riguardano la promozione di progetti sinergici tra città e comuni limitrofi più piccoli.

Tuttavia, nel 2023, questo importante strumento si è rivelato essere un’arma a doppio taglio. Se da un lato i fondi del PNRR dedicati alle iniziative di Smart City hanno infatti permesso di ottenere risultati importanti come il Piano Italia 5G, lo sviluppo della Piattaforma Digitale Nazionale Dati (PDND), e la migrazione al Cloud; dall’altro il PNRR ha richiesto un ingente numero di risorse per il realizzarsi dei progetti e questo vincola i comuni nel predisporne di altri, con un altrettanto elevato livello di “smartness”, poiché il personale rimanente a disposizione è esiguo o assente. La revisione del PNRR nell’ambito di REPowerEU ha inoltre fatto sì che diversi interventi contenuti nella Missione 5 siano stati in parte svincolati da questi finanziamenti.

Smart City, quali sono le barriere allo sviluppo urbano intelligente

L’interesse per i progetti Smart City è in forte aumento e sebbene negli ultimi anni abbiamo assistito a una diminuzione delle barriere che ne rallentano l’avvio e lo sviluppo, ci sono ancora diversi problemi che rappresentano degli ostacoli importanti.

In generale, nonostante un leggero aumento dei comuni che hanno avviato progetti nel 2023 (12% vs. 10% nel 2022), persistono ancora ostacoli significativi allo sviluppo delle Smart City: la carenza di personale (52%) e la mancanza di risorse economiche (48%) e di competenze interne ai comuni (47%).

Quella della mancanza di competenze si conferma dunque essere una delle problematiche principali. La percentuale di comuni che possiede figure competenti al proprio interno è di appena il 23%. Se a questi aggiungiamo un ulteriore 21% che si affida a consulenti esterni, rimaniamo con un 56% che non ha alcun tipo di competenza né interna né esterna. Le lacune principali in questo senso riguardano l’uso di tecnologie innovative e la competenza nella gestione di progetti.

Smart City, le opportunità per le città del futuro

I progetti legati alla Smart City sono in costante aumento, e, guardando i dati, lo sono a ragion veduta. Trai comuni italiani che sono riusciti nel tempo a portare avanti progetti legati alla città di intelligente, l’80% ha effettivamente colto dei benefici in linea o superiori alle aspettative. Una tendenza confermata anche dalle prospettive future, con l’86% dei comuni che nei prossimi tre anni avvierà nuovi progetti legati a questo ambito, cercando di sfruttare nuove tecnologie e cavalcare nuovi trend.

Su tutti, il nuovo fronte a destare il maggiore interesse, è quello delle Comunità Energetiche Rinnovabili, ma non solo. Suscitano grande attenzione anche altre prospettive come quelle offerte dai progetti di Smart Land e, naturalmente, tutto ciò che è legato all’Intelligenza Artificiale come strumento a supporto dei processi decisionali

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