In Italia il limite per effettuare pagamenti contactless senza dover inserire il codice PIN è stato innalzato da 25 a 50 euro a partire dal primo gennaio 2021. La notizia è arrivata proprio nel momento in cui gli italiani provati dalla pandemia richiedevano strumenti di pagamento semplici e a prova di contagio.
Grazie alla sua comodità e all’ampia diffusione dei terminali abilitati presso gli esercenti, l’Italia è uno dei paesi che utilizza maggiormente il contactless, sostituendo sempre più il pagamento in contanti di piccoli importi. Una categoria di Digital Payment dunque sempre più importante, che merita un doveroso approfondimento. Come funzionano i pagamenti contactless e quanto sono diffusi? Che cosa prevede la normativa in termini di limiti e sicurezza per i pagamenti senza pin? Rispondiamo a queste domande nel seguito dell'articolo.
Che cosa sono i pagamenti Contactless: funzionamento e tecnologie
Facili, sicuri e veloci: i pagamenti contactless o contactless payment sono una modalità di acquisto sempre più diffusa. Per effettuare questo tipo di pagamento è sufficiente avere una carta contactless e avvicinarla (si parla di “contactless” proprio perché non è previsto l’inserimento nel terminale) al POS abilitato.
I pagamenti contactless includono tutte le transazioni nei negozi fisici effettuate attraverso un sistema di pagamento che non richiede il contatto tra dispositivo di pagamento (carta o dispositivo mobile) e terminale autorizzato al pagamento (POS).
La maggior parte delle carte attualmente in circolazione – di debito, credito, bancomat e prepagate – sono già abilitate per il pagamento in modalità contactless grazie alla tecnologia RFID (Identificazione a Radio Frequenza), mentre per il pagamento contactless tramite smartphone questi ultimi devono supportare la tecnologia NFC (Near Field Communication).
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Il limite per i pagamenti Contactless in Italia e in Europa
Tra marzo e maggio 2020, ben 49 paesi hanno annunciato un aumento (nella maggior parte dei casi un raddoppio) del limite per pagamenti contactless senza PIN.
Si tratta di una scelta non arbitraria o dettata dalla sola contingenza sanitaria, ma che segue le disposizioni e le regole dettate negli ultimi anni dai legislatori. In Europa, per esempio, la regolamentazione PSD2 (Payment Services Directive 2) aveva concesso già a partire dal 14 settembre 2019 la possibilità di innalzare i limiti fino a 50 euro a transazione.
Nella maggior parte delle nazioni, in realtà, è permesso effettuare pagamenti contactless per qualsiasi importo (è il caso dell’Italia). Il limite in questi paesi viene innalzato solo per la necessità di inserire o meno il codice PIN per finalizzare il pagamento. In altri casi, invece, come nel Regno Unito e in Francia, non è possibile effettuare pagamenti contactless inserendo il PIN: se viene superato il limite è necessario non solo l’inserimento del PIN, ma anche l’inserimento della carta nel POS.
Quanto è sicuro il Contactless?
Bastano pochi secondi per effettuare un pagamento contactless: si avvicina la carta al lettore e la transazione è fatta. Per le piccole cifre non serve nemmeno il PIN. Che cosa significa questo in termini di sicurezza?
Diversamente da quanto si possa pensare, il contactless garantisce la sicurezza della carta grazie ai meccanismi di autenticazione dei clienti. Infatti, non solo in Italia ma in tutta Europa, la PSD2 impone di verificare periodicamente che chi utilizza la carta ne sia effettivamente il proprietario. Infatti, si possono effettuare pagamenti senza PIN solo fino al raggiungimento della soglia cumulativa di 150 euro o per un massimo di 5 pagamenti consecutivi dall’ultima volta in cui è stato inserito il PIN.
È chiaro che, per quanto il sistema sia sicuro, è sempre opportuno applicare misure di sicurezza basilari, per esempio:
- assicurarsi che nessuno veda il codice PIN;
- scaricare l’app richiesta per il pagamento da cellulare solo dagli store ufficiali;
- attivare il servizio di notifiche offerto dalla propria banca per essere informati sui movimenti in entrata e uscita della carta ed individuare eventuali anomalie.
I Pagamenti Contactless in Italia
Negli ultimi anni il valore dei pagamenti contactless è cresciuto a doppia cifra, superando gli 81,5 miliardi di euro. Aumenta notevolmente anche il numero di transazioni mentre lo scontrino medio cala lievemente principalmente per 4 fattori:
- la cannibalizzazione da parte del contactless nei confronti dei pagamenti con carta tradizionale;
- gli effetti positivi del piano Cashback sulla propensione alle transazioni digitali
- l’aumento degli acquisti di minore importo con carte contactless anziché in contanti;
- l’uso delle carte contactless come biglietto sui mezzi di trasporto pubblico.
I POS abilitati a questo tipo di pagamento sono ormai 1,9 milioni, coprendo quasi il 90% del totale, mentre le carte abilitate in circolazione sono circa 80 milioni . Inoltre, per i prossimi anni si prevede una situazione ancora più consolidata grazie alla diffusione della versione contactless del circuito internazionale Bancomat.
Quali contingenze contribuiscono alla diffusione del contactless in Italia? Possiamo riassumerle così:
- l’ampia rete di terminali POS nei negozi del territorio;
- l’alto numero di carte abilitate;
- l'effetto pandemia e la preferenza dei pagamenti "senza contatto";
- la maggior facilità e velocità dell’esperienza di pagamento.
Il Contactless dopo la pandemia
Le modalità di pagamento senza contatto si sono affermate come valide alleate dei cittadini contro la diffusione del contagio da Covid-19. La riapertura di gran parte degli esercizi commerciali e il ritorno agli acquisti di prossimità nel periodo successivo al lockdown, infatti, non hanno riportato gli italiani alle precedenti abitudini di pagamento, ma anzi ad una sempre maggiore preferenza per i pagamenti contactless, complici i timori – più o meno motivati – rispetto ai contanti.
Questa crescita, sostenuta dal sempre maggior numero di carte contactless in circolazione, potrà beneficiare in futuro anche della nuova soglia dei 50 euro già citata in quest'articolo. Ancora più marcata è la crescita per i pagamenti tramite smartphone o wearable in negozio.
La pandemia ci ha costretto a cambiare le nostre abitudini e ad imparare diversi modi di lavorare, di comportarci, di vivere. Potrebbero davvero essere cambiate le nostre abitudini di pagamento?
Covid-19 e Pagamenti: è possibile una esperienza "Full-Contactless"?
- Autore
Direttore dell'Osservatorio Innovative Payments
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