Chi è l'Innovation Manager: voucher, requisiti e novità

26 febbraio 2024 / Di Alessandra Luksch / 0 Comments

L'Innovation Manager è una figura che "nasce" per affiancare le imprese nella riorganizzazione necessaria per far fronte alla trasformazione tecnologica. Il decreto MISE del 2019, con annesso Voucher per l'Innovation Manager, ha suggellato il ruolo di questa figura, definendone caratteristiche, competenze e sua centralità all'interno delle strategie di innovazione delle imprese.

Attraverso la Ricerca dell’Osservatorio Startup Thinking del Politecnico di Milano, approfondiremo:

  • Chi è un innovation manager?
  • Come si diventa Innovation Manager?
  • Cosa fa un Open Innovation Manager?
  • Come funziona voucher Innovation Manager?
  • Come iscriversi all'elenco degli innovation manager?

Analizzeremo, inoltre, gli aspetti salienti che caratterizzano la professione di Innovation Manager, illustrando le ultime novità relative ai voucher istituiti dal MISE

Chi è e cosa fa l’Innovation Manager

Cosa fa, nel concreto, un Manager dell'Innovazione? Cosa deve cercare esattamente le aziende che vogliono ricorrere a questa figura?

Il Decreto MISE, definisce l'Innovation Manager come un professionista specializzato in ambito digitale, in grado di interpretare, definire e realizzare progetti e processi di digitalizzazione e riorganizzazione aziendale.

Questo “regista” del processo di innovazione svolge la sua funzione assumendo innanzitutto il ruolo di Esploratore, al fine di individuare le opportunità per l’impresa.

In secondo luogo, svolge il ruolo di Evangelista dell’innovazione o Change Manager, occupandosi dell’introduzione e dello sviluppo di una nuova cultura dell’innovazione in tutta l’organizzazione.

Infine, assume il ruolo di Abilitatore, per lo svolgimento di attività manageriali: l’analisi e la valutazione dei risultati, l’introduzione di nuove metodologie e la gestione del portafoglio progetti.

Come si diventa Innovation Manager: i requisiti

Se astrattamente parliamo di un vero e proprio eroe dell'innovazione, nel concreto l'Innovation Manager è un ruolo complesso, con competenze trasversali che spaziano dalla tecnologia, ai processi, alla gestione, fino ai mercati finanziari.

In realtà, le capacità principali di un buon Innovation Manager sono altre, che possiamo definire soft skills. E questa non è affatto una sorpresa, dato che un Manager dell'Innovazione con la M maiuscola può rischiare di incontrare contesti organizzativi ostili, poco avvezzi al cambiamento o, peggio, caratterizzati dalla sindrome del “not invented here” (vale a dire il timore di sperimentare soluzioni esterne). Sono tre, in particolare, le soft skill necessarie, cioè Leadership, Visione strategica, Creatività e curiosità. Con il "bonus" dello Storytelling.

Leadership

La leadership è fondamentale per motivare le persone e stimolare il cambiamento. Il compito principale dell’Innovation Manager consiste proprio nell’individuazione delle opportunità e la diffusione di cultura e metodi per l’innovazione.

Visione strategica

Con la visione strategica si fa riferimento alla capacità di individuare gli elementi e i trend che avranno un impatto sull’impresa o sul mercato in cui opera, nonché di motivare l’organizzazione nel suo processo di evoluzione.

Creatività e curiosità

Per stimolare la ricerca di nuove opportunità, lo spirito innovativo e l’apertura mentale creatività e curiosità sono capacità essenziali.

Storytelling

Un ulteriore requisito per questo professionista è la capacità di storytelling. Si tratta di una tecnica di comunicazione e persuasione basata su una narrazione, che stimola l’identificazione e la condivisione da parte di chi ascolta. Il processo di storytelling è essenziale per affrontare l’innovazione nelle imprese. Costruendo e condividendo storie basate su esperienze personali condivise, infatti, è più facile coinvolgere e persuadere le persone.

Cosa fa un Open Innovation Manager

Il Voucher ministeriale del 2019, unitamente alla recente introduzione di quello del 2023, è solo l'ultimo atto di un processo già in atto da tempo. Un percorso che ha contribuito a conferire alla figura dell'Innovation Manager assoluta centralità nel contesto di trasformazione digitale e che poggia su diversi principi.

Se è vero che l’innovazione dovrebbe essere responsabilità di tutta l’organizzazione, è altrettanto vero che ancora molte imprese non hanno gli strumenti, le competenze o lo spirito di iniziativa necessari per gestire un processo di ammodernamento. Ed è qui che entra in gioco l’Innovation Manager, necessario per almeno tre motivi:

  • l’innovazione è un processo complessoche richiede una cultura aziendale di base e, quando questa è assente, occorre un soggetto che promuova la sperimentazione e l’accettazione del fallimento come passo talvolta inevitabile per il raggiungimento del successo;
  • il mercato cambia rapidamentee occorre non solo promuovere un’innovazione sostenibile nel tempo ma, ancora meglio, anticipare i cambiamenti delle esigenze e dei comportamenti dei clienti per offrire prodotti e servizi in linea con i trend;
  • l’innovazione non è solo tecnologia, perché non si parla solo di nuovi prodotti o servizi ma anche di nuovi modelli di business orientati sui bisogni dei clienti e basati su criteri di efficienza e flessibilità.

Come funziona voucher Innovation Manager

Il Voucher Innovation Manager istituito per la prima volta dal Ministero dello Sviluppo Economico (MISE) nel 2019, oltre a definirne le il ruolo, ha previsto un quadro di incentivi alle piccole e medie imprese che intendevano affidarsi a un professionista dell’innovazione. Con questo provvedimento il Ministero dello Sviluppo Economico stanziava fino a 80.000 euro per le PMI che desideravano avvalersi di un consulente per l’Innovazione Digitale in diverse aree dell’innovazione:

Nel 2023 è stato istituito un altro voucher per sostenere i processi di trasformazione tecnologica e digitale nelle PMI e anche nelle reti di impresa, introducendo figure manageriali per implementare una o più tecnologie abilitanti previste dal Piano Nazionale Impresa 4.0. Nello specifico, le tecnologie elencate dal MISE sono le seguenti:

  • Big data e analisi dei dati;
  • Cloud, Fog e Quantum Computing;
  • Cyber Security;
  • tecnologie della Next Production Revolution (NPR), da integrare nei processi aziendali, anche e con particolare riguardo alle produzioni di natura tradizionale;
  • simulazione e sistemi cyber-fisici;
  • prototipazione rapida;
  • sistemi di visualizzazione, realtà virtuale (RV) e realtà aumentata (RA);
  • robotica avanzata e collaborativa;
  • interfaccia uomo-macchina;
  • manifattura additiva e stampa tridimensionale;
  • internet delle cose e delle macchine;
  • integrazione e sviluppo digitale dei processi aziendali;
  • programmi di Digital Marketing;
  • programmi di open innovation.

Il voucher, con una dotazione finanziaria di 75 milioni di euro, prevede uno stanziamento fino a 40.000 euro per le Micro e Piccole Imprese e fino a 25.000 euro per le Media imprese. Rispetto al 2019, questo voucher ha previsto anche un contributo fino a 80.000 euro per le raccolte di impresa.

Come iscriversi all'elenco degli innovation manager

Il 29 luglio 2019 sono anche stati stabiliti i termini e le modalità di iscrizione all’Elenco Nazionale dei Manager dell'Innovazione, elenco ufficiale che permette di identificare le figure professionali abilitate a svolgerei progetti finanziabili secondo il Decreto.

I candidati in possesso dei requisiti necessari per l’iscrizione (titoli di studio, esperienze, specializzazioni, ecc), potranno offrire consulenza nelle aree in cui sono specializzati.

Sono oltre 9000 gli Innovation Manager Iscritti all'albo e 3615 le imprese che hanno fatto domanda per il Voucher. Agli originari 50 milioni di euro è stata aggiunta a inizio 2020 una dotazione finanziaria di circa 46 milioni di euro. Il provvedimento è stato adottato per assegnare le risorse alle 1.784 domande di agevolazione di imprese che non era possibile finanziare con la dotazione originaria. Si tratta di una misura importante che intende stimolare l'avvicinamento ai nuovi trend dell’innovazione in un comparto.

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  • Autore

Direttore degli Osservatori Startup Intelligence e Digital Transformation Academy