Gli Innovation Contest nella crescita delle startup italiane

Aggiornato il / Creato il / Di Cristina Marengon

Rispetto a contesti internazionali, l’ecosistema delle startup innovative italiane deve ancora far fronte a diversi ostacoli, ma qualcosa sta cambiando.

Nel 2021 gli investimenti in Equity per le startup hi-tech sono più che raddoppiati rispetto al 2020, raggiungendo il valore di 1,4 miliardi di euro.

Tra i fautori di questa crescita si trovano diversi finanziatori, formali e informali, italiani e internazionali. Tuttavia, possiamo considerare anche altri finanziamenti “complementare” per le start up: gli Innovation Contest.

 

Cosa sono gli Innovation Contest?

In senso ampio, gli Innovation Contest (IC) sono concorsi mirati a selezionare i migliori progetti che, facendo leva sull’innovazione tecnologica, siano in grado di offrire una soluzione innovativa per un determinato obiettivo.

Il tema e la scadenza del contest sono stabiliti dagli organizzatori (organizzazioni o individui)< che, rivolgendosi al pubblico generale o a un target specifico (come le start-up), si appellano alla loro creatività e alle loro competenze.

L’attivazione più ricorrente dei concorsi è quella realizzata da abilitatori, che operano senza il supporto di sponsor (come aziende interessate alle soluzioni fornite dai solver). Un minor numero di gare, invece, possiede almeno un’azienda tra gli sponsor (spesso come parte di iniziative di Open Innovation) oppure è coordinata da un’autorità pubblica, affiancata o meno da un team organizzativo.

Tuttavia, empiricamente sembra che la migliore struttura dei concorsi debba prevedere un abilitatore come organizzatore effettivo, supportato da uno sponsor aziendale.

Gli obiettivi dei contest sono molteplici:

  • Trovare una soluzione pratica per un problema esistente;
  • Raccogliere idee o individuare startup da acquisire;
  • Incentivare l’innovazione all’interno dell’azienda sponsor;
  • Promuovere l’educazione e l’approccio imprenditoriale all’interno del management aziendale.

Per quanto riguarda la distribuzione geografica, il fulcro del fenomeno degli IC tende a essere concentrato nelle regioni del nord Italia, mentre la restante parte è suddivisa pressoché equamente tra isole, centro e del sud della penisola.

 

Come funziona il sistema di premiazione degli IC?

Una componente estremamente rilevante degli IC è il sistema di premiazione. I partecipanti ai contest possono essere premiati secondo tre alternative:
1. Premi monetari: sovvenzioni, investimenti in equity o prestiti (capitale di debito) da parte dello sponsor o dell’organizzatore;
2. Premi non monetari: servizi intangibili e benefici di varia natura mirati a migliorare le capacità imprenditoriali, favorire la visibilità o supportare la crescita delle startup vincitrici;
3. Una combinazione di premi monetari e non.

 

Premi non monetari

In Italia prevalgono i premi non monetari. Questo significa che i vincitori sono ricompensati soprattutto con servizi (il cui valore effettivo è spesso ambiguo) e che, con questa soluzione, gli organizzatori e sponsor non erogano un vero e proprio pagamento che soddisfi appieno le necessità di finanziamento delle start up.

I premi non monetari i più diffusi in Italia sono:

  • Attività di mentoring;
  • Programmi di incubazione;
  • Corsi di formazione;
  • Programmi di accelerazione;
  • Visibilità e networking;
  • Altri (utilizzo gratuito di piattaforme, stage in aziende consolidate, sconti, campagne marketing, servizi legali, alloggi).
Questi servizi, talvolta offerti in pacchetti che includono più opzioni, sono molte volte definiti in maniera poco chiara. Un esempio è la mancanza di una netta distinzione tra programmi di incubazione e programmi di accelerazione. Questo è un segnale di quanto sia ancora necessario definire e consolidare l’intero sistema.

 

Premi monetari

Come già accennato, in Italia i premi monetari sono meno frequenti rispetto a quelli non. L’ammontare di questi riconoscimenti è in genere molto basso (spesso si parla di cifre inferiori a 15.000 euro per team vincitore). Ne consegue che il seed investment, ovvero il capitale investito in prima fase della startup innovative, non viene in alcun modo compensato. I premi monetari potrebbero, eventualmente, solo complementare o abilitare il financing rounds, ossia la raccolta complessiva del capitale di rischio.

 

In conclusione

Nonostante siano stati fatti diversi passi avanti nel settore delle startup, per quanto riguarda gli Innovation Contest c’è ancora molta strada da fare. Rivederne la struttura e intervenire sul sistema delle premiazioni (sia che si tratti di premi monetari che non) può essere un primo passo importante per lo sviluppo delle fasi iniziali dell’imprenditorialità italiana. Sebbene le competizioni siano rilevanti soprattutto in termini di visibilità acquisita, ricompensare le startup con premi che possano permettere loro di ottenere investimenti in equity o accedere a prestiti può rappresentare un importante aiuto nella competizione con i più sviluppati ecosistemi europei.

 

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  • Autore

Ricercatrice dell'Osservatorio Digital Content e dell’Osservatorio Startup Hi-tech