Sprint Execution: il valore aggiunto del Design Thinking

29 ottobre 2018 / Di Claudio Dell'Era / 0 Comments

Il paradigma del Design Thinking può assumere forme e interpretazioni diverse, a seconda della natura delle aziende coinvolte, delle sfide specifiche e degli obiettivi del progetto di innovazione. La Sprint Execution è una di queste: un modello dinamico, sprint appunto, in cui il consumatore finale, destinatario principale dell'innovazione, è protagonista stesso nella realizzazione di tale innovazione.

 

Cosa si intende per Sprint Execution

Entriamo dunque nel vivo della questione. Con questa tipologia di Design Thinking ci si pone un obiettivo abbastanza chiaro: realizzare un prodotto da lanciare sul mercato, attenendosi a quelle che sono le esigenze degli utenti. E farlo in fretta!

La rapidità della prototipizzazione, il time to market, è uno dei punti cruciali, quando si parla di Sprint Execution. Ciononostante, il prodotto stesso sarà soggetto a migliorie, dopo aver analizzato quelle che sono le reazioni degli utenti stessi. La Sprint Execution, dunque, si differenzia dalle altre tipologie di Design Thinking proprio per l’User Contribution, con il consumatore finale – l’utilizzatore – che viene coinvolto in una fase di test del prodotto. Una fase di test dalla quale l’azienda dovrà percepire il valore percepito dagli utenti.

 

Il valore aggiunto di un approccio "Sprint"

Si tratta di un approccio spesso legato a contesti soggetti a rapidi cambiamenti. E anche per questo è molto diffuso tra le startup, che si trovano di frequente nella situazione di dover comprendere nel minor tempo possibile quali siano i pro e i contro delle soluzioni che stanno ipotizzando di lanciare sul mercato. Nello Sprint Execution, il rapporto con il mercato di destinazione è ancor più intenso di quanto non lo sia nell’approccio Creative Problem Solving.

Proprio il mercato offre conoscenza e valore per l’innovazione, non più in termini di bisogni o desideri, ma in termini di esperienza diretta rispetto a prodotti embrionali che vengono velocemente lanciati e testati. Si può affermare, insomma, che la Sprint Execution sia la tipologia di Design Thinking più coerente alle dinamiche che contraddistinguono, oggi, l’innovazione digitale.

 

Diffusione della Sprint Execution

Dalle ricerche effettuate dall’Osservatorio Design Thinking for Business del Politecnico di Milano, l’adozione di un approccio Spint Execution riguarda quasi la metà delle imprese che forniscono servizi di consulenza basati sul paradigma del Design Thinking: il 49%, per la precisione.

Sempre secondo la ricerca, questo modello rappresenta una leva dominante nella categoria Digital Agency, al punto che la totalità di strutture in questa categoria adotta l’approccio Sprint Execution (100%). Lo stesso è particolarmente diffuso anche tra i consulenti strategici (46%) e gli sviluppatori tecnologici (45%), mentre lo utilizza circa un terzo dei Design Studio.

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  • Autore

Professore Associato presso la School of Management del Politecnico di Milano e co-fondatore di LEADIN'Lab, Laboratorio di LEAdership, Design and Innovation. Gli interessi di ricerca di Claudio Dell'Era si concentrano sui temi Design Thinking e Design-Driven Innovation. Ha pubblicato più di 50 articoli scientifici in riviste internazionali come Journal of Product Innovation Management, Long Range Planning, R&D Management, International Journal of Operations & Production Management, Industry & Innovation, International Journal of Innovation Management.