Retail online e fisico: la coppia che convince?

13 marzo 2019 / Di Valentina Pontiggia / 0 Comments

Continuano le contaminazioni tra mondo fisico e digitale in ambito Retail. Sta crescendo l’attenzione delle grandi Dot Com verso il mondo tradizionale. E le aperture di punti vendita fisici ne sono la prova.

Queste mosse hanno un triplice obiettivo:

  1. stabilire un punto di contatto con i clienti;
  2. ridurre i costi di consegna grazie al servizio di Click&collect;
  3. avere nuovi centri logistici per evadere ordini eCommerce in modo più tempestivo.

 

Amazone e Alibaba verso un "New Retail"

Amazon, dopo l’acquisizione di Whole Foods e l’apertura di alcuni Amazon Go (entro il 2021, è prevista la diffusione del formato in larga scala con oltre 3.000 nuovi negozi, anche in Europa), sta pensando di aprire una decina di nuovi supermercati nelle principali città statunitensi per proporre una gamma di prodotti mass market a prezzi più contenuti (rispetto all’offerta di Whole Foods) e per avere nuovi punti di evasione di ordini eCommerce.

La cinese Alibaba sembra sempre più vicina al concetto di new Retail coniato da Jack Ma nel 2016 che vede il futuro del Retail come unione tra online, offline, piattaforme logistiche e big data. Attraverso la catena di supermercati Hema l’esperienza dei consumatori è realmente omnicanale: è possibile acquistare online attraverso l’app e ricevere la spesa gratuitamente a casa in mezz’ora (entro un raggio di 3 km dal punto vendita), fare clicca e ritira in store a un orario stabilito o fare acquisti online direttamente in negozio (con consegna a domicilio) scansionando i codici dei prodotti esposti.

 

Le insegne tradizionali verso un Retail omnicanale

Parallelamente a tutto ciò, sono sempre più le insegne della distribuzione tradizionale che stanno progettando soluzioni ibride online-offline, per fronteggiare la competizione.

All’ultimo NRF di New York, l’evento più importante per il mondo Retail, sono state diverse le dichiarazioni in questo senso. Walmart ha parlato di un investimento in innovazione digitale pari a 12 miliardi nel 2018 (ossia il 3% del suo fatturato) per sviluppare sempre più la sua presenza omnicanale: nel 2019 vuole raggiungere oltre 2.100 punti fisici di raccolta di ordini online (Click&collect) e utilizzare lo stock di oltre 800 punti vendita per evadere spese eCommerce. E ancora nel 2020 si è posta l’obiettivo di avere 3.100 punti vendita progettati per il Drive&collect.

Kroger ha invece posto l’attenzione sulla necessità di abilitare collaborazioni su più fronti per sviluppare nuove competenze e servizi in ottica omnicanale. A questo proposito si cita l’alleanza tra il colosso e Alibaba, Ocado e Nuro per sviluppare congiuntamente soluzioni innovative di consegna a domicilio.


La direzione di sviluppo sembra essere più chiara che in passato, nonostante non ci sia ancora un modello di riferimento riconosciuto come sicuramente vincente. Percepire l’online e il fisico come elementi complementari sembra essere il punto di partenza per approdare a una nuova idea di commercio.

 

  • Autore

Direttore degli Osservatori eCommerce B2c e Innovazione Digitale nel Retail