La Commissione Ue ha presentato le sue linee guida etiche sul tema Intelligenza Artificiale. Tra le indicazioni troviamo, ad esempio, il fatto che debba essere sempre presente un controllo umano sulla “macchina”, così da migliorare l'agire umano e non ridurre la sua autonomia, e che i cittadini debbano essere sempre informati dell'utilizzo dei loro dati personali, in linea con quanto definito nel GDPR.
AI e Sanità: un rapporto da gestire con... cura
Si tratta di due principi fondamentali che impatteranno sulla diffusione dell’Intelligenza Artificiale anche in ambito sanitario, dove le applicazioni di questa tecnologia sono numerose e dove ci si aspetta una forte crescita a livello mondiale: secondo una recente ricerca di Frost & Sullivan’s il mercato dell’AI in Sanità arriverà a 6 miliardi di dollari nel 2022, con un tasso annuo di crescita del 68%.
Tuttavia, ritengo che per ottenere questi tassi di crescita occorrerà rispettare realmente i principi definiti dall’Ue, affinché possa aumentare la “fiducia” di medici e cittadini rispetto a questo ambito.
Il rapporto medico - macchina
Da un lato, infatti, è necessario sottolineare che il rapporto umano nel processo di cura è assolutamente imprescindibile e insostituibile: l’Intelligenza Artificiale che consente, ad esempio di definire una diagnosi sulla base dei dati clinici (e non) del paziente, supporterà il medico nella presa di decisioni in modo più rapido e la personalizzazione della cura rispetto alle caratteristiche del paziente. Il medico, quindi, non sarà sostituito dalla macchina, ma quest’ultima gli consentirà di ridurre il tempo per cercare e incrociare informazioni necessarie a effettuare una diagnosi e gli permetterà di utilizzare questo tempo nel dialogo e nella relazione con il paziente.
Le implicazioni per la Privacy dei pazienti
Dall’altro lato, è importante garantire la massima sicurezza nel trattamento di dati e informazioni di tipo clinico – e quindi altamente sensibili – riguardanti i pazienti che vengono raccolti e processati per lo sviluppo di algoritmi di Intelligenza Artificiale e che poi potrebbero essere utilizzati per effettuare analisi epidemiologiche, identificare in anticipo possibili rischi di contrarre malattie e altro.
Intelligenza Artificiale e Sanità in Italia: la Ricerca degli Osservatori Digital Innovation
È interessante studiare e cercare di capire come il tema dell’Intelligenza Artificiale venga ad oggi percepito anche in Italia da parte di medici e cittadini. I medici pensano che l’AI possa sostituirli? O che, grazie al suo supporto, possano migliorare la cura al paziente? E i cittadini si fiderebbero della diagnosi di un robot?
Si tratta di argomenti che analizzato nell’ambito della Ricerca dell’Osservatorio Innovazione Digitale in Sanità.
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