Il Fascicolo Sanitario Elettronico (FSE) è un asset fondamentale per la raccolta dei dati sui pazienti, nonché una piattaforma chiave per lo sviluppo del modello della Connected Care che potrebbe dare la spinta verso l'adozione di nuovi servizi innovativi. Vediamo perciò quali sono le sue caratteristiche e benefici, con un quadro sui livelli di adozione e il suo impatto sul sistema sanitario, attraverso la Ricerca dell’Osservatorio Sanità Digitale del Politecnico di Milano.
Che cos'è e a cosa serve il Fascicolo Sanitario Elettronico
Il Fascicolo Sanitario Elettronico (FSE) è lo strumento digitale attraverso cui i cittadini possono tracciare e consultare la propria storia sanitaria, effettuando l'accesso con modalità e credenziali stabilite dalla Regione di assistenza (es. SPID, TS-CNS).
I suoi principali obiettivi sono:
- prevenzione, diagnosi, cura e riabilitazione;
- studio e ricerca scientifica in campo medico, biomedico ed epidemiologico;
- programmazione sanitaria, verifica della qualità delle cure e valutazione dell'assistenza sanitaria.
Nel rispetto del consenso dell’assistito, è possibile condividere l'accesso al Fascicolo Sanitario Elettronico con i professionisti sanitari e socio-sanitari. Da questa possibilità si deduce il beneficio principale del FSE fascicolo sanitario elettronico: consentire ai cittadini di accedere a tutti i documenti e informazioni sanitarie relativi alla propria storia clinica e, allo stesso tempo, permettere ai professionisti sanitari che lo hanno in cura di visualizzare tali informazioni per avere sotto controllo il suo stato di salute e prendere decisioni più mirate relativamente al processo di cura e assistenza.
Quali informazioni contiene il Fascicolo Sanitario Elettronico
Sebbene la costituzione del Fascicolo Sanitario Elettronico sia stata stabilita a livello centrale, spetta alle singole Regioni definirne le specifiche caratteristiche. Tuttavia è previsto un nucleo minimo di informazioni che devono essere contenute nel FSE, che comprende:
- dati identificativi e amministrativi dell'assistito;
- referti;
- verbali di pronto soccorso;
- lettere di dimissione;
- profilo sanitario sintetico (PSS);
- dossier farmaceutico;
- consenso o diniego alla donazione degli organi e tessuti.
In particolare, il Profilo Sanitario Sintetico (PSS o Patient Summary), compilato dal medico di famiglia o dal pediatra, è definibile come una "carta d'identità sanitaria" dell'assistito, dato che include le informazioni principali riguardanti la salute del cittadino (rilevanti soprattutto in casi di emergenza).
Tra i dati e documenti integrativi, quindi non obbligatori, presenti nei fascicoli sono inclusi:
- prescrizioni di prestazioni specialistiche o di farmaci;
- prenotazioni;
- piani diagnostici-terapeutici;
- vaccinazioni;
- taccuino personale dell’assistito (sezione in cui il paziente può autonomamente aggiungere informazioni e documenti ritenuti rilevanti).
Nel 2021 sono state anche pubblicate sul sito di AgID le linee guida per l’attuazione del Fascicolo Sanitario Elettronico 2.0, o FSE 2.0, che costituirà un potenziamento dell’attuale fascicolo sanitario online.
Infatti, il Fascicolo Sanitario Elettronico 2.0 permetterà ai professionisti sanitari di accedere a un’unica fonte di dati e informazioni cliniche sui pazienti e offrirà ai cittadini un unico punto di accesso ai servizi sanitari. Inoltre, sarà possibile valorizzare maggiormente i dati raccolti per supportare la ricerca e migliorare la programmazione sanitaria.
Diffusione del Fascicolo Sanitario Elettronico
Come si rileva sul sito del monitoraggio del Fascicolo Sanitario Elettronico di AgID, ad oggi questo strumento risulta attivo in tutte le Regioni italiane. Dalla Ricerca dell'Osservatorio emerge tuttavia che il FSE continua a presentare forti criticità, derivanti principalmente dalla limitata e disomogenea alimentazione dello stesso sul territorio nazionale e dal caricamento di informazioni cliniche, spesso non strutturate, che non consentono analisi per migliorare la cura.
Se nel 2021 l’Osservatorio aveva registrato un aumento molto rilevante sull’utilizzo del Fascicolo Sanitario Elettronico da parte dei cittadini, i risultati del 2022 mostrano una “frenata” alla sua diffusione: il 54% dei cittadini dichiara di conoscere il FSE (dato sostanzialmente stabile rispetto al 2021), mentre il 35% del campione intervistato ha effettuato almeno un accesso (contro il 33% del 2021). Tuttavia, il 53% di loro afferma di avere usato il Fascicolo Sanitario Elettronico solo per le funzionalità legate all’emergenza Covid, ad esempio per certificati vaccinali e Green Pass. Ne consegue che, attenuata la necessità di utilizzare questi servizi, il FSE non sia cresciuto ulteriormente in termini di diffusione.
Per quanto riguarda le funzionalità del Fascicolo Sanitario Elettronico non legate all’emergenza Covid, l’Osservatorio ha individuato come quelle maggiormente utilizzate da parte dei cittadini l’accesso alle ricette elettroniche e ai referti e la prenotazione di esami e visite. Relativamente ai pazienti cronici o con problematiche gravi, che utilizzano più frequentemente il FSE rispetto alla media della popolazione, la possibilità di visualizzare l’andamento dei propri parametri clinici e di consultare informazioni specifiche sulla propria patologia rappresentano i servizi più interessanti per il futuro.
Fascicolo elettronico sanitario e PNRR
Il PNRR (acronimo di Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza) all’interno della Missione 6, dedica un investimento totale di 610 milioni di euro legati all’ “adozione e utilizzo dell'FSE online da parte delle Regioni”. Tra questi, 299,6 milioni di euro sono destinati al potenziamento dell’infrastruttura digitale dei sistemi sanitari, mentre i restanti 311,4 milioni serviranno ad aumentare le competenze digitali dei professionisti del sistema sanitario, tema chiave per consentire l'utilizzo effettivo del fascicolo elettronico sanitario.
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- Autore
Direttrice dell'Osservatorio Sanità Digitale e dell'Osservatorio Life Science Innovation
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