PNRR, i fondi e le missioni per i Beni Culturali

Aggiornato il / Creato il / Di Eleonora Lorenzini

Il PNRR (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza) è un documento strategico adottato dal governo italiano per rilanciare l'economia attraverso l’Innovazione Digitale, la transizione ecologica e l'inclusione sociale. Nell’ambito dei Beni Culturali numerosi sono i progetti presentati per ottenere i fondi e, quasi la metà di questi, sono stati approvati. Attraverso le survey realizzate dall’Osservatorio Innovazione Digitale nei Beni e Attività Culturali del Politecnico di Milano, in questo articolo scopriremo alcuni degli ambiti in cui si stanno sviluppando i progetti musei e teatri italiani in relazione a PNRR e Beni Culturali.

PNRR, la missione per l’innovazione nei Beni Culturali

Il PNRR, acronimo di Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, è un documento strategico adottato dal Governo italiano per utilizzare i finanziamenti del Fondo Next Generation EU (NGEU), presentato il 30 aprile 2021 alla Commissione Europea e approvato il 13 luglio 2021. Dal piano europeo all’Italia arrivano 191,5 miliardi di euro, integrati con i 30,6 miliardi del Fondo complementare (un piano nazionale di investimenti, complementare al PNRR) e da ulteriori 26 miliardi destinati a opere specifiche.

Attraverso il PNRR il Governo mira a rilanciare l'economia italiana a seguito della pandemia, favorendo anche un cambiamento strutturale socio-economico del Paese mediante processi di modernizzazione. Il piano è suddiviso in sei Missioni, ciascuna avente i propri fondi. La Missione 1, denominata Digitalizzazione, innovazione, competitività e cultura ha come obiettivo di promuovere e sostenere la transizione digitale, sia nel settore privato che nella Pubblica Amministrazione, sostenere l’innovazione del sistema produttivo, e investire in turismo e cultura (componente alla quale spettano 6,68 miliardi dei 40,32 del PNRR destinati alla Missione 1 e 1,46 miliardi dal Fondo complementare).

Il piano offre dunque un’occasione unica per poter investire in nuovi progetti di conservazione, tutela e valorizzazione del patrimonio, ma è prioritario impostare una strategia di innovazione e inserire i progetti all’interno di una visione sistemica. Proprio in quest’ottica, il Ministero della Cultura ha lavorato negli scorsi mesi alla stesura di un Piano Nazionale di Digitalizzazione, fornendo delle linee per favorire processi di Innovazione Digitale riguardanti il patrimonio culturale per la conservazione, la valorizzazione e il riuso per fornire nuovi servizi.

Gli stanziamenti del PNRR, uniti a una ripresa importante delle frequenze di visita, hanno sicuramente incentivato investimenti nel comparto dei Beni Culturali, da sempre in sofferenza nella capacità di reperire fondi, e i risultati non hanno tardato a farsi sentire: numerosi sono, infatti, i nuovi progetti presentati (e parzialmente approvati) riguardanti le tematiche di inclusione e sostenibilità.

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PNRR per i Beni Culturali: la ricerca dell’Osservatorio

Dalle survey condotte dall’Osservatorio Innovazione Digitale nei Beni e Attività Culturali emerge che nel 2022 la partecipazione culturale e le entrate economiche si avvicinano molto ai livelli pre-pandemici del 2019. Il clima positivo, unito alle misure del PNRR per i Beni Culturali, si è riflesso anche sulla capacità di fare innovazione delle istituzioni, incentrata principalmente su trasformazione digitale, accessibilità e sostenibilità. Queste tematiche sono anche le principali protagoniste dei progetti presentati per ottenere finanziamenti del PNRR: sempre secondo la survey dell’Osservatorio Innovazione Digitale nei Beni e Attività Culturali, del 38% dei musei, monumenti e delle aree archeologiche e del 30% dei teatri che hanno dichiarato di aver presentato almeno un progetto, circa la metà ha ottenuto finanziamenti per opere riguardanti principalmente la rimozione di barriere fisiche e cognitive e il miglioramento dell’efficienza energetica.

PNRR per l’accessibilità fisica e cognitivo-sensoriale nei Beni Culturali

Come già accennato, l’accessibilità è una delle tematiche principali a cui afferiscono i progetti presentati per l'ottenimento di fondi PNRR. In Italia i musei sono all’opera per potenziare le condizioni di accessibilità che, per molti aspetti, risultano ancora non soddisfacenti: per quanto riguarda l’accesso fisico e la mobilità negli edifici, il 38% delle istituzioni museali presenta ancora barriere architettoniche, mentre il 51% dei musei non offre servizi per il superamento delle barriere cognitive e senso-percettive per persone sorde o ipoudenti, cieche o ipovedenti.

Diversa, invece, è la situazione per i teatri, in cui l’87% degli edifici è attrezzato per il superamento delle barriere architettoniche. Tuttavia, il 72% dei teatri non offre servizi per il superamento delle barriere cognitive e senso-percettive.

PNRR-e-Beni-Culturali,-Accessibilità

Il concetto di accessibilità include anche iniziative per la facilitazione della fruizione dei contenuti da parte di utenti di qualsiasi nazionalità, età, grado di istruzione o condizione sociale. Notevoli passi avanti sono stati fatti dalle istituzioni culturali per rendere i contenuti offerti comprensibili ai propri pubblici, tant’è che i visitatori dei musei e gli spettatori dei teatri italiani valutano l’esperienza vissuta come “di facile comprensione”. Ciò nonostante, ancora un’amplissima parte della popolazione italiana (soprattutto i giovani) è da considerare “non-pubblico”, in quanto non accede a nessun servizio culturale. A questo riguardo, i musei italiani riconoscono di non avere ancora integrato figure dedicate all’aumento della partecipazione.

PNRR per la sostenibilità economica nei Beni Culturali

A seguito della pandemia molti enti hanno introdotto servizi e contenuti digitali, tutt’ora utilizzati, anche se in misura minore. Nel 2022 il 60% dei musei italiani offre visite guidate, workshop, laboratori o altri contenuti online, principalmente in forma gratuita. Per ciò che concerne i teatri, invece, il 24% propone spettacoli online. Nonostante le istituzioni dichiarino soddisfazione per la partecipazione a queste attività culturali, i risultai della survey condotta dall’Osservatorio Innovazione Digitale nei Beni e Attività Culturali mostrano dei tassi di partecipazione molto bassi, 1 o 2 punti percentuali, a favore però di un forte ritorno in presenza. Per i musei i dati sulla ripartizione delle entrate, infatti, rispecchiano i livelli pre-pandemici: nel 2022 la media dei ricavi provenienti dalla biglietteria corrisponde al 36% delle entrate totali, mentre era al 37% nel 2019 (mostrano un recupero rispetto alle notevoli perdite subite durante la pandemia che avevano portato a un maggiore peso dei finanziamenti pubblici e privati). Anche le altre fonti di entrata hanno recuperato i valori pre-pandemici. Simile è la situazione nei teatri, in cui sia nel 2019 che nel 2022 le entrate derivanti dalle biglietterie corrispondono al 36%.

PNRR-e-Beni-Culturali

PNRR per la sostenibilità ambientale nei Beni Culturali

Anche la sostenibilità ambientale rientra tra i progetti presentati dalle istituzioni culturali per PNRR e Beni Culturali: nel complesso, l’83% dei musei e l’84% dei teatri dichiara di aver intrapreso almeno un’iniziativa a riguardo. Dai dati risulta evidente che le istituzioni culturali stiano cercando di rispondere alle esigenze di intervento poste dalla crisi climatica e ambientale, nonostante questo il comparto può essere considerato scarsamente sostenibile per molti aspetti. Le vaste superfici espositive che ospitano opere a rischio di deperimento, per esempio, necessitano di impianti di riscaldamento e raffreddamento che spesso comportano consumi elevati. A tal proposito, non è un caso che l’efficientamento energetico degli impianti risulti al primo posto tra gli ambiti di intervento (messo in atto dal 53% delle istituzioni museali e dal 57% di quelle teatrali). Altri ambiti di intervento riguardano il riuso e riciclo dei materiali (49% dei musei e 46% dei teatri) e le attività di sensibilizzazione del personale sui comportamenti sostenibili (45% e 46%).

PNRR-e-Beni-Culturali,-Musei

La redazione di report sull’impronta ecologica potrebbe supportare sia le istituzioni nella misurazione puntuale del proprio impatto ambientale e dei progressi effettuati, sia i diversi stakeholder nell’ottenimento di una fotografia più nitida della sostenibilità del settore. Attualmente, però, questa viene realizzata solo dal 5% dei musei.

PNRR, le prospettive per il futuro nei Beni Culturali

I fronti di innovazione relativi a PNRR e Beni Culturali sono molteplici. L’augurio è che gli interventi finanziati con il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza possano essere di tipo strutturale e rendano il debito che stiamo contraendo non solo un onere, ma un investimento utile a supportare la trasformazione digitale e l’avanzamento sul fronte dell’accessibilità e della sostenibilità anche in ambito culturale.

L’auspicio dell’Osservatorio è quello di raccontare, nella ricerca del prossimo anno, i principali risultati e gli impatti ottenuti dai progetti di innovazione avviati in questi mesi e di confermare la ripresa grazie alla resilienza delle istituzioni culturali italiane.

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Questo articolo è stato scritto da Eleonora Lorenzini, Direttrice dell’Osservatorio Innovazione Digitale nei Beni e Attività Culturali, e da Francesca Cruciani, Ricercatrice dell’Osservatorio Innovazione Digitale nei Beni e Attività Culturali.

  • Autore

Direttore degli Osservatori Innovazione Digitale nel Turismo e Innovazione Digitale nei Beni e Attività Culturali