Identità e pagamenti: come funziona

Aggiornato il / Creato il / Di Ivano Asaro

Il legame tra pagamenti digitali e identità (digitale, ovviamente) è una tema che, da tempo, l’Osservatorio Mobile Payment & Commerce indica come cruciale per il futuro di questo settore. Tanto più il processo “ti riconosco e ti identifico, quindi ti faccio pagare” diventerà semplice e sicuro per utenti ed esercenti, tanto più queste soluzioni verranno apprezzate e avranno successo.

I pagamenti digitali tra identità e dati biometrici

Da questo punto di vista, i casi India e Svezia, già approfonditi qualche mese fa, stanno facendo scuola. Sui servizi di identità digitale Aadhaar e BankID, promossi rispettivamente dal governo indiano e da tutte le principali banche svedesi, si basano tutte le più importanti soluzioni di pagamento digitale dei due paesi. Gli utenti possono quindi confermare il pagamento tramite i dati biometrici già registrati centralmente, utilizzando la stessa identità univoca per fruire di diversi servizi (di pagamento, ma non necessariamente).

Un’ulteriore conferma di come gli utenti finali percepiscano positivamente questo connubio è giunta direttamente da alcuni studenti del Politecnico di Milano, che il 19 e 20 novembre si sono sfidati durante la prima edizione del Payment Idea Contest, la maratona di sviluppo idee per innovare il mondo dei pagamenti organizzata dall’Osservatorio Mobile Payment & Commerce del Politecnico di Milano con il supporto di P4I e il patrocinio di Polihub, l’incubatore di startup del Politecnico

"Ti riconosco, quindi paghi" - Il Payment Idea Contest

I due progetti vincitori, Upay – Integrated identification and payment for a rich & seamless UserExperience e paID A unique payment identity related with personal biometric data, fanno infatti entrambi leva sull’identità digitale.

Upay è pensato come un digital wallet integrato con l’identità digitale SPID che permette di effettuare pagamenti in negozio, di trasferire denaro tra utenti, di fruire di servizi di loyalty utilizzando la già esistente identità digitale per riconoscere l’utente e autorizzare le operazioni.

PaID immagina un’unica identità digitale salvata in cloud e che consenta di autenticare l’utente attraverso il riconoscimento della voce, dell’impronta digitale, del viso o tramite l’inserimento di un PIN e che abiliti il titolare a diverse tipologie di pagamenti, all’accesso al conto online, all’utilizzo di coupon o di programmi di loyalty.

Uno degli obiettivi del coinvolgere gli studenti in questa generazione di idee era anche quello di avere qualche spunto da menti più “fresche” e meno condizionate dal fatto di lavorare da molti anni sullo stesso tema, nonché attuali o potenziali utenti di questi servizi.

Quella che emerge dal Payment Idea Contest è quindi un’importante indicazione per gli attori del mondo pagamenti: “ti riconosco, quindi paghi” sarà probabilmente il mantra da mettere al centro dello sviluppo di queste soluzioni. La semplicità e la fluidità dell’esperienza d’uso saranno poi, come sempre, i driver che ne condizioneranno il successo.


Ivano Asaro e Valeria Portale - Direttori Osservatorio Mobile Payment & Commerce

  • Autore

Direttore dell'Osservatorio Innovative Payments