Cos'è il PaaS (Platform as a Service): vantaggi, esempi di utilizzo e strumenti applicativi

20 agosto 2020 / Di Stefano Mainetti / 0 Comments

Il PaaS, abbreviazione di Platform as a Service (piattaforma distribuita come servizio), è un modello di Cloud che presenta opportunità interessanti anche se ancora poco esplorate dalle imprese italiane.

In un'epoca in cui il Cloud Computing rappresenta il vero e proprio abilitatore della trasformazione digitale per le aziende, diventa oggi fondamentale comprendere il funzionamento di questi servizi all'interno dei sistemi informativi aziendali. A tal proposito è possibile classificare i servizi Cloud in base al loro posizionamento nei layer architetturali dei sistemi informativi aziendali.

 

PaaS, SaaS o IaaS?

Nell’approccio di tipo IaaS (Infrastructure as a Service) il provider offre all'utente risorse sulle quale installare e gestire autonomamente le proprie applicazioni, includendo risorse di networking, capacità di storage, capacità elaborativa e lo strato di virtualizzazione.

Nell’approccio di tipo SaaS (Software as a Service) il provider offre all'utente applicazioni già pronte all'uso fruibili in modalità on-demand con i costi calcolati in base al loro effettivo utilizzo.

Il PaaS (Platform as a Service) si configura come effettivo punto di incontro tra i due approcci IaaS e SaaS, che sono ad oggi i modelli più diffusi nelle aziende italiane, e rappresenta perciò il miglior ambiente di sviluppo e distribuzione possibile della tecnologia Cloud.

 

Significato e vantaggi del PaaS

Il Platform as a Service è un modello di delivery di servizi Public Cloud in cui il provider mette a disposizione dell’utente una serie di strumenti per sviluppare un’applicazione custom, o potenziarne una esistente, accedendo alle tecnologie in logica “as a Service”.

Il PaaS da un lato permette di arricchire i più semplici servizi infrastrutturali di tipo IaaS con strati software, dall’altro consente di ridurre la standardizzazione dei servizi applicativi SaaS, difficilmente adattabili alle specifiche esigenze aziendali.

Si tratta di un livello di servizio che mette a disposizione dell’utente un ambiente di sviluppo in cui accedere a strumenti di diversi livelli per la creazione di codice custom, da quelli più basilari per il funzionamento di un software a quelli più complessi e vicini al servizio applicativo. Gli strumenti tipicamente inclusi in una piattaforma PaaS sono sistemi operativi, sistemi di sicurezza, sistemi di gestione di database, application server, servizi di integrazione, strumenti di business process management (BPM) e ambienti di sviluppo software.

Tali strumenti possono giocare un ruolo fondamentale per le aziende nel percorso di migrazione al Cloud. Malgrado una certa difficoltà di integrazione con i sistemi informativi pre-esistenti, queste soluzioni presentano notevoli vantaggi soprattutto in termini di scalabilità del servizio, misurabilità dei costi, sicurezza e compliance, affidabilità e continuità del servizio, performance e tempi di risposta al business.

 

Esempi di utilizzo dei servizi PaaS

Tra i diversi ambiti sui quali è possibile lavorare in un approccio Cloud basato sul Platform as a Service, individuiamo:

  • soluzioni di storage, database e data service;
  • piattaforme/framework applicativi;
  • servizi di back-end;
  • ambiti di workflow e di gestione dei processo;
  • strumenti a supporto del ciclo di sviluppo applicativo;
  • strumenti di integrazione applicativa.

Sono però le funzionalità di abilitazione all’Artificial Intelligence e ai Big Data Analytics a destare maggiore interesse per il futuro.

 

Come funzionano i modelli Platform as a Service

paas in cloud computing: modello architetturale

Scavando più a fondo all’interno del mondo PaaS, l’Osservatorio Cloud Transformation ha elaborato un modello di Platform as a Service basato su più livelli:

  • Platform foundation: si tratta di servizi middleware di base per la costruzione di soluzioni sulla piattaforma. A questo livello, troviamo alcuni strumenti essenziali per lo sviluppo e il funzionamento di un’applicazione: l’application server, il database management system (SQL e NoSQL anche di tipo in-memory), le Functions, ovvero applicazioni attivate ad eventi e basate su un’architettura serverless, e la gestione della sicurezza, ad esempio certificazioni, controllo accessi e SSO;
  • Strumenti di supporto: includono strumenti legati alla gestione del ciclo di vita di un’applicazione e comprendono ambienti integrati di sviluppo, anche web & mobile, e ambienti di monitoraggio continuo delle applicazioni e delle diverse componenti della piattaforma;
  • Strumenti di integrazione: si tratta di ambienti di sviluppo di integrazioni Cloud e on-premise, in cui è possibile trovare connettori pre-built per servizi Cloud o sistemi on premise, servizi di Big Data integration che integrano e gestiscono Data Lake, e strumenti di API management per la gestione del ciclo di vita e il monitoraggio delle API (sviluppo, orchestrazione, aggiornamenti, sicurezza...);
  • Componenti di servizio: si tratta di strumenti applicativi che forniscono servizi verticali avanzati utilizzabili dalle applicazioni sviluppate sulla piattaforma. Queste componenti spaziano dagli Analytics, ovvero preparazione e analisi dei dati, a servizi ottimizzati per le applicazioni di Internet of Things, al cognitive computing basato sul machine learning e utilizzabile ad esempio per il riconoscimento del linguaggio naturale o delle immagini, a strumenti di migrazione, come l’analisi del portafoglio applicativo e la migrazione di stack applicativi e database.

Il PaaS, in conclusione, avrà un ruolo fondamentale nell’accompagnare le aziende verso la trasformazione digitale supportandole nella creazione di ambienti integrati in maniera veloce e flessibile.

Vuoi approfondire opportunità e funzionalità del Platform as a Service per i sistemi ICT?

Guarda il Webinar

  • Autore

Co-direttore scientifico dell’Osservatorio Cloud Transformation della School of Management del Politecnico di Milano.