Osservatorio liste d’attesa: un passo avanti per migliorare il servizio ai cittadini

Aggiornato il / Creato il / Di Chiara Sgarbossa

Quella dei lunghi tempi d’attesa rappresenta una delle principali criticità per il nostro sistema sanitario, oltre a essere uno dei temi più sentiti da parte dei cittadini.

 

Liste d'attesa nella Sanità italiana: i numeri del problema

Secondo il rapporto del Censis, nel 2018, 19,6 milioni di italiani hanno provato a prenotare nel Servizio sanitario nazionale e poi, constatati i lunghi tempi d'attesa, hanno dovuto rivolgersi alla sanità a pagamento, privata o intramoenia. Inoltre, il 36% degli italiani non è riuscito a prenotare, almeno una volta, una prestazione nel sistema pubblico perché ha trovato le liste d'attesa chiuse.

Quale apporto dall'Osservatorio liste d'attesa?

Con l’obiettivo di supportare le Regioni e le Province Autonome nell’implementazione delle disposizioni contenute nel Piano Nazionale di Governo delle Liste di Attesa 2019-2021 è stato recentemente istituito l’Osservatorio liste d’attesa, che ha anche un ruolo di monitoraggio dell’effettiva applicazione di tali disposizioni.

Il Piano prevede, tra le altre cose, lo sviluppo dei sistemi CUP (Centri Unici di Prenotazione) online, che consentano la consultazione in tempo reale dei tempi di attesa relativi a visite o esami in attività istituzionale e in libera professione intramuraria. I servizi di prenotazione online consentirebbero di ridurre complessivamente le liste d’attesa e di offrire contestualmente un migliore servizio al cittadino: infatti, la possibilità per l’utente di scegliere la struttura sanitaria attraverso un CUP online, offerto ad esempio a livello regionale, gli consentirebbe di selezionare quella con i più bassi tempi di attesa, senza essere legato a una specifica azienda sanitaria di riferimento (es. quella più vicina a casa), che potrebbe avere tempi di attesa più lunghi.

 

Le prenotazioni online delle prestazioni sanitarie in Italia

Secondo la ricerca 2019 dell’Osservatorio Innovazione Digitale in Sanità svolta in collaborazione con Doxapharma, solo il 23% dei cittadini ha prenotato online le prestazioni sanitarie (21% tramite sito web e 2% tramite App). Si tratta di tassi di utilizzo ancora limitati, seppure in forte crescita rispetto a quanto rilevato lo scorso anno, quando la prenotazione era effettuata tramite canali digitali dall’11% delle persone.

La maggior parte della popolazione preferisce ancora recarsi di persona presso la struttura sanitaria (53%) perché preferisce il contatto fisico (67%) o ammette di non essere capace di utilizzare i canali digitali (19%). Non tutte le Regioni al momento offrono la possibilità di prenotare online (attraverso sito Web o App) le prestazioni sanitarie, visualizzando in tempo reale le disponibilità nelle diverse strutture del territorio. Analizzando i loro siti web, risulta che più o meno la metà delle Regioni consentono ai cittadini di scegliere direttamente online la struttura, la data e l’orario in cui effettuare la prenotazione.

Ci sono, dunque, ampi spazi di azione sull’aumento e il miglioramento dell’offerta di servizi di prenotazione online da parte delle Regioni e delle Province Autonome. E l’Osservatorio liste d’attesa può rappresentare uno strumento rilevante per indirizzare al meglio le azioni su questo fronte.

  • Autore

Direttrice dell'Osservatorio Sanità Digitale e dell'Osservatorio Life Science Innovation