L'avvento di Google Bard, il software di intelligenza artificiale generativa di Google, ha scatenato grande attesa e curiosità tra gli appassionati di tecnologia e gli utenti interessati alle ultime innovazioni. In questo articolo, con l’aiuto dell’Osservatorio Artificial Intelligence del Politecnico di Milano, scopriremo i limiti dell’AI generativa Bard, come Google ha affrontato le questioni legate alla privacy e come l'integrazione con altri servizi Google potrebbe offrire nuove opportunità per la produttività e la collaborazione.
Google Bard, l’AI di Google, quando esce in Europa e in Italia
È arrivato in Europa e in Italia il 13 luglio 2023, in lingua italiana, Bard, il software di intelligenza artificiale generativa di Google, che si pone come un diretto concorrente di ChatGPT. Bard promette di fornire risposte aggiornate e di alta qualità attingendo a informazioni sul web. Per accedere a Google Bard, infatti, gli utenti possono visitare il sito web specifico, come succede anche per ChatGPT.
Bard è, quindi, accessibile a tutti, permettendo agli utenti di interagire con l’intelligenza artificiale generativa di Google, in più di 40 lingue diverse, compresi l'italiano, l'arabo, il cinese, il tedesco e l'hindi.
Cos’è l’intelligenza artificiale generativa e perché è il trend del momento?
L’AI Generativa è una delle rivoluzioni conclamate già partire dal 2022 con ChatGPT e DALL·E 2. Si tratta di un ramo dell'intelligenza artificiale che si occupa di creare sistemi capaci di generare autonomamente nuovi contenuti.
Basata su reti neurali artificiali complesse, è in grado di apprendere da grandi quantità di dati e produrre output simili a quelli generati da esseri umani (come testi con frasi di senso compiuto, immagini, video, musica, codici e molto altro ancora) migliorando le sue capacità nel tempo grazie ad algoritmi di machine learning (apprendimento automatico) e di deep learning (apprendimento profondo).
Google Bard e la sfida della privacy: il rapporto con il GDPR
Prima di lanciare ufficialmente Bard in Europa, Google ha lavorato minuziosamente per rendere la sua AI Generativa il più conforme possibile alle attuali norme di privacy del GDPR. Google stessa ha, infatti, sottolineato l'importanza della privacy dei dati personali e, per arrivare preparato al lancio di Bard in Europa e in Italia, ha collaborato con esperti, legislatori ed enti regolatori, inclusi i Garanti per la protezione dei dati, per comprendere il loro punto di vista e le loro indicazioni.
Google, per poter lanciare la propria AI generativa, ha quindi adottato misure per aiutare le persone a gestire le informazioni in modo responsabile, memore anche del passato recente, quando il Garante della Privacy in Italia aveva bloccato ChatGPT proprio per evidenti falle nella protezione dei dati personali.
Google Bard, limiti e opportunità
Come già visto nel caso di ChatGPT ai suoi albori, sono molti i limiti che potrebbero affliggere un’AI generativa agli inizi. Sfruttato gli “errori” del suo predecessore, Google Bard potrebbe superare molte criticità in tempi più rapidi.
Google Bard, come limitare gli errori grazie ai feedback degli utenti
Una delle avvertenze date da Google, riguarda proprio uno dei punti deboli iniziali del suo principale rivale: fin dall’inizio, infatti, ChatGPT ha evidenziato carenze, errori e superficialità nei contenuti. Proprio per questa motivazione, Google avverte gli utenti che Bard potrebbe occasionalmente fornire risposte imprecise e invita gli utenti a fornire riscontri e segnalazioni in caso di inesattezze o problemi, offrendo la possibilità di lasciare dei commenti.
Un’altra importante caratteristica che Google ha implementato per Bard è la possibilità di decidere per quanto tempo il database di Bard archivierà i dati nel proprio account Google. In alternativa, è possibile disattivare completamente questa funzione.
Opportunità di Google Bard, la produttività si moltiplica
Un’altra delle caratteristiche più interessanti di Bard è la sua integrazione con gli altri servizi Google, come Gmail e Google Documenti. Questo permette agli utenti di sfruttare le capacità di Bard durante la collaborazione su documenti e la gestione delle e-mail, aprendo nuove prospettive per la produttività e l'efficienza lavorativa.
Google Bard e l’aggiornamento delle informazioni
Se uno dei limiti principali di Chat GPT è l’aggiornamento delle informazioni, addestrate con un dataset risalente al 2021, Google può attingere alla sua sconfinata mole di dati, che può essere utilizzata per addestrare e perfezionare Bard, promettendo una soluzione sempre più sofisticata e precisa.
Bard e l'evoluzione dell'intelligenza artificiale generativa in Italia
Con l'arrivo di Bard in Italia, si apre un nuovo capitolo nell'evoluzione dell'intelligenza artificiale generativa nel nostro Paese. Gli utenti italiani saranno chiamati a sperimentare questa nuova tecnologia e a valutare come si inserirà nelle loro abitudini quotidiane, sia a livello personale che professionale. La sfida dell'intelligenza artificiale generativa in Italia è aperta, e il successo di Bard dipenderà dalla sua accoglienza e dall'efficacia delle sue funzionalità, ma sicuramente le aspettative sono già molto alte. ChatGPT sarà in grado di reggere alla competizione?
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- Autore
Ricercatore Senior dell'Osservatorio Space Economy e dell'Osservatorio Artificial Intelligence
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