Smart Working: una questione di competenze digitali!

22 dicembre 2022 / Di Rita Zampieri / 0 Comments

Se è vero che il tempo dell’attesa non appartiene a quest’epoca e che le innovazioni corrono veloci trasformando le nostre vite, i limiti tecnologici sono ancora pesanti. E spesso compromettono interi processi.

In questi mesi si sta discutendo ampiamente di Smart Working e di tutti i benefici che il lavoro agile comporta. Modelli di produttività che già esistono e piacciono, e che si prenderanno il futuro, grazie alla loro capacità di ampliare e rendere virtuale lo spazio di lavoro, di facilitare la comunicazione, la collaborazione e la creazione di network di relazioni professionali tra colleghi e con figure esterne all'organizzazione. Eppure, affinché un processo come lo Smart Working possa concretizzarsi, servono infrastrutture digitali solide e all’avanguardia. Perché le nuove tecnologie rivestono un ruolo fondamentale nell'agevolare e rendere possibili nuovi modi di lavorare.

Le tecnologie digitali oggi ampiamente disponibili sul mercato rendono possibile lo Smart Working abilitando in particolare la possibilità di scegliere il luogo e l’orario più opportuno per lavorare sia all’interno che all’esterno della sede aziendale.

 

Competenze digitali e Smart Working: le skills per la rivoluzione "agile"

Abbiamo già parlato in un altro articolo di quali sono le tecnologie digitali che abilitano il Lavoro Agile. La disponibilità di tali tecnologie digitali è una condizione necessaria per permettere alle persone di svolgere il proprio lavoro anche da remoto. Affinché questo avvenga in modo efficace, tuttavia, occorre agire contemporaneamente sullo sviluppo di competenze digitali, anche di natura soft e non legate ai singoli strumenti, che siano trasversali rispetto al profilo professionale di ciascuno.

Lo sviluppo di competenze digitali è rilevante nelle organizzazioni, non solo perché contribuisce a rendere il lavoro più smart, ma anche perché, alla luce dell’impatto della digitalizzazione sui processi aziendali è un requisito fondamentale per garantire l’employability delle persone nel medio lungo periodo.

Per rendere l'idea su qual è il livello di rilevanza dello sviluppo delle Digital Soft Skill nelle imprese italiane, l'Osservatorio Smart Working ha interpellato i CIO e gli IT executive, tra gli attori aziendali maggiormente coinvolti nello sviluppo di queste competenze. Gli intervistati hanno evidenziato come le competenze prioritarie da sviluppare siano:

  • la capacità di ripensare prodotti, processi e attività lavorative utilizzando nuovi strumenti e canali digitali;
  • la capacità di collaborare efficacemente in team virtuali e esercitando una leadership adeguata al contesto digitale;
  • la capacità di utilizzare efficacemente una vasta gamma di strumenti di comunicazione scegliendo il più adeguato in funzione della situazione;
  • capacità di utilizzare le diverse tecnologie in modo consapevole e prudente nel rispetto della salute, produttività ed equilibrio personale e degli altri.

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  • Autore

Ricercatrice dell'Osservatorio Smart Working e dell'Osservatorio HR Innovation Practice

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