Smart Manufacturing e Industria 4.0: un po’ di storia

20 ottobre 2018 / Di Giovanni Miragliotta / 0 Comments

Quando parliamo di tecnologie digitali applicate al comparto manifatturiero e in generale Industria 4.0, spesso ci imbattiamo anche nell’espressione Smart Manufacturing. Ma cos’è lo Smart Manufacturing e in cosa si differenzia?

Per rispondere a questa domanda dobbiamo scavare fino alle radici, partendo dai grandi programmi stranieri di innovazione digitale della manifattura. Due sue tutti: quello tedesco (Industry 4.0) e quello americano (Smart Manufacturing Leadership Coalition).

 

Industry 4.0: l'innovazione alla tedesca

La storia ci racconta che il governo tedesco è stato il primo a livello mondiale a definire una strategia nazionale a sostegno della digitalizzazione del proprio comparto manifatturiero, al punto che gli viene riconosciuta la paternità dell’espressione Industry 4.0, per la prima volta apparsa nel 2011.

Il programma Industry 4.0 aveva e ha l’intento di promuovere alcune politiche di lungo termine per la digitalizzazione del settore manifatturiero, coinvolgendo le imprese, le associazioni di settore ma anche università e centri di ricerca, con l’obiettivo di rafforzare la competitività tedesca.

Fabbriche intelligenti, cPS e robot

Su cosa si basa la smart factory tedesca? Alla base di questo programma vi è il concetto di cyber-Physical Systems (cPS): tali sistemi sono composti da migliaia di sensori installati direttamente sui macchinari che ne permettono l’interconnessione e ponendo le basi per l’autoregolazione dei sistemi produttivi. Le aziende che vogliano seguire i principi dell’Industry 4.0 devono orientarsi verso l’introduzione dei cPS nelle fabbriche, di robot che garantiscano un’elevata flessibilità produttiva basandosi anche sull’analisi dei Manufacturing Big Data da essi stessi raccolti.

 

Smart Manufacturing: una storia americana

La paternità del termine Smart Manufacturing è invece tutta a stelle e strisce. Quasi nello stesso periodo in cui veniva definito il programma Industry 4.0, ovvero nella metà del 2012, venne costituita negli Stati Uniti la Smart Manufacturing Leadership Coalition (SMLC).

La SMLC è un’associazione no profit nata per favorire la collaborazione tra aziende produttrici, enti di ricerca e università, nonché organizzazioni di produttori, nella ricerca e nello sviluppo di standard, piattaforme e infrastrutture condivise per l’adozione dello Smart Manufacturing.

A differenza del programma governativo tedesco, il focus americano è maggiormente incentrato su tali principi:

  • riduzione dei costi;
  • condivisione di pratiche e tecnologie;
  • definizione collettiva di aree di R&D;
  • innovazione attraverso processi collaborativi.

La domanda è a questo punto più che mai legittima. Smart Manufacturing e Industria 4.0 sono la stessa cosa? Concettualmente sì perché fanno riferimento a una visione comune: quella per cui le tecnologie digitali sono in grado di abilitare l'interconnessione e la cooperazione di tutte le risorse utilizzate nella fabbrica e lungo la catena del valore. Il che si traduce in maggiore efficienza e competitività delle imprese manifatturiere. E a insegnarcelo è anche la storia...

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  • Autore

Responsabile Scientifico dell’Osservatorio Internet of Things