Pubblicità online: i nuovi "speaker intelligenti" spingeranno il digital audio

27 ottobre 2017 / Di Andrea Lamperti / 0 Comments

Il mercato della pubblicità online in Italia raggiungerà i 2,6 miliardi di euro a fine 2017. All’interno di questo valore non è però inserita la raccolta pubblicitaria derivante dal “digital audio”, ossia degli spazi pubblicitari audio trasmessi su Internet.

Il motivo di questa esclusione deriva dal fatto che, ad oggi, questa forma è praticamente inesistente sul mercato italiano. Eppure questo scenario potrebbe assolutamente cambiare. Con la sempre più ampia diffusione delle offerte di musica in streaming, sia con modelli in abbonamento che soprattutto in modalità gratuita ma con pubblicità, questi spazi saranno sempre più presenti nelle disponibilità degli investitori. Inoltre, sempre di più i consumatori tendono ad utilizzare gli strumenti mobile anche senza fruire dello schermo, nobilitando così la comunicazione solo audio: basti pensare ai messaggi vocali sui sistemi di instant messaging, agli assistenti vocali, all’utilizzo delle cuffie per chiamare e ascoltare musica, ecc.

La vera svolta di questo mercato, tuttavia, potrà arrivare quando anche in Italia sbarcheranno gli “speaker intelligenti”, ossia i dispositivi in grado di ascoltare i comandi vocali e rispondere - sempre vocalmente - attraverso l’accesso alle informazioni della rete. Tutti i grandi player internazionali (Amazon, Google, Apple…) stanno lavorando a queste piattaforme. Negli Stati Uniti e nel Regno Unito (al momento questi dispositivi “parlano” solo in inglese) sono già largamente diffuse: il 15% delle famiglie statunitensi ha almeno uno speaker intelligente in casa, in UK quasi il 10%. È un mercato pubblicitario, e allo stesso tempo un formato, completamente “nuovo”, aggiuntivo rispetto a quello ad oggi presente in Italia.
Questo scenario, quindi, ci presenta ad oggi pochi numeri, grandi opportunità e due interrogativi:

1) gli spazi di digital audio porteranno una nuova spinta al mercato pubblicitario digitale?

2) anche questa nuova area sarà suddivisa solo tra i soliti grandi player internazionali o ci sarà spazio per altri?


Andrea Lamperti, Direttore Osservatorio Internet Media

 

  • Autore

Direttore dell’Osservatorio Internet Media - Ricercatore presso gli Osservatori Digital Innovation dal 2011.