Pagamenti smartwatch: veramente pagheremo con l’orologio?

10 agosto 2020 / Di Ivano Asaro / 0 Comments

Pagare con gli smartwatch? Samsung, Apple, grandi attori bancari o del mondo wearable come Fitbit, hanno lanciato i nuovi orologi smart in grado di effettuare pagamenti grazie alla tecnologia NFC. Scopriamo in quest'articolo tutte le novità nel mondo degli smartwatch e come questi possono integrarsi con i "cugini" smartphone.


 

L’innovazione corre veloce anche nel mondo dei pagamenti. Mentre i pagamenti tramite smartphone devono ancora sfruttare pienamente il loro potenziale, entrano in gioco anche i wearable, gli oggetti indossabili come orologi, bracciali o anelli che permettono di pagare semplicemente avvicinandoli a un POS contactless.

Secondo un rapporto di Mastercard di qualche anno fa, un cittadino europeo su quattro non vedeva l’ora di pagare via wearable, utilizzando cioè non solo lo smartphone ma anche smartwatch, fitness tracker, anelli o altri dispositivi indossabili. Qual è oggi la realtà?

 

Smartwatch e pagamenti wearable: le principali soluzioni

Il 9 agosto 2018 Samsung ha presentato il nuovissimo Samsung Galaxy Watch, che punta molto sul benessere e il monitoraggio dello stress dell’utente, e che, come i modelli precedenti, è dotato di tecnologia NFC, quindi utilizzabile come strumento di pagamento contactless associato a Samsung Pay. A distanza di circa un mese, anche Apple ha risposto al suo principale concorrente con la versione 4 del suo Apple Watch: anche questo, come il modello precedente, con a bordo l’antenna NFC, dunque in grado di pagare con Apple Pay.

Di recente, poi, American Express ha lanciato Amex Band, il braccialetto contactless che permette ai possessori di una delle sue carte di effettuare pagamenti al POS con un solo gesto del polso. La Moscow Credit Bank ha lanciato in collaborazione con Visa una soluzione di pagamento che utilizza un anello NFC. Un servizio simile era già stato testato da Barclays nel Regno Unito già nel 2015.

 

Orologi e braccialetti per i pagamenti del futuro

Va detto che non solo attori bancari o produttori di smartphone stanno lavorando a queste soluzioni. Michael Kors il 20 agosto ha lanciato Access, un orologio dallo stile classico, ma dotato di Google Fit per il monitoraggio dell’attività fisica e di antenna NFC per i pagamenti tramite Google Pay.

Stessa identica scelta è stata fatta anche dal produttore Skagen per il suo nuovo smartwatch Falster 2, presentato a fine agosto. Fitbit, uno dei leader nella produzione di questi wearable, negli ultimi mesi ha lanciato due fitness tracker (Versa e Charge 3), entrambi dotati di NFC per poter pagare utilizzando Fitbit Pay. Il servizio di pagamento è attivo in 18 paesi e supportato da oltre 100 istituti finanziari (in Italia da Carrefour e Boon). Il 3 settembre Diesel, nota marca di abbigliamento e accessori, ha lanciato un nuovo smartwatch touchscreen abilitato al pagamento con Google Pay (nei paesi in cui è disponibile) e con Alipay in Cina.

Un periodo ricco di novità, dunque, che si vanno ad aggiungere ai prodotti già presenti e ai lanci, come quello del braccialetto contactless Letspay di Unipol in Italia, avvenuti solo qualche mese prima.

 

Smartphone e wearable: i perché dell'integrazione

Smartphone e wearable si integreranno sempre più nell’ambito dei pagamenti. Lo smartphone continua ad avere nello schermo una componente fondamentale per offrire servizi aggiuntivi rispetto al solo pagamento (buoni sconto, carte fedeltà, servizi di risparmio, identità, etc.) e, soprattutto, una percezione di sicurezza maggiore per l’utente: la possibilità di visualizzare in tempo reale le informazioni sul pagamento mitiga i timori degli utenti nell’utilizzare questi strumenti.

Anche per questo, spesso, i wearable sono integrati con lo smartphone, in modo da poter ricevere le notifiche e controllare le informazioni in tempo reale. Indubbiamente però, in diverse occasioni, avvicinare un orologio o un anello al POS o al tornello per completare un pagamento risulta ancora più comodo e semplice rispetto a estrarre il cellulare dalla tasca, soprattutto nei casi in cui la cifra sia inferiore ai 25 euro e non serva quindi nessuna autenticazione o PIN.

>L’installazione dei POS contactless sui tornelli della metro di Milano potrebbe essere un importante volano per l’adozione di questi oggetti: non è un caso infatti che a Londra, dove il contactless è installato su tutta la rete metropolitana, già da diversi anni si stiano sperimentando queste soluzioni.

Inoltre, gli orologi smart sono sempre più associati al fitness e al concetto di benessere, compagni ormai inseparabili di molti sportivi. Anche in quelle situazioni, utilizzare un braccialetto o un orologio semplificherebbe ulteriormente il processo. Gli utenti non rinunceranno al loro smartphone, ma probabilmente sempre più persone si doteranno di uno di questi oggetti intelligenti e per ogni occasione verrà scelto lo strumento migliore.

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  • Autore

Direttore dell'Osservatorio Innovative Payments