La normativa spinge l’Internet of Things

16 marzo 2018 / Di Giulio Salvadori / 0 Comments

Se il 2017 è stato un anno molto positivo per l’Internet of Things, sia in Italia sia a livello internazionale, il 2018 si preannuncia ancora più promettente grazie alle nuove norme che entreranno in vigore nei prossimi mesi e che avranno un impatto - diretto o indiretto - su questo affascinante paradigma.

In primo luogo ci riferiamo agli ambiti Smart Metering gas ed elettrico. Entro la fine del 2018, infatti, secondo le normative emanate negli scorsi anni dall’ARERA (Autorità di Regolazione per Energia, Reti e Ambiente), le utility dovranno mettere in servizio almeno 11 milioni di contatori gas telegestiti da remoto (sono quasi 6 milioni quelli installati a fine 2017) e 7,3 milioni di contatori elettrici di seconda generazione (già 1,8 milioni messi in servizio nel corso del 2017). Proprio grazie ai nuovi smart meter elettrici le utility (e non solo) potranno acquisire un ruolo sempre più importante all’interno della Smart Home, con la possibilità di raccogliere dati sui consumi energetici all’interno delle abitazioni in tempo reale (ogni 15 minuti) e di abilitare quindi nuovi servizi per la casa smart.

La normativa gioca un ruolo di primo piano anche nel mercato delle Smart Car, grazie all’entrata in vigore - il prossimo 31 marzo - dell’obbligo legato all’eCall, che prevede che tutti i nuovi modelli di auto e furgoni leggeri siano in grado di allertare automaticamente i servizi di soccorso in caso di incidente. Non solo, le aspettative si confermano molto positive anche se allarghiamo orizzonte ai prossimi anni: l’Italia si è infatti recentemente unita all’elenco di Paesi che autorizzano la sperimentazione delle auto a guida autonoma sulle proprie strade. Il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti (MIT) ha approvato il decreto “Smart Road” previsto nella Legge di Bilancio 2018, consentendo così alle aziende di iniziare a testare questa nuova tecnologia anche in Italia. Un ulteriore ambito in cui prevediamo una crescita significativa nel 2018, anche e soprattutto grazie alla normativa, è l’Industrial IoT, tema di assoluto rilievo all’interno del recente processo di innovazione che stanno vivendo i sistemi produttivi con il paradigma dell’Industria 4.0. Una spinta significativa ai numeri del mercato potrà infatti arrivare grazie agli incentivi previsti dal Piano Nazionale Industria 4.0, che prevede da inizio 2017 investimenti in ricerca e sviluppo e incentivi fiscali a vantaggio delle imprese che investono in tecnologie e progetti a supporto della Quarta Rivoluzione Industriale. La buona notizia è arrivata con l’ultima Legge di Bilancio, che ha previsto una proroga - anche per il 2018 - degli incentivi legati al super-ammortamento e all’iper-ammortamento, continuando così a supportare le aziende che investiranno in tecnologie abilitanti la trasformazione in chiave 4.0. Infine, la quarta area applicativa è sicuramente legata agli aspetti Privacy e Cyber Security. In questo senso il prossimo 25 maggio sarà una data importante per le aziende operanti in Europa in ambito IoT. A partire da questa data, infatti, dovranno dimostrare di essersi conformate al nuovo Regolamento europeo UE 2016/679 (GDPR - General Data Protection Regulation), che prevede l’adozione di misure specifiche per tutelare la privacy dei consumatori.

Sono quindi numerose le novità su cui i diversi enti regolatori stanno lavorando per favorire competitività e un pieno sviluppo del mercato. Occorre al tempo stesso che le aziende sappiano tenere il passo e attuare le giuste strategie per affrontare al meglio l’evoluzione normativa in atto in un mercato dal potenziale enorme e in larga parte ancora inesplorato.


Giulio Salvadori - Direttore Osservatorio Internet of Things

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Direttore dell'Osservatorio Internet of Things e dell'Osservatorio Connected Car & Mobility del Politecnico di Milano