Musica e Covid19: l’opportunità della realtà virtuale per il futuro dell’Industry

27 maggio 2020 / Di Cristina Marengon / 0 Comments

L'industria musicale, che fino a febbraio 2020 stava vivendo - a livello globale - un periodo di forte crescita e benessere, ha subito un drastico crollo e ingenti perdite a causa del lockdown imposto per la pandemia da Coronavirus.

 

L'industria Musicale in Italia ai tempi del Coronavirus

Come riportato da FIMI, secondo i dati IFPI, nel 2019 l’Industry, in Italia, aveva riscontrato un trend di crescita dell’8,2%, più della media europea (7,2%), trainato dal settore dell’audio streaming, pari a circa il 70% di ricavi totali.

Con l’avvento dell’emergenza sanitaria da Covid19 l’Industria musicale è invece andata incontro al blocco della quasi totalità delle attività, partendo dalla sospensione di tutte le manifestazioni, concerti e spettacoli pubblici, allo stop delle registrazioni di nuovi brani, fino alla chiusura di esercizi commerciali di Vinili e CD.  Lo streaming musicale, solitamente fruito dalla popolazione italiana in mobilità, ha subito anch’esso un crollo, essendo gli spostamenti fortemente ridotti a causa del lockdown forzato.


Musica vs Covid19: l'arma in più del virtuale

In momenti di forte incertezza risulta indispensabile guardare al proprio modello di business e capire se vi è qualcosa che è possibile cambiare per poter innanzitutto sopravvivere e, in secondo luogo, rimanere competitivi sul mercato.

Diversi attori del settore musicale non sono rimasti fermi durante questi mesi, si sono reinventati e, in alcuni casi, collaborando con partner tecnologici, hanno dato vita a soluzioni interessanti e innovative in cui il digitale è un fattore comune e un’arma, in questo momento storico, indispensabile da utilizzare.

I concerti virtuali su Fortnite

Ad esempio, Il 24 aprile alla 1:00 di notte, ora italiana, Travis Scott, rapper statunitense, ha tenuto il suo primo concerto virtuale, intitolato Astronomical, su Fortnite, il gioco piattaforma del colosso Epic Games. Non è la prima volta che Fortnite viene utilizzato come palcoscenico da artisti musicali che vogliono lanciare un nuovo singolo o un nuovo album. Nel 2019 già Marshmello aveva sperimentato questo nuovo format e ne era uscito con numeri importanti: più di 10 milioni di utenti collegati. Travis Scott ha registrato anche lui cifre altissime: 12.3 milioni di utenti connessi.

Visto il grande successo ottenuto dal concerto di Scott, il 9 maggio, Epic Games ha organizzato, sul palco virtuale di Fortnite Party Reale, un’altra esibizione, quella degli artisti Dillon Francis, Steve Aoki e deadmau5.

Le case discografiche guardano al virtuale

Del grande potenziale di convertire i concerti da fisici a virtuali, su piattaforme di gaming se ne sono accorte ovviamente anche le case discografiche. Secondo quanto riporta Music Business Worldwide, sembrerebbe che Sony, titolare dell’etichetta di Travis Scott, Epic Record, voglia investire nel settore dei concerti virtuali: avrebbe infatti postato una serie di job position che spaziano da "gameplay engineers" a "technical animators" e "lighting artists", per dar vita ad un team da dedicare alla “immersive media content creation”. 

I primi concerti "in streaming" anche in Italia

In Italia il Blue Note Milano, simbolo del jazz club italiano, in collaborazione con Huawei e JVC, ha lanciato il progetto The Heart of Jazz, trasformando i concerti da fisici a virtuali, trasmettendoli a porte chiuse in streaming tramite la piattaforma proprietaria Huawei Video.

 

Le opportunità delle tecnologie digitali per il futuro della Musica

Le tecnologie digitali stanno effettivamente permettendo a diversi attori dell’Industry di continuare il proprio business nonostante le regole di distanziamento sociale imposte. La conversione degli spettacoli e dei concerti live a eventi virtuali permette agli artisti non solo di continuare a promuovere e lanciare nuovi singoli e album, ma favorisce anche l’avvicinamento con una base utenti generalmente molto ampia, potenziali clienti e fruitori di musica.

L’avvento della pandemia ha sicuramente accelerato l’utilizzo delle tecnologie digitali, sia lato utente che lato produttore di contenuto. Purtroppo, ad oggi, non sappiamo quanto durerà la convivenza con il virus e dovremo per questo prepararci a continuare con le regole di distanziamento sociale.  L’intera filiera musicale dovrà quindi dotarsi di una serie di strumenti che permettano di portare avanti il business. Tecnologie come la realtà virtuale, la realtà aumentata, l’intelligenza artificiale potrebbero essere le basi su cui si fondano nuove piattaforme ideate ad hoc per trasmettere eventi e concerti in modalità “digitale”

 

Covid19 e Musica: il Webinar dell'Osservatorio Digital Content

Su questi temi e sull’impatto che la pandemia da Covid19 ha avuto sull’industria musicale italiana si è tenuto il 29 maggio il Webinar Live e gratuito organizzato dall’Osservatorio Digital Content.

Al Webinar sono intervenuto: Enzo Mazza, CEO FIMI; Lino Prencipe, Director Digital& Business Development, Sony Music Italy; Federica Tremolada, Managing Director, Spotify Southern & Eastern Europe. È possibile rivedere il webinar gratuitamente cliccando sul pulsante qui sotto.

L'impatto del Covid19 sull'Industria Musicale

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  • Autore

Ricercatrice dell'Osservatorio Digital Content e dell’Osservatorio Startup Hi-tech