L'importanza del Big Data Management

11 dicembre 2017 / Di Carlo Vercellis / 0 Comments

L’interesse tra i CIO e gli Innovation Manager italiani per la Business Intelligence, il Big Data Management e gli Analytics non conosce crisi. Anche per il 2018, per il quarto anno consecutivo, la gestione dei Big Data si conferma ai vertici tra le priorità di investimento, intercettando l’interesse del 43% del campione, precedendo la digitalizzazione e dematerializzazione di processi e documenti (35%), il consolidamento applicativo, sviluppo e rinnovamento di sistemi gestionali e ERP (29%) e i sistemi di Information Security, Compliance e Risk Management (28%).

Negli anni passati abbiamo avuto modo di documentare il progressivo avvicinarsi delle organizzazioni ai Big Data Analytics: dapprima disorientamento, in seguito ricerca di una strategia data driven e infine la percezione dell’importanza di affiancare all’innovazione tecnologica un modello organizzativo capace di governare il cambiamento. Chi per primo ha saputo andare oltre l’incertezza, si trova oggi in portafoglio processi più efficaci ed efficienti, nuovi prodotti e servizi, con un ritorno dell’investimento certo e misurabile.

Come evolve il Big Data Management nelle imprese

Secondo le stime dell’Osservatorio Big Data Analytics, il mercato Analytics si confermerà in crescita anche per il 2017, registrando un aumento del 22%, per un totale di 1,103 Mld di Euro. La Ricerca del 2017 ha visto il coinvolgimento di oltre 1100 CIO e Responsabili Analytics di organizzazioni utilizzatrici di piccole, medie e grandi dimensioni e delle principali aziende operanti nel mercato dell’offerta. Il trend in positivo sembra essere il frutto di due fattori principali.

Da una parte ci sono le grandi imprese, che ormai conoscono le opportunità offerte dall’analisi descrittiva dei dati e che studiano progettualità nuove, orientate agli aspetti predittivi e di ingegnerizzazione degli algoritmi tesi ad automatizzare processi e servizi, perseguendo quella che potremmo chiamare una second wave della data driven strategy.

Dall’altra spiccano le PMI, dove aumenta in modo generalizzato l’interesse per l’analisi dei dati, con l’utilizzo di strumenti di data visualization e di analytics di base, così come di servizi di supporto alle attività di marketing.

I dati mostrano che, se in passato era accettabile, oggi non approcciare i Big Data Analytics equivale a perdere opportunità, in casi estremi equivale ad essere esclusi da nuovi mercati o addirittura da quelli in cui già si opera.

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  • Autore

Full professor of Machine Learning e responsabile dell’Osservatorio Big Data Analytics & Business Intelligence del Politecnico di Milano